Aveva , sì, degustato un paio di cannoli siciliani sull’onda dell’entusiasmo suscitatogli dalle dimostrazioni di affetto e di solidarietà di molti amici siciliani (19%), ma oggi, di fronte all’accanita ingiusta richiesta di sue dimissioni avanzata da avversari e finti amici siciliani e non (81%), si è presentato davanti all’assemblea regionale ed ha gettato la spugna.
Cade quindi Sansone, ma con lui cadono tutti i Filistei.
Questo avviene in Sicilia, ma non si sa se accadrà in modo analogo a Roma, dove è caduto Romano Prodi e probabilmente non cadranno tutti i Filistei.
Si scioglierà il Governo, ma non è certo che si scioglieranno Camera e Senato.
Infatti non tutti premono perché si apra, senza perdere tempo, la strada a nuove elezioni.
E se Fini e Berlusconi intendono avviare subito la campagna elettorale, senza neppure cambiare la legge “porcellum”, è perché sono convinti che prima si vota e maggiore è il successo per il loro schieramento.
Addirittura credono che – votandosi in primavera - prenderebbero tanti di quei voti in surplus da non dovere temere gli effetti di una legge capestro. Ma se facessero i conti senza l’oste?