.................................Stamattina, camminando lungo la battigia, sulla sabbia lambita dall'andirivieni di un mare cristallino, dove solo una piccola barca si stagliava al largo, mi sono accorto che, a differenza degli altri anni, non si scorgevano roteare sul mare o fermi sulla spiaggia i solti gabbiani.
Soltanto sull'arenile sembrava avessero preso possesso dei piccoli uccelli che pareva trovassero qualcosa da beccare. Dei tanti gabbiani che avevano popolato quel tratto di costa, a guardar bene, solo uno grosso e poderoso si vedeva volteggiare tra mare e terra. Dopo un po' anche quello s'è dileguato seguendo una traiettoria verso l'interno del paese.
Ma dove se n'erano andati tutti quei gabbiani, e perchè erano spariti? Guardando di nuovo verso il mare, ho visto che la barchetta, a remi, si stava avvicinando: a bordo c'era un pescatore che, avendo al largo ispezionato il suo conzo, quando s'è accostato alla battigia non m'è parso un granchè soddisfatto per il "pescato".
"Niente da fare" borbottava un po' sconsolato. Poi, visto che gli davo ascolto, ha alzato la voce e, mostrandomi il fondo di un secchio, m'ha fatto vedere quanto magro fosse stato il bottino.
"Quindi - ho incalzato io - qui il mare è povero, ed è per questo che i gabbiani non ci sono più?" "Ah, i gabbiani; poveracci, se ne sono dovuti andare, a meno che non siano spariti perchè morti di fame.Ma qui la fame di pesci non è di oggi..."
"Già. Non è di oggi e neppure di ieri. Questo nostro mare non è più pescoso - me ne sono ricordato - da quando mio padre, notando che con la lenza non riusciva a prendere che qualche piccola "àiola", un giorno s'arrabbiò e disse, parlando ai pesci, "Vi ho messo tutti i tipi d'esca nell'amo: purcidduzzi i santantoni, vermiciattoli, testi d'anciovi, e me l'avete rifiutati: Ora che volete ch'io faccia? Come Angelo Musco?"
Ebbene sì, fece come quel nostro grande comico catanese: mise la mano in tasca, prese una monetina e la gettò in mare esclamando: "Prendete, e compratevi l'esca che più vi aggrada..." E incazzatissimo se ne tornò a casa, senza neppure aspettare per capire se il soldino fosse stato utilizzato da quei pesci schizzinosi.
Io, che allora ero piccolo, pensai: "Ma mio padre non faceva meglio se lo dava a me quel nichelino? Non lo sa che in fondo al mare non ci sono nè botteghe e neppure taverne?"
Quindi pesci, ce n'erano pochi anche allora, ma i gabbiani c'erano e ci sono stati fino all'anno scorso. Ora vorrei sapere dove sono andati a finire.
"Basta andare - mi ha suggerito il pescatore - a Mazzarrà, e vedrà che si sono trasferiti in massa proprio là: perchè di cibo ne trovano in abbondanza. Nella discarica...
Francesco Cilona
Soltanto sull'arenile sembrava avessero preso possesso dei piccoli uccelli che pareva trovassero qualcosa da beccare. Dei tanti gabbiani che avevano popolato quel tratto di costa, a guardar bene, solo uno grosso e poderoso si vedeva volteggiare tra mare e terra. Dopo un po' anche quello s'è dileguato seguendo una traiettoria verso l'interno del paese.
Ma dove se n'erano andati tutti quei gabbiani, e perchè erano spariti? Guardando di nuovo verso il mare, ho visto che la barchetta, a remi, si stava avvicinando: a bordo c'era un pescatore che, avendo al largo ispezionato il suo conzo, quando s'è accostato alla battigia non m'è parso un granchè soddisfatto per il "pescato".
"Niente da fare" borbottava un po' sconsolato. Poi, visto che gli davo ascolto, ha alzato la voce e, mostrandomi il fondo di un secchio, m'ha fatto vedere quanto magro fosse stato il bottino.
"Quindi - ho incalzato io - qui il mare è povero, ed è per questo che i gabbiani non ci sono più?" "Ah, i gabbiani; poveracci, se ne sono dovuti andare, a meno che non siano spariti perchè morti di fame.Ma qui la fame di pesci non è di oggi..."
"Già. Non è di oggi e neppure di ieri. Questo nostro mare non è più pescoso - me ne sono ricordato - da quando mio padre, notando che con la lenza non riusciva a prendere che qualche piccola "àiola", un giorno s'arrabbiò e disse, parlando ai pesci, "Vi ho messo tutti i tipi d'esca nell'amo: purcidduzzi i santantoni, vermiciattoli, testi d'anciovi, e me l'avete rifiutati: Ora che volete ch'io faccia? Come Angelo Musco?"
Ebbene sì, fece come quel nostro grande comico catanese: mise la mano in tasca, prese una monetina e la gettò in mare esclamando: "Prendete, e compratevi l'esca che più vi aggrada..." E incazzatissimo se ne tornò a casa, senza neppure aspettare per capire se il soldino fosse stato utilizzato da quei pesci schizzinosi.
Io, che allora ero piccolo, pensai: "Ma mio padre non faceva meglio se lo dava a me quel nichelino? Non lo sa che in fondo al mare non ci sono nè botteghe e neppure taverne?"
Quindi pesci, ce n'erano pochi anche allora, ma i gabbiani c'erano e ci sono stati fino all'anno scorso. Ora vorrei sapere dove sono andati a finire.
"Basta andare - mi ha suggerito il pescatore - a Mazzarrà, e vedrà che si sono trasferiti in massa proprio là: perchè di cibo ne trovano in abbondanza. Nella discarica...
Francesco Cilona