Il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, dopo avere tentato per un’intera settimana di non staccarsi dalla poltrona, perché non era il caso, visto che aveva favorito un solo personaggio in odore di mafia e non tutta l’organizzazione, oggi ha deciso di dimettersi irrevocabilmente dall’importante carica.
Aveva , sì, degustato un paio di cannoli siciliani sull’onda dell’entusiasmo suscitatogli dalle dimostrazioni di affetto e di solidarietà di molti amici siciliani (19%), ma oggi, di fronte all’accanita ingiusta richiesta di sue dimissioni avanzata da avversari e finti amici siciliani e non (81%), si è presentato davanti all’assemblea regionale ed ha gettato la spugna.
Cade quindi Sansone, ma con lui cadono tutti i Filistei.
Aveva , sì, degustato un paio di cannoli siciliani sull’onda dell’entusiasmo suscitatogli dalle dimostrazioni di affetto e di solidarietà di molti amici siciliani (19%), ma oggi, di fronte all’accanita ingiusta richiesta di sue dimissioni avanzata da avversari e finti amici siciliani e non (81%), si è presentato davanti all’assemblea regionale ed ha gettato la spugna.
Cade quindi Sansone, ma con lui cadono tutti i Filistei.
Perché, sì, una volta mozzata la testa del Governatore, cadono con essa Governo ed Assemblea e si dovrà dar vita a nuove elezioni.
Questo avviene in Sicilia, ma non si sa se accadrà in modo analogo a Roma, dove è caduto Romano Prodi e probabilmente non cadranno tutti i Filistei.
Si scioglierà il Governo, ma non è certo che si scioglieranno Camera e Senato.
Infatti non tutti premono perché si apra, senza perdere tempo, la strada a nuove elezioni.
E se Fini e Berlusconi intendono avviare subito la campagna elettorale, senza neppure cambiare la legge “porcellum”, è perché sono convinti che prima si vota e maggiore è il successo per il loro schieramento.
Addirittura credono che – votandosi in primavera - prenderebbero tanti di quei voti in surplus da non dovere temere gli effetti di una legge capestro. Ma se facessero i conti senza l’oste?
Questo avviene in Sicilia, ma non si sa se accadrà in modo analogo a Roma, dove è caduto Romano Prodi e probabilmente non cadranno tutti i Filistei.
Si scioglierà il Governo, ma non è certo che si scioglieranno Camera e Senato.
Infatti non tutti premono perché si apra, senza perdere tempo, la strada a nuove elezioni.
E se Fini e Berlusconi intendono avviare subito la campagna elettorale, senza neppure cambiare la legge “porcellum”, è perché sono convinti che prima si vota e maggiore è il successo per il loro schieramento.
Addirittura credono che – votandosi in primavera - prenderebbero tanti di quei voti in surplus da non dovere temere gli effetti di una legge capestro. Ma se facessero i conti senza l’oste?
FRA' GALDINO
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