martedì 18 marzo 2008

TRE UOMINI E UNA RAGAZZINA


Scartabellando tra vecchi giornali, me ne è capitato tra le mani uno che mi ha colpito: è del 7 agosto 1976 e, nella cronaca, pubblica un mio trafiletto, dal titolo:"Salvataggio in un mare di rifiuti". M'è parso un titolo talmente attuale che m'ha invogliato a leggere cosa avessi scritto, la bellezza di trentadue anni fa. Lessi e scoprii che, nella drammatica storia che avevo raccontato, erano coinvolti tre personaggi che, pur nella diversità del loro essere, hanno lasciato un incancellabile ricordo della propria figura umana. Riporto l'articolo nella sua interezza, con una sola variante: scriverò in grassetto, in segno di affetto, i loro nomi.
Ascoltate:" Era scoccato mezzogiorno. I rintocchi dela campana della chiesa di Spinesante, progettata da Nino Aricò ( inteso Pastalonga) e mai costruita, non giungevano sulla vicina spiaggia, dove la risacca copriva i rumori provenienti dalla strada, al margine della quale sarebbe dovuta sorgere la tanto sospirata chiesetta. Comunque, mezzogiorno era scoccato e nessuno se n'era accorto, anche perchè proprio in quel momento un grido straziante d'aiuto s'era levato dagli schiumanti cavalloni d'un mare sempre più sporco ed agitato.
Nelle acque putrescenti d'una maretta divenuta minacciosa, annaspava una ragazzina, che la schiuma verdastra pareva volesse inghiottire da un momento all'altro. Qualcuno pensò che l'adolescente gridasse perchè schifata da quel luridume di mare. Ma il prof. Vario, che ha finissimo intuito e vivo senso di responsabilità, capì subito ch non era un grido di ribrezzo, quello, ma un vero e proprio S.O.S., lanciato a tutto fiato dalla nipotina Pina, una giovincella di undici anni, da qualche giorno sua ospite e avventurosa bagnante.
Senza neppure farsi la croce, il professore si gettò in acqua e rompendo la violenza delle onde raggiunse la pericolante nipote. Cercò di afferrarla proprio nel momento in cui stava riaffiorando da un cavallone, ma non ci riuscì.
Intanto dalla spiaggia qualcun altro, seguendo l'esempio del professore, s'era tuffato in mare, anche perchè l'opera di salvataggio stava diventando ardua. Giunse a dare una mano d'aiuto al professore, primo tra tutti, il generoso Nino Rotella, fotografo del Giornale di Sicilia ed appassionato documentarista delle sozzure del nostro mare, dei nostri torrenti, della città nostra tutta.
Il tempo per posare sull'arenile la macchina fotografica e, in pantaloncini, si era avventurato a portare soccorso ai due congiunti in difficoltà.
Fortunatamente non ci fu la tragedia, ma solo una grossa paura."
E qui finisce l'avventura di tre uomini (e una ragazzina) che, ciascuno a modo suo, riuscirono a lasciare in questa città una propria peculiare impronta.
Dell'ex ragazzina, che adesso deve avere poco più di quarant'anni, non ho informazioni.

3 commenti:

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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