venerdì 28 dicembre 2007

LE GUARDIE MEDICHE NON SI TOCCANO

FOTO: LA GALLA (sx) CHIOFALO (dx) "L'INCOMPIUTA"(sotto)


Ridurre i costi della sanità promuovendo la chiusura dei presidi di guardia medica sul territorio? Sarebbe un controsenso.
Il segretario della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, sostiene che è sbagliato e inaccettabile ciò che propone il direttore generale della nostra U.S.L. n. 5 dr. Salvatore Furnari.:di chiudere, cioè, per sempre 18 presidi di continuità assistenziale in provincia di Messina tra cui la guardia medica ricadente nel popoloso quartiere Oreto di Barcellona P.G., quella della disagiata frazione Fantina sita nel Comune di Fondachelli F., molto distante dagli altri centri, e quella del comune di Falcone che dai tremila residenti, nel periodo estivo, supera la soglia dei diecimila abitanti. Eppure si ha notizia che l’Assessore regionale alla Sanità avrebbe impartito disposizioni, su proposta del direttore generale dell’Usl 5, per la chiusura definitiva dei presidi citati, a partire dal 1 gennaio 2008. Tale arretramento dei servizi sanitari indispensabili, a giudizio della Cgil, va assolutamente contrastato, anche perché, comporterebbe oltre al disagio per gli utenti un aggravio negli ospedali del comprensorio, costringendo i cittadini che non potranno fruire delle guardie mediche ad affollare i l “Pronto soccorso” degli ospedali meno lontani. Bisogna inoltre tenere conto che l’accresciuta distanza, in casi di malore improvviso, può risultare fatale per chi ha bisogno di urgenti cure..
Il segretario Chiofalo puntualizza inoltre che “il Governo dell’Isola e il Direttore dell’ASL 5, ove fossero veramente interessati a ridurre la spesa sanitaria, che è la più alta rispetto al resto del paese con servizi sanitari qualitativamente inferiori a quelli resi nelle altre regioni, sanno bene dove poter risparmiare, senza penalizzare i cittadini, eliminando sprechi e privilegi, a partire dalle risorse elargite a favore delle cliniche e dei laboratori privati. E’ proprio inquietante che in Sicilia esistono più laboratori privati convenzionati che nel resto dell’Italia”.
La nota del sindacato si conclude con l’invito ai Sindaci, alle forze politiche a promuovere, unitamente alle Organizzazioni Sindacali, vibrate azioni di protesta per rivendicare il diritto alla salute di tutti i cittadini amministrati e chiedere al Governo della nostra Regione di non sopprimere alcun presidio di guardia medica, anche per salvare, cosa altrettanto importate, decine di posti di lavoro di personale medico e paramedico. La Cgil denuncia, ancora, l’inesorabile declino in cui è stato cacciato tutto il sistema sanitario nel Barcellonese , con la grande e ventennale incompiuta del presidio ospedaliero, ora ridimensionato in posti letto, reparti e servizi complementari”.francesco cilona

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro fra Galdino, come avete sostenuto sempre in questo blog, i fatti dimostrano che mentre la base parla discute incarica il sindaco di preparare una piattaforma sulla sanità locale, e il sindaco la prepara, la fa approvare al consiglio e la propone ai vertici della regione e dell'usl, questi stessi vertici "fanno i fatti", così come vogliono loro, fregandosi delle nostre giuste esigenze. E questa la chiamiamo democrazia? E se fosse invece demoidiozia? Non vi sembra un neologismo azzeccato, questo?

Anonimo ha detto...

Tutti a parola vogliono il nostro bene: facile a dirsi, difficile a farsi. Per ora segni di intelligenza non se ne sono visti.Il tempo passa e i problemi rimangono.

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