giovedì 30 giugno 2011

FNS: ALLORA È VERO, IN SICILIA NON C’È PIÙ CARITÀ DI PATRIA (SICILIANA)


Se l’ “Mpa” si schiera in tutto e per tutto contro i valori del Separatismo Siciliano, quello vero, antimafioso, moderno, europeista, mediterraneista e progressista … E se lo stesso Mpa si schiera ancora a favore del “Ponte-Imbuto” sullo Stretto Di Messina … allora è vero: in Sicilia non c’è più carità di Patria (per la Patria Siciliana)

Gli indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu trovano semplicemente scandalosa la presa di posizione adottata dall’MPA in occasione del recentissimo Convengo svoltosi a Catania e nel corso del quale, com’è noto, è stata ribadita la PRIORITÀ (fra le opere pubbliche da realizzare in Sicilia) della COSTRUZIONE DEL “PONTE-IMBUTO” sullo STRETTO DI MESSINA, senza “SE” e senza “MA”, quasi che questo “MOSTRO” fosse la PANACEA di tutti i mali. Non è la prima volta che ciò accade. Ma, francamente, ci aspettavamo un’inversione di rotta da parte di un Movimento che dichiara di essere (nonostante tutto …) sicilianista meridionalista e federalista.

Com’è noto, il “PARTITO” dei PONTISTI in genere prevede, come sua “logica” (e non soltanto come sua “logica”), che si realizzino e si istituiscano anche la CITTÀ DELLO STRETTO e la REGIONICCHIA SICULO-CALABRA DELLO STRETTO. La Città dello Stretto, un unico mostro urbanistico, INNATURALE, cioè, che unisca la Città di Messina (scorporandola dalla Sicilia) con quella di Reggio Calabria e, forse, anche con quella di Villa San Giovanni (scorporando, a loro volta, queste due ultime Città dalla restante parte della Calabria). Alla Città dello Stretto, dovrà seguire, poi, la istituzione della “Regione dello Stretto”, che trasformerà la nobile e gloriosa Città di Messina (e gran parte della sua Provincia) in APPENDICE della istituendo REGIONICCHIA DELLO STRETTO: Insomma: ogni scusa è buona per SMEMBRARE la Sicilia in due o tre REGIONICCHIE. Anche al fine di rendere impossibile il RISVEGLIO e la RINASCITA della NAZIONE SICILIANA. Si consente, quindi, persino da parte del LEADER dell’MPA che, peraltro, è anche Presidente della Regione, On. Raffaele LOMBARDO (che, del Ponte, si è fatto CORIFEO), che la Sicilia RISCHI DI PERDERE “IRRIMEDIABILMENTE” due valori preziosi della propria identità e della propria civiltà: il v
alore, cioè della INSULARITÀ ed il valore della titolarità della CENTRALITÀ MEDITERRANEA. La continuità territoriale con lo Stivale e la trasformazione della Sicilia in PENISOLA non promettono, infatti, niente di buono. E lo sa bene la Calabria che la CONTINUITÀ TERRITORIALE “FINALE” con lo Stivale l’ha sempre avuta. A tal proposito, ci sia consentito di AFFERMARE e di DENUNZIARE che il MINACCIATO MUTAMENTO “GEOGRAFICO” e “POLITICO” della Sicilia (unitamente agli altri mutamenti) non è, - non può esserlo, - SOSTANZIALMENTE LEGITTIMO, senza il preventivo svolgimento di un apposito REFERENDUM (da bandire con specifica legge) sulla opportunità di costruire il PONTE stesso, grazie al quale si potranno finalmente esprimere i Popoli più direttamente interessati: quelli, cioè, della Sicilia e della Calabria.
Non escludiamo che il diritto di voto a tale REFERENDUM possa essere esteso a tutti i Cittadini dell’UNIONE EUROPEA. Diciamo ciò, ferme restando le altre osservazioni e gli altri rilievi, soprattutto di natura scientifica, ambientalista e naturalistica, che sono stati mossi al PONTE. Non ultima la constatazione del fatto che l’AREA dello STRETTO rimane una delle Zone a più alta intensità di RISCHIO SISMICO.

Il Presidente FNS Il Segretario Politico FNS

(Corrado MIRTO) (Giuseppe SCIANÒ)

O.

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