sabato 22 settembre 2007

CONSIGLIO COMUNALE



Giovedì scorso, per la prima volta ho assistito ad una seduta di questo nuovo consiglio comunale. Formatosi tre mesi fa, con una composizione nettamente maggioritaria, comprende parecchi giovani, tra cui tre di sesso femminile, e pochi elementi, diciamo così, riciclati dal passato consiglio, quello per intenderci che, sospettato d'inquinamento mafioso, rischiò di essere sciolto anzitempo. Entrando nel settore destinato al pubblico, mentre Il sindaco Candeloro Nania, affiancato dall'assessore ai LL.PP. Mimmo Scolaro, s'intratteneva sull'argomento principe all'ordine del giorno (il piano triennale per le opere pubbliche), ho di primo acchitto avuto l'impressione che nulla fosse cambiato in quell'aula: lo stesso arredamento, gli stessi microfoni unidirezionali con la lucetta rossa, che si accende quando si parla, lo stesso impianto di diffusione sonora poco efficiente, a causa della posizione sbagliata degli altoparlanti, lo stessa scarsa presenza di pubblico, lo stesso misero tavolino riservato alla "Stampa" malinconicamente disertato dai due colleghi giornalisti. Eppure qualcosa di nuovo doveva esserci, a parte la novità del ricambio generazionale dell'assemblea, già riferito. La conferma è venuta dalla baffuta bocca dell'inossidabile consigliere Orazio Calamuneri, quando s'è alzato per fare notare che, in questo consiglio c'erano più donne che in quelli precedenti (addirittura tre) ma che era intollerabile il modo con cui, almeno una di esse, era trattata. Sì, la bionda consigliera di Alleanza Siciliana, Lidia Pirri, era costretta a stare seduta su "una pietra". "Ma fino a quando - s'è amareggiato Orazio - fino a quando si dovrà assistere a questo fatto?" Ho cercato di sbirciare, verso il "posto incriminato" e ho notato che la "signora" trattata così male era seduta su una delle consuete solite poltrone dell'arredamento che, trent'anni fa, il senatore Santalco era riuscito a ottenere , mediante un riciclaggio, dalla Provincia. M'è venuto il sospetto che quella sedia fosse "la pietra" di Calamuneri: il suo fondo doveva essere talmente duro, se non addiritura sfondato, da risultare davvero inservibile. Comunque, il prode sindacalista s'è, come sempre, comportato da gentiluomo. Ora si spera che, finalmente, quella specie di sasso venga sostituito con uno scranno meno scomodo. Ma torniamo al sindaco, mentre interloquiva sul piano triennnale: ha fatto capire che l'Amministrazione da lui retta ha evitato la stesura del solito "libro dei sogni", cercando di pianificare opere indispensabili e urgenti, anche se, purtroppo, si sa che anche per quel tipo di lavori, a causa delle frequenti complicazioni burocratiche, passano anni prima che si arrivi alla attuazione. Poi ha tentato una battuta extra, riguardante il frate con la bisaccia di manzoniana memoria, negando che si faccia poco per migliorare la vivibilità urbana. "Caso mai - ha riconosciuto Nania - abbiamo un torto: che non sappiamo comunicare quanto facciamo di buono".
Ahi, ahi, le stesse scuse di Prodi. Ma siete tutti uguali gli amministratori, non c'è più destra e non c'è più sinistra. Per quanto riguarda il piano: è stato approvato con 21 voti a favore e cinque astensioni. Su richiesta di due consiglieri, sono state apportate due "aggiunte" sulla nota dei lavori pubblici previsti per l'anno corrente. I suggerimenti sono venuti da Angelo Pino di Forza Italia (introduzione del progetto di ampliamento del cimitero comunale) e da Giuseppe Trifilò, Udc, che ha richiesto l'inserimento della costruzione, nella scuola elementare di S.Antonio, di una scala d'emergenza.Rilevante, nella pianificazione riguardante il 2007, la voce relativa alla costruzione dell'asse viario a valle della rete ferroviaria, per l'importo di Euro 671.000.


Francesco Cilona

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