giovedì 4 agosto 2011

MENO MALE CHE SE NE SONO ACCORTI: LE SANZIONI INNOVATIVE 2010 PER IL PATTO DI STABILTA' SI SONO RIVELATE UN CAPPIO


PER I COMUNI E LE PROVINCE INADEMPIENTI SAREBBE STATO LO STRANGOLAMENTO: PER QUESTO CON DECRETO MINISTERIALE SONO STATE ATTENUATE LE PENALITA'


Cambiano le sanzioni per i comuni e le province che non hanno rispettato il patto di stabilità interno nell’anno 2010 (le precedenti sanzioni erano nel frattempo entrate in vigore il 1° gennaio 2011!).

L’ottavo decreto attuativo del federalismo fiscale, il decreto legislativo in materia di meccanismi sanzionatori e premiali relativi a Regioni, Province e Comuni, approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri giovedì 28 luglio scorso, modifica le penalità per gli enti inadempienti ai vincoli di finanza pubblica, a partire dagli sforamenti realizzati nel 2010.

La novità principale riguarda la sanzione più pesante e discussa, relativa al taglio dei trasferimenti in misura pari all’importo dello sforamento effettivo rispetto all’obiettivo patto.

Era stata introdotta dalla manovra correttiva 2010 e aveva il pregio di responsabilizzare gli enti inadempimenti, ma nello stesso tempo era molto più pesante rispetto alla misura precedente che prevedeva il taglio del 5% dei trasferimenti, e in molti casi difficile da applicare.

Così, nel suo primo anno di applicazione la sanzione viene confermata, ma perde la sua forza, grazie ad una clausola di salvaguardia per cui l’importo del taglio non può superare comunque il 5% delle entrate correnti (titolo 1 tributarie più, titolo 2 trasferimenti più, titolo 3 extratributarie) dell’ultimo consuntivo.

Dopo la soppressione dei trasferimenti statali operata con il federalismo fiscale, la sanzione si riferisce anche alle “nuove” entrate del fondo sperimentale di riequilibrio; in caso di incapienza gli enti locali sono tenuti a versare la differenza allo Stato. Al termine del periodo transitorio, cioè dal 2014 i tagli saranno operati sul fondo perequativo.

La sanzione non si applica nel caso in cui il superamento degli obiettivi del patto di stabilità interno sia determinato dalla maggiore spesa per interventi realizzati con la quota di finanziamento nazionale e correlati ai finanziamenti dell’Unione Europea rispetto alla media della corrispondente spesa del triennio precedente.

Altra modifica di minor rilievo riguarda l’aggiornamento della base su cui si calcola la riduzione delle indennità degli amministratori, che fa riferimento alle indennità risultanti al 30 giugno dell’anno 2010, anziché del 2008.

Possono esultare i 46 comuni (su 2.265), che nel 2010 non erano riusciti a centrare gli obiettivi di finanza pubblica; essi sono concentrati in Lombardia (15 comuni) e Veneto (8 comuni), seguiti dalle regioni Campania e Sicilia. Una sola provincia ha sforato il patto di stabilità.

Questo, in cinque punti, il quadro sanzionatorio per il mancato rispetto del patto di stabilità dopo le modifiche del decreto premi e sanzioni.

1) Taglio del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico e comunque per un importo non superiore al 5 % delle entrate correnti registrate nell’ultimo consuntivo.

2) Gli enti che hanno sforato il Patto sono assoggettati al limite alle spese correnti, che non potranno superare il valore minimo dei corrispondenti impegni assunti nell’ultimo triennio.

3) Il divieto di assunzioni abbraccia il personale di ruolo e a tempo determinato, i co.co.co. e i contratti di somministrazione di lavoro temporaneo. Sono inoltre vietati i contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi del blocco.

4) Divieto di ricorrere a mutui e prestiti per il finanziamento degli investimenti.

5) Taglio del 30%, rispetto al valore risultante alla data del 30 giugno 2010, delle indennità di funzione di sindaci (o presidenti di provincia) e assessori e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali (o provinciali).

Occorre solo attendere la pubblicazione del decreto premi e sanzioni in Gazzetta Ufficiale, per poter applicare al bilancio di previsione 2011 lo “sconto” della sanzione.

BARI, 4 AGO - Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha scritto ai governatori delle Regioni del Mezzogiorno per chiedere, tutti insieme, al governo di modificare le regole del patto di stabilita' perche' si possano usare le risorse sbloccate con l'approvazione del Piano per il Sud. ''Noi abbiamo tanti soldi - ha detto oggi parlando ai giornalisti della lettera inviata ai presidenti delle Regioni del Sud - e non li possiamo spendere: questo e' veramente paradossale, dobbiamo rompere il salvadanaio''. (ANSA).
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

chissà se lei avrà il coraggio di riconoscere che la modifica delle sanzioni è stata opera meritoria del senatore nania?

FRANCESCO CILONA ha detto...

E suona con l'anonimato!!!Comunque rispondo con una domanda: Ci vuole coraggio per ammettere che il senatore Nania ha contribuito a fare togliere una disposizione balorda, ingiusta e disastrosa imposta dal Governo che lui sostiene? Il senatore Nania ha fatto il suo dovere, non solo nella qualità di senatore, ma anche di cittadino e di...cugino.

Nino Costa ha detto...

Io suggerirei all'Anonimo ed al Giornalista di consultare il Sito http://www.openparlamento.it dove quello che dice l'anonimo non risulta affatto, millantato credito? Se non fosse così il Senatore Nania dovrebbe contestare al sito di avere omesso un suo così importante intervento.
Al prof. Cilona suggerisco di guardarsi le statistiche e gli interventi del nostro Parlamentare. Ne Esce un quadro molto ridimensionato rispetto a quanto si vuole far credere:
dal 17/12/2008: Componente Commissione permanente XIII Territorio, ambiente, beni ambientali
dal 06/05/2008: Vicepresidente Consiglio di Presidenza

Nuovo indice di produttività parlamentare
come viene calcolato
indice di produttività: 41,9
classifica: 267° su 322 senatori | L'indice di produttività non prende in considerazione il lavoro, anche rilevante, che alcuni parlamentari svolgono per gli incarichi necessari al funzionamento della macchina politica e amministrativa del Parlamento (Commissioni, Gruppi, Comitati, Giunte, Collegi e Uffici di Camera e Senato).
ultima votazione: 03/08/2011
33.42% (1,759)presenze:
assenze:62.33% (3,281)
missioni:4.26% (224)
Nei voti chiave:
cosa sono i voti chiave
Rifinanziamento missioni militari - Assente
Autorizzazione all'esecuzione della misura della custodia agli arresti domiciliari nei confronti del senatore Tedesco - Assente
Decreto Omnibus con Moratoria sul nucleare - Assente
Approvazione finale al senato del decreto Milleproroghe - Assente
Conversione Decreto Milleproroghe - Voto di fiducia - Favorevole
Voti ribelli: 9 su 1759 votazioni nominali
quando un parlamentare è ribelle
voti ribelli:0.51% (9)

Per il resto rimando al sito che mi sembra molto completo ed attendibile

Antonino Costa ha detto...

In aggiunta a quanto detto prima, mi domando quale ruolo possa aver avuto il Senatore Nania rispetto ad un Decreto Legislativo emanato dal Consiglio dei Ministri e che riguarda problematiche afferenti tutte le pubbliche amministrazioni di qualsiasi colore politico e non solo Barcellona.
Ritorna quindi l'interrogativo, Barcellona è stata amministrata bene?
Nino Costa

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