giovedì 20 marzo 2008
IL VENERDI' SANTO A BARCELLONA POZZO DI GOTTO : due mirabili processioni sulla Morte e Passione del Cristo
"L'anno in cui cominciò questa divozione nel nostro paese non saprebbe precisarsi: ma è certo che il Promotore di essa fu il pio Sacerdote nostro Don Filippo Lanza che si era ferventissimo, il quale mercè le limosine del popolo e gli aiuti di una Deputazione annualmente scelta, fece costruire le statue a plastica dal bravo ns pittore Sac. Don Antonino Vescosi, collaboratore piissimo e caldissimo, e le barette a legno pittato, benchè ignobili e grossolane: sono le cinque statue dell'Orto, del Signore alla colonna, la Caduta, il Signore che porta la Croce, l'Urna ossia il Sepolcro".
Ho voluto iniziare con questo brano tratto da un manoscritto che, parecchi anni fa, ebbi modo di consultare nella canonica della chiesa di Santa Maria, in Pozzo di Gotto, e di cui pare che adesso non si trovi traccia. Lo scritto conteneva "costumanze e pratiche liturgiche" registrate nel 1860 da mons. De Luca. Allora copiai a penna, in un quadernetto che ancora conservo, la parte riguardante l'origine delle varette di Pozzo di Gotto e quella sul Santo Filippo Ardigò, custodito nella Chiesa di Santa Maria.
Dicevo ho voluto iniziare con questo antico brano per ricordare che, delle due processioni di varette che il pomeriggio del Venerdì Santo sfilano per le vie della città, quella di Pozzo di Gotto è la più antica. L'altra, che dopo avere percorso le strade della zona barcellonese s'incontra sulla copertura del Longano con le varette dell'opposto versante (Pozzo di Gotto) è stata istituita dopo diversi anni da un gruppo di barcellonesi (allora li chiamavano mangiacagnoli per distinguerli dai pozzogottesi definiti affumicati) che per emulazione fecero costruire i primi gruppi, tra cui quello dell'Ultima Cena, e con essi improvvisarono la prima processione antagonista, che negli anni successivi, come d'altronde avvenne per quella di Pozzo di Gotto, si arricchì incrementando il numero dei simulacri e ornando sempre in maniera più sontuosa le diverse varette. E col passar del tempo si acuì una specie di concorrenza, sempre lasciando le due processioni completamente separate.
Fu durante una delle amministrazioni di Santalco che si cercò di smorzare i toni della rivalità facendo mettere gli organizzatori delle due magnifiche manifestazioni d'accordo per fare incontrare le processioni, consentendo il passaggio contemporaneo di entrambe sulla via San Giovanni Bosco, quella per intenderci che coprendo il torrente Longano praticamente ha suggellato definitivamente l'unificazione spirituale e materiale di Barcellona e Pozzo di Gotto, due Comuni fusisi in uno: quello attuale, che, sinceramente merita maggiore impegno da parte di chi lo regge, come d'altronde meritano interessamento per una maggiore valorizzazione in campo nazionale le due così belle manifestazioni del Venerdì Santo.
Francesco Cilona
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Quelli che a Barcellona Pozzo di Gotto chiamiamo i "babbaluci", in Puglia sono detti i "babbamusci". Nella foto i babbamusci della processione dei Misteri che si svolge a Francavilla Fontana di Puglia.
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4 commenti:
Contraccambio gli auguri nonostante il mio credo è piuttosto un ... non credo.
Girovangando tra i miei blog amici più volte mi è capitato d'imattermi in commenti da lei lasciati e così ho deciso di visitarla...e a quanto vedo ho fatto molto bene!
Per quanto riguarda queste commemorazioni le amo molto,rappresentano gesti antichi che soppravvivono alla vita frenetica di oggi...se solo fossero più sentite dovunque!
Stefania
X Stefania: Grazie per la tua visita e per l'apprezzamento espresso. Ho avuto il piacere di visitare il tuo blog e mi riprometto di continuare a farlo, perchè ho notato che sai fare, come le tue amiche bloggers, anche tu cose belle. Ciao. mi auguro di poterti risentire.
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