venerdì 6 giugno 2008

LETTERA APERTA DI NINO CALANDRA AL SINDACO DI BARCELLONA Concerne l'esenzione ICI per casa data in comodato d'uso a parente


L'abolizione dell'imposta comunale sulla prima casa, che tante polemiche sta suscitando da noi, per la contraddittoria penalizzazione finanziaria a danno delle regioni Sicilia e Calabria con il taglio di finanziamenti per la costruzione d'indispensabili infrastrutture, se da un lato consente un certo risparmio ai proprietari della case da loro direttamente abitate, dall'altro sta mettendo in confusione taluni Comuni, come il nostro, dove gli uffici preposti si stanno dimostrando lenti nel recepimeto del nuovo decreto Berlusconi.
Prendendo spunto dal taglio ICI, "Cittadinanza Attiva", su iniziativa del delegato zonale di Barcellona Antonino Calandra, sta cercando di mettere in luce un problema, riguardante la seconda casa, quando questa viene utilizzata in comodato gratuito da un parente del proprietario: genitore, figlio, nipote, collaterale fino al terzo grado.
La questione, viene mossa nei confronti del Comune di Barcellona, che finora, a differenza di altri, non ha inteso tenere conto, nel proprio regolamento, di tale importante disposizione di legge.
Calandra lo fa con questa lettera aperta al sindaco Candeloro Nania:
" Egregio Signor Sindaco, con riferimento alla nuova normativa adottata dal Governo nazionale inerente la totale esenzione del pagamento ICI per la prima casa d'abitazione, la si vuole sensibilizzare affinchè voglia adottare gli eventuali e opportuni provvedimenti per consentire ai cittadini proprietari il giusto e totale beneficio posto in essere dal provvedimento governativo"
"Il nostro Comune - prosegue Nino Calandra - al momento dell'adozione del regolamento ICI non ha ritenuto opportuno assimilare a prima casa anche l'abitazione data in uso gratuito al parente o collaterale entro il terzo grado che vi stabilisca la propria residenza, giusto l'ambito della potestà prevista dagli articoli 52 e 59 del D. Lgs,15.12.1997, n.446, che disciplina l'imposta comunale sugli immobili - ICI di cui al D. Lgs. 30.12.1992, n.504, e successive integrazioni e modifiche. Di contro altri Comuni hanno adottato regolamenti, nel rispetto delle disposizioni previste dalla L. 27.07.2000, n. 212 ( Statuto dei diritti del contribuente ), che fra altri benefici e chiarimenti adottano "l'estensione dell'aliquota agevolata e delle detrazioni previste per le abitazioni principali a quelle concesse in comodato d'uso gratuito a parenti".
"Non si capisce -
sempre secondo il delegato di "Cittadinanza Attiva" - il motivo di tale omissione, considerato che la normativa adottata dal governo prevede la compensazione delle minori entrate al Comune. Stante quanto precede, La si invita a valutare l'opportunità che codesta amministrazione si attivi con la massima urgenza ( vista la imminente scadenza del pagamento ICI ) per adottare i provvedimenti necessari per porre i cittadini, proprietari di abitazioni, nelle condizioni di fruire pienamente di tali benefici, riducendo quindi le esose tasse gravanti sui proprietari degli immobili, spesso inutilizzati per mancanza assoluta di mercato, in secondo luogo per porre i cittadini barcellonesi nella condizione di non essere discriminati, riapetto a quelli di altri Comuni ( vedi Terme Vigliatore, ecc. ) che prevedono tali agevolazioni."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con l'iniziativa.Ma temo che con questo chiaro di luna i comuni non si muoveranno per venire incontro ai cittadini.Quella dell'ICI è stata una mossa avventata elettoralistica che si ripercuoterà soprattutto sulla Sicilia e sui siciliani che hanno votato in massa per questo governo.Comunque firmo questo giusto costituzionalmente corretto sollecito,sperando di trovarci in tanti a farlo.Franz Sidoti

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