giovedì 31 maggio 2012

BARCELLONA POZZO DI GOTTO : CON DECRETO MINISTERIALE SI ASSOLVE LA CITTA' DI PRESUNTE MANIPOLAZIONI

Stavolta, a differenza di cinque anni fa, anzicché salvare capra e cavoli, pare che il ministro dell'interno abbia preferito salvare i cavoli e pizzicare qualche..."agnelllino".
E' giunta ieri a Palazzo Longano  - tramite fax - la notizia che il ministro dell'interno Cancellieri con "decreto, datato 22 maggio 2012, il giorno dopo la conclusione definitiva della tornata elettorale nel Longano, ha disposto soltanto la sospensione di sei funzionari comunali, dal segretario generale in giù, perché «… le condotte poste in essere dai suddetti funzionari hanno compromesso il regolare funzionamento di alcuni servizi in contrasto con i principi di buona (c’è un refuso nel testo, n.d.r.) andamento ed imparzialità arrecando altresì grave nocumento all’amministrazione comunale», ed è quindi necessario «… procedere all’adozione di un provvedimento idoneo a far cessare, immediatamente, il pregiudizio in atto e ricondurre alla normalità la vita amministrativa dell’ente locale». Quindi è stata disposta la sospensione dal servizio per il segretario generale del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto Gaetano Russo, e per i funzionari Roberto La Torre (dirigente dell’VIII Settore-polizia municipale), Rosario Maimone (vice comandante dell’VIII Settore-polizia municipale), Orazio Mazzeo (dirigente del VII Settore-gestione del territorio e ambiente), Carmelo Perdichizzi (funzionario del VII Settore-capo servizio I), Salvatore Fazio (funzionario del VII Settore-capo servizio IV). Mazzeo e Perdichizzi sono ingegneri, Fazio è architetto, Maimone è il vice comandante dei vigili, e in passato ha subito anche intimidazioni. L’ingegnere Mazzeo è stato Rup, cioé il responsabile unico del procedimento amministrativo, sia del Prg di Barcellona sia del progetto urbanistico, tecnicamente è un Prp, legato al parco commerciale di contrada Siena. Quanto durerà la sospensione? Lo dice lo stesso decreto, perché «… considerati i fatti segnalati dal Prefetto di Messina con la citata relazione del 30 marzo 2012 e la rilevanza delle condotte poste in essere dai suddetti funzionari è ritenuto congruo quantificare il periodo di sospensione in 30 giorni»(Gazzetta del Sud)".
Visto che si stabilisce «l’adozione di un provvedimento idoneo a far cessare, immediatamente, il pregiudizio in atto e ricondurre alla normalità la vita amministrativa dell’ente locale», è chiaro che si sia giunta ad una conclusione che toglie da ogni imbarazzo e ulteriori difficoltà il nuovo processo dell'attività amministrativa, con gran sollievo per coloro che la città ha portato a Palazzo Longano per operare a profitto dell'intera comunità.

1 commento:

Sebastiano ha detto...

Il Viminale ancora una volta non è nelle mani giuste.

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