

"Quest'anno - si legge nella "protesta" del diessino Mario Presti - la piscina comunale non riaprirà i battenti per erogare i servizi sportivi tanto apprezzati dai fruitori, giovani e non, che ogni anno in numero sempre crescente volgevano attività di nuoto".
Lo scrivente, praticamente, presume che la causa di tale fermo sia la precaria condizione del tetto, che sarebbe stata, già da tempo, rilevata e notificata all'Amministrazione Comunale dai tecnici del Comune , senza tuttavia essere presa in considerazione dai responsabili di Palazzo Longano, i quali sarebbero propensi piuttosto a "non mettere in sicurezza l'impianto, e quindi ad abbandonarlo, optando per la costruzione di una nuova piscina in zona Sant'Andrea".
Se la scelta dovesse essere questa, si rischierebbe - come giustamente teme il consigliere Presti - di "privare per molti anni i cittadini di un servizio utile, soprattutto per i giovani, che attraverso l'esercizio del nuoto si garantivano un equilibrato sviluppo psicofisico".
Il timore espresso nel documento sarebbe ribadito dalla consapevolezza "delle enormi difficoltà che l'Amministrazione ha nel progettare e portare a compimento le opere pubbliche tanto spesso sbandierate e clamorosamente non realizzate".
Ciò considerato, Presti chiede "che l'Amministrazione, prima di lanciarsi nella progettazione e costruzione di una nuova piscina, senza dubbio utile, provveda immediatamente alla ristrutturazione e messa in sicurezza dell'impianto esistente, in maniera che la piscina comunale di Barcellona sia in tempi brevi riaperta al pubblico".
Ascolterà, il Sindaco Candeloro Nania, questo saggio suggerimento? Speriamo di sì.
1 commento:
E'mai possibile che in questo consiglio comunale composto di trenta consiglieri soltanto due o tre sanno riconoscere i problemi da sottoporre alla attenzione del sindaco e riescono a indviduare le manchevolezze di questa amministrazione!
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