martedì 3 aprile 2012

GRAN CONFUSIONE E DUBBI SULLA PROSSIMA TORNATA ELETTORALE A BARCELLONA



avv. Russo
Mentre si avvicina il tempo della campagna elettorale e gli schieramenti poltici si affannano a preparare le liste che dovrebbero partecipare alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio, una serie di notizie, supposizioni, sospetti o pronostici che dir si voglia, investono la città facendo intavvedere la possibilità - o meglio l'ingiustizia - che la prossima tornata elettorale venga impedita
sindaco uscente
all'elettore di Barcellona.
Si parla sempre con maggiore insistenza della possibilità di scioglimento del consiglio comunale, determinata dalle risultanze dell'inchiesta prefettizia a Palazzo Longano.
E si suppone che ciò debba influire sulla data delle consultazioni, che non potrebbe essere più quella di Maggio 2012.
"Se il Consiglio dovesse essere sciolto- si dice -  Barcellona Pozzo di Gotto non sarebbe più tra i Comuni che rinnoveranno il proprio massimo consesso il 6 e 7 maggio in quanto l'amministrazione dell'Ente verrebbe commissariata con l'affidamento ad una commissione straordinaria composta di  tre membri, nominata con decreto del Presidente della Repubblica, per la durata di un anno  e mezzo  se non oltre"..
 Tutta questa bailamme, ovviamente serve soltanto a creare non solo imbarazzo in seno ai vecchi amministratori, ma sgomento e rabbia su quanti altri avrebbero la voglia di scalzare chi per dieci anni ha governato in questa città.
In tale difficile frangente l'avvocato Francesco Russo, segretario cittadino del Pd, così esprime la propria perplessità: "Si auspica che il Ministro e il Governo adottino senza indugio gli opportuni provvedimenti per definire tale enorme pendenza – scrive Russo – onde evitare ulteriore disorientamento in vista dell’ormai prossima scadenza dei termini per la presentazione delle liste per le elezioni comunali. O si va al voto, o si sospenda il voto; ma che sull’aperto dilemma il Ministro ponga fine provvedendo con la massima speditezza nel rispetto del sacrosanto diritto di tutti i cittadini barcellonesi a conoscere tempestivamente la sorte del loro Municipio e della sua rappresentanza. Sull’eventuale scioglimento degli organi comunali – prosegue la nota – intendo chiarire che il Partito democratico, per sua stessa natura costitutiva, ripone incrollabile fede nei superiori principi del rispetto delle leggi e delle istituzioni. È quindi evidente che se la Commissione Prefettizia abbia ritenuto sussistenti i presupposti legali per chiedere al Ministro il decreto di scioglimento degli organi comunali, da parte del Pd (e, aggiungo, così come da parte di ogni cittadino) non può non osservarsi il prudente rispetto dell’attività svolta e delle conclusioni adottate, salva la legittima facoltà di critica dopo che siano stati resi noti gli atti con i fondamenti di una tale grave determinazione». E ancora: «Non può però tacersi, allo stato, di considerare che se a Barcellona Pozzo di Gotto in questo ultimo decennio si fossero verificati fatti rilevanti legalmente per la richiesta di scioglimento dei suoi organi municipali, ciò costituirebbe – a tacer d’altro – una grave compromissione del patto civile di convivenza cui è necessario porre il giusto improcrastinabile rimedio"

1 commento:

franzsidoti ha detto...

Sono d'accordo con le considerazioni fatte dal segretario del PD ,Francesco Russo. Non si può arrivare alla vigilia delle elezioni con questo grave dilemma: sciogliere o non sciogliere il consiglio comunale? Così vengono frustrate speranze ideali desiderio di voltare pagina dei cittadini,vittime di un modo di operare delle istituzioni non adeguato alla circostanza. La colpa naturalmente non è di nessuno...



franzsidoti

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