
Se l’ “Mpa” si schiera in tutto e per tutto contro i valori del  Separatismo Siciliano, quello vero, antimafioso, moderno, europeista,  mediterraneista e progressista … E se lo stesso Mpa si schiera ancora a  favore del “Ponte-Imbuto” sullo Stretto Di Messina … allora è vero: in  Sicilia non c’è più carità di Patria (per la Patria Siciliana)
Com’è  noto, il “PARTITO” dei PONTISTI in genere prevede, come sua “logica” (e  non soltanto come sua “logica”), che si realizzino e si istituiscano  anche la CITTÀ DELLO STRETTO e la REGIONICCHIA SICULO-CALABRA DELLO  STRETTO. La Città dello Stretto, un unico mostro urbanistico,  INNATURALE, cioè, che unisca la Città di Messina (scorporandola dalla  Sicilia) con quella di Reggio Calabria e, forse, anche con quella di  Villa San Giovanni (scorporando, a loro volta, queste due ultime Città  dalla restante parte della Calabria). Alla Città dello Stretto, dovrà  seguire, poi, la istituzione della “Regione dello Stretto”, che  trasformerà la nobile e gloriosa Città di Messina (e gran parte della  sua Provincia) in APPENDICE della istituendo REGIONICCHIA DELLO STRETTO:  Insomma: ogni scusa è buona per SMEMBRARE la Sicilia in due o tre  REGIONICCHIE. Anche al fine di rendere impossibile il RISVEGLIO e la  RINASCITA della NAZIONE SICILIANA. Si consente, quindi, persino da parte  del LEADER dell’MPA che, peraltro, è anche Presidente della Regione,  On. Raffaele LOMBARDO (che, del Ponte, si è fatto CORIFEO), che la  Sicilia RISCHI DI PERDERE “IRRIMEDIABILMENTE” due valori preziosi della  propria identità e della propria civiltà: il v
alore, cioè della  INSULARITÀ ed il valore della titolarità della CENTRALITÀ MEDITERRANEA.  La continuità territoriale con lo Stivale e la trasformazione della  Sicilia in PENISOLA non promettono, infatti, niente di buono. E lo sa  bene la Calabria che la CONTINUITÀ TERRITORIALE “FINALE” con lo Stivale  l’ha sempre avuta. A tal proposito, ci sia consentito di AFFERMARE e di  DENUNZIARE che il MINACCIATO MUTAMENTO “GEOGRAFICO” e “POLITICO” della  Sicilia (unitamente agli altri mutamenti) non è, - non può esserlo, -  SOSTANZIALMENTE LEGITTIMO, senza il preventivo svolgimento di un  apposito REFERENDUM (da bandire con specifica legge) sulla opportunità  di costruire il PONTE stesso, grazie al quale si potranno finalmente  esprimere i Popoli più direttamente interessati: quelli, cioè, della  Sicilia e della Calabria. 
 Non escludiamo che il diritto di voto a tale REFERENDUM possa essere  esteso a tutti i Cittadini dell’UNIONE EUROPEA. Diciamo ciò, ferme  restando le altre osservazioni e gli altri rilievi, soprattutto di  natura scientifica, ambientalista e naturalistica, che sono stati mossi  al PONTE. Non ultima la constatazione del fatto che l’AREA dello STRETTO  rimane una delle Zone a più alta intensità di RISCHIO SISMICO.
Il Presidente FNS Il Segretario Politico FNS
(Corrado MIRTO) (Giuseppe SCIANÒ)
O.

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