Sulla vicenda del pomodorino di Pachino, che tanto polverone ha sollevato su innesco di "Bontà loro", si registra ancora qualche coda polemica, anche se in effetti la tempesta sembra essersi scatenata in un...bicchiere d'acqua.
Adesso c'è chi sapientemente interviene per spiegare cosa si dovrà fare per evitare che il gustoso ortaggio siciliano venga criminalmente sfruttato imponendone un prezzo esorbitante.
L'intervento - ovviamente a parole scritte nel suo blog - è fatto dal governatore della nostra bella Isola, il presidente Raffaele Lombardo.
Egli scrive che, per impedire che la criminalità organizzata faccia sentire il proprio peso sul costo del pomodorino occorre fare questo:
"Bisogna accorciare la filiera, organizzarsi ed evitare le intermediazioni. E lo dobbiamo fare. Abbiamo un’agricoltura massacrata da politiche agricole criminali fatte da parte di gente incompetente".
Quindi, sempre a dire del presidente:
"Si comincia a voltar pagina. La grande distribuzione deve garantirci una concorrenza leale non abbassando di punto in bianco i prezzi per far fuori il nostro prodotto".
Intanto:
"La legge ci può consentire che la grande distribuzione, piuttosto che far danno, sia un alleato del nostro prodotto. Bisogna rendere remunerativo l’allevamento così come la produzione dell’uva da mosto, dell’olio o del grano. E puntare sulla qualità e il controllo".
D'altronde:
"La politica agricola dell’assessore D’Antrassi, esperto di produzione e di commercializzazione, è questa. E la legge che faremo dovrà servire anche a questo".
Per cui:
"Se il produttore che si spacca la schiena a produrre pomodorino, attraverso il mercato agroalimentare o l’associazione con gli altri produttori e senza far passare il prodotto per dieci mani diverse, porta il prodotto direttamente al mercato allora non ci sarà più margine e spazio per le organizzazioni criminali che lucrano, lo tengono in ginocchio, lo sfruttano e lo distruggono anche sul piano dell’immagine e della credibilità sua e della nostra meravigliosa Sicilia".
Non ha spiegato però, il nostro Presidente, come farà il produttore a portare e distribuire nei mercati e supermercati lontani da casa il suo pomodorino. Forse con la "Lapa"?
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