
Anche Barcellona Pozzo di Gotto ha adesso il suo

Ha avuto il suo regolare riconoscimento da parte dell'on. Dell'Utri, creatore ufficiale dei circoli voluti da Silvio Berlusconi in ogni angolo d'Italia, e potrà da subito avviare la sua attività politico-culturale, essendosi già provveduto alla composizione del consiglio direttivo.
Di questo si conosce la formazione, nel senso che ufficialmente sono stati resi noti i nominativi del presidente e degli altri membri dirigenti.
Tuttavia, almeno da parte nostra, si ignora con quale criterio sono stati scelti: se cioè su indicazione verticistica oppure su accertata segnalazione della base.
Comunque, questa l'equipe che dovrà fare funzionare il nuovo circolo cittadino: Sebastiano Messina, docente all'Ist. prof. agrario di Barcellona (presidente); Francesca Parrinello, direttore sanitario dell'ospedale di Milazzo ( presidente vicario); dott. Giuseppe Jacono (vice presidente); prof. Maria Torre (segretaria); prof. Fortunata Munafò (tesoriere); ing. Domenico Crinò e arch. Giuseppe Perdihizzi (consiglieri).
Secondo le intenzioni di chi è stato chiamato a "governare" il nuovo circolo, esso dovrebbe avere la caratteristica di una vera e propria associazione politico-culturale, senza i limiti di contrapposizione connaturata ai partiti, ma piuttosto rivolta a creare l'humus nel quale fare germogliare e crescere l'anima culturale del centrodestra.
4 commenti:
Quando si fanno certi commenti non è giusto coprirli con l'anonimato.
nn è un circolo politico ma solo una associazione culturale fondata da un partito forza italia ,è cosa ben diversa di un circolo politico vero e propio ,infatti mancano figure come il direttivo ,il segretario ecc quindi anche le nomine nn necessitano fatte da una base di iscritti questo discorso salta
Intanto, cara Eugenia, le figure di cui parli non mancano, anche se hanno altri compiti: c'è il presidente, c'è il segretario, c'è il tesoriere, e così via. Ma non è questo il problema reale. Si tratta di circoli, promossi da un partito politico, il più grosso partito italiano, e non è pensabile che dalla pur sana voglia di "creare cultura" non traspiri l'odore politico. Comunque se son rose, fioriranno. E se fioriranno, avrete modo di soppesare quanto ci sarà di cultura e quanto di politica. Ciao.
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