PREVISTA PER IL 2013 LA SOPPRESSIONE DELLE PROVINCE, PER DARE POSTO AI CONSORZI COMUNALILa Sicilia tenta la carta dell'abolizione delle province e del decentramento di funzioni, attualmente regionalii, alle autonomie locali.
La Giunta Lombardo ha approvato ieri un disegno di legge che mira a trasferire agli enti locali, funzioni in importanti settori quali: le attivita' produttive, il commercio e l'artigianato, la famiglia e le politiche sociali, la formazione professionale, i lavori pubblici e le infrastrutture, i beni culturali e l'ambiente, i trasporti, il turismo, lo sport e lo spettacolo, la gestione integrata dei rifiuti e la gestione integrata del servizio idrico.
In attuazione dell'articolo 15 dello Statuto siciliano, il ddl sopprime le nove Province, a partire dal 31 maggio 2013, e al loro posto sorgeranno i liberi Consorzi comunali, formati da almeno 10 comuni e 250 mila abitanti. "
Gli organi dei liberi consorzi comunali, saranno: l'assemblea (composta da tutti i sindaci dei Comuni che costituiscono il Consorzio), il presidente (eletto da tutti i consiglieri comunali facenti parte del Consorzio) e la giunta (nominata dal presidente tra i componenti dell'assemblea o dei consigli comunali e formata da un minimo di 4 a un massimo di 8 componenti in base alla popolazione).
"Con questo ddl - afferma il governatore - intendiamo avanzare una proposta che può fare da base per eventuali integrazioni e modifiche quando arriverà all'esame dell'Assemblea regionale siciliana. Negli ultimi otto mesi ci siamo confrontati con esperti e tecnici, ma anche con rappresentanti istituzionali e forze politiche. Il ddl comunque è un testo aperto e quindi suscettibile di modifiche migliorative".
Nel disegno di legge sono state inserite anche norme di contenimento della spesa in tema di composizione dei consigli e delle giunte dei comuni.
Dalle prossime elezioni, nei Comuni con piu' di 500mila abitanti i consiglieri saranno 40 e gli assessori 8; tra 250 e 500mila 35 consiglieri e 7 assessori; tra 100 e 250mila 30 c. e 6 a.; tra 30 e 100mila 25 c. e 5 a.; tra 10 e 30mila 15 c. e 4 a. ; tra 3 e 10mila 12c. e 3 a.; meno di 3mila abitanti 9c. e 2 a.
Tagli sono previsti anche alla composizione delle giunte provinciali che, sino alla cessazione, dovranno essere composte da un numero di assessori che non deve superare ill 20% dei componenti i consigli provinciali.
I Comuni con meno di 5mila abitanti dovranno procedere, pena la diminuzione dei trasferimenti annuali, all'accorpamento di funzioni e servizi, previste anche norme per la destinazione del personale delle Province ai liberi Consorzi fra comuni. "Con lo Stato - ha aggiunto Lombardo - aprire una trattativa relativa ai trasferimenti e alle Prefetture".