giovedì 22 maggio 2008

CHE RISCHIO C'E' CON L'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO NELLA NOSTRA CITTA'?


Questo traliccio sorge nella nostra città, a poca distanza di due scuole (Istituto Tecnico commerciale e per Geometri e Scuola Elementare di via Santa Venera) e del PalAlberti, luoghi ovviamente frequentati soprattutto da giovani e giovanissimi.

Poiché sottende cavi per la conduzione di energia elettrica ad alta tensione, non dovrebbe essere sottovalutata la necessità di un assiduo controllo della portata del campo elettro-magnetico. Ciò dovrebbe avvenire mediante opportuni strumenti di misurazione, quali centraline che ,a quanto pare, nel nostro territorio sembrano sconosciute. Una foto di questo traliccio, debitamente commentata fu pubblicata dal Giornale di Sicilia, quando l’edificio dell’Istituto Tecnico era ancora in costruzione. E si fece notare che, in quel periodo, era viva la preoccupazione per i possibili effetti nocivi delle radiazioni elettriche e/o magnetiche, anche perché incominciava ad incrementarsi il numero delle antenne per la telefonia mobile.

Il tempo è trascorso, ma a quanto pare inutilmente, visto che di necessità di controllo si continua a parlare e recentemente sono state avanzate interrogazioni sull’argomento da consiglieri della minoranza.

Si parla di inquinamento elettromagnetico, o elettrosmog, quando i livelli di campo elettrico e/o magnetico superano quelli del fondo naturale.
Infatti, ai campi elettromagnetici naturali si sono sommati, con l'inizio dell'era industriale, quelli artificiali strettamente connessi con lo sviluppo scientifico e tecnologico (produzione, trasporto e distribuzione dell'energia elettrica, telecomunicazioni, apparecchiature elettroniche…).
In alcuni settori, come quello delle telecomunicazioni si è assistito a uno sviluppo tale che, in numerose aree del globo, si sono superati i livelli del fondo naturale di milioni fino anche a miliardi di volte, inducendo così preoccupazioni anche nella comunità scientifica internazionale, che ha avviato moltissimi studi per valutare i possibili effetti sulla salute di questa nuova forma di inquinamento.
Misurare con precisione il livello di campo elettrico e/o magnetico a cui siamo esposti giornalmente, a casa o a lavoro, permette di valutare i rischi e di prendere le necessarie precauzioni per salvaguardare la nostra salute.

Ma chi provvede a ciò, in questa città?

Sarà compito degli amministratori del Comune allungare una mano per prendere le opportune iniziative o dovranno essere i funzionari di Palazzo Longano a curarsi di ciò? Ci sarà qualcuno che scioglierà quest’amletico dilemma?

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