venerdì 1 gennaio 2010

..........BUON ANNO A TUTTI E SOPRATTUTTO AI GIOVANI........




Siamo appena entrati nel 2010, anno che si spera sia di ripresa, in tutti i sensi, visto che il vecchio che ormai è passato ci aveva posto in grave disagio. E non solo per la gravità della crisi finanziaria che s'è diffusa a livello planetario o per la pandemia influenzale, ma anche e soprattutto per il degrado ideologico, politico ed ambientale, di cui il nostro Paese non è stato certamente immune.
Oggi si ricomincia da capo e, se l'inizio per noi meno giovani può apparire ormai di routine, così non dovrà invece essere per le nuove generazioni che, nonostante le difficoltà attuali, sarà bene che guardino al nuovo anno che viene come un principio di speranza e di fiduciosa promessa.
Questo è l'augurio che facciamo soprattutto ai più giovani: che trovino il 2010 foriero d'ogni bene.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Cicciu noi più avanti negli anni sappiamo che il bene verrà se ci si impegna giorno dopo giorno in un duro lavoro.Ma la società di massa consumistica edonistica non conosce il sacrificio e pensa che tutto si possa comprare nel grande emporio della vita,basta avere le giuste conoscenze.I giovani che vogliono avere un futuro migliore sappiano che per andare in Paradiso ci vogliono scale e scale e scale,come dicevano i nostri vecchi.Augurare loro il bene significa augurargli volontà capacità di discernimento ecultura
FRanz

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con Francesco,oggi i giovani sono poco propensi al sacrificio,e soprattutto manca loro la spinta ideologica che aveva animato le generazioni precedenti.
I giovani devono fare la loro parte e capire che soltanto il dure lavoro puo' essere foriero di benessere e di progresso.
C'è da dire che la "politica" purtroppo ha scarsa attenzione ai problemi del lavoro,in special modo nelle realtà meridionali.
I fondi strutturali della comunità
Europea sono alla "frutta" ed in quindici anni di risorse comunitarie, chi ci ha governato
non ha saputo porre(specialmente nella provincia di Messina)le basi per un serio progetto mirato di sviluppo economico e territoriale.
Per quanto riguarda l'annualità 2007/2013 la regione Siciliana in tre anni non ha ancora predisposto i bandi di concorso.
Mi chiedo cosa succederà dopo il 2013 quando finiranno i fondi strutturali? Dove si reperiranno le risorse necessarie allo sviluppo delle realtà meridionali?
Chi investirà nel nostro territorio?
Sono interrogativi drammatici che ci accompagneranno nei prossimi anni ed cui dovremo essere in grado di dare risposte adeguate,se non vorremo soccombere.

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