sabato 3 settembre 2011
FINITELA CON QUESTE FANDONIE SUL RICATTO DEI CONIUGI TARANTINI
LUI, I SUOI SOLDI, LI PUO' DARE A CHI CAVOLO VUOLE!!!
LI HA DATI A NICOLE, LI HA DATI A RUBY, LI HA DATI ALL'ESCORT, LI HA DATI PERSINO A QUALCHE BARCELLONESE, FIGURIAMOCI SE NON PUO' ESSERSI PRESO LO SFIZIO DI DARLI A DUE SPOSI CHE TANTO NE AVEVANO BISOGNO.
E ADESSO FINITELA DI CRITICARLO PER QUESTA SUA MAGNANIMITA'.
PERCHE' SE LO FATE INCAVOLARE LUI SAPETE CHE COSA FARA'?
NON LO SAPETE?
VE LO DIRA' LUI STESSO: "CRIBBIO, DARO' DIECI MILIARDI DI EURO A TREMONTI PER SALDARE QUESTA MANOVRA DEL CAVOLO E SALVARE COSI' QUEST'ITALIA DI M...!.
VEDRETE POI SE NON MI MERITERO', CON QUESTA MIA MAGNANIMITA', IL COLLE!"
BRACCIO DI FERRO TRA VIRUS E CANCRO...
SARA' UN PICCOLISSIMO A BATTERE IL GRANDE MOSTRO?
LA terapia virale potrebbe rivelarsi in futuro un'arma chiave nella lotta contro il cancro. Risultati incoraggianti arrivano da una sperimentazione clinica in cui, per la prima volta, una terapia anti-tumorale a base di un virus parente del vaiolo, iniettato per via endovenosa, si è dimostrata efficace nell'attaccare solo le cellule malate, lasciando invece intatti nell'uomo i tessuti sani. Il trial, coordinato dal dottor John Bell dell'Ottawa Hospital Research dell'università di Ottawa, in Canada, è stato effettuato su 23 pazienti colpiti da diversi tipi di cancro, in fase avanzata. Su di loro, documentano Bell e colleghi su Nature 1, è stato utilizzato il virus JX-594, ottenuto modificando geneticamente un ceppo virale usato comunemente come vaccino contro il vaiolo, reso ancora più potente contro i tumori. Che si è rivelato capace di distinguere le cellule sane da quelle malate, attaccando solo queste ultime. E, ancora più inaspettatamente, per una fase di sperimentazione iniziale come quella descritta dagli scienziati, è riuscito a tenere sotto controllo la crescita della malattia e in alcuni casi a farla regredire, con pochissimi effetti collaterali per i pazienti.
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Un virus contro il cancro speranze verso una cura - Repubblica.it
IL 2011 SARA' CARATTERIZZATO ANCHE DA UN ALTRO CENTOCINQUANTENARIO: QUELLO DEL CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE
Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Appuntamento ad ottobre con il prossimo Censimento. Quest'anno anche il Censimento compie 150 anni, come l'unità d'Italia: la prima rilevazione censuaria italiana si è svolta infatti nel 1861, ripetendosi a cadenza decennale (con l'eccezione del censimento del 1936 e la mancata effettuazione nel 1941 a causa degli eventi bellici). Caratteristiche ed obiettivi del Censimento Il prossimo 9 ottobre 2011 prenderà il via il Censimento della popolazione italiana. Si tratta di un’importante rilevazione statistica, estremamente dettagliata, che ha luogo ogni 10 anni su tutto il territorio nazionale, su disposizioni del Regolamento n. 763/2008 del Parlamento Europeo. Gli obiettivi del Censimento sono numerosi, riguardano:
- il conteggio della popolazione, - la rilevazione delle sue caratteristiche di struttura, - l’aggiornamento delle anagrafi comunali, - la raccolta di informazioni qualitative e quantitative delle abitazioni e degli edifici.
Attraverso il Censimento si determina anche la popolazione legale.
L’Istat sta organizzando il prossimo Censimento con alcune novità, frutto anche di confronti con le principali esperienze estere, al fine di limitare il carico per i cittadini nella compilazione dei
questionari e anche per migliorare l’accuratezza nei dati e la tempestività nella loro diffusione.
Tra le principali novità:
le famiglie riceveranno il questionario per posta; i questionari potranno essere compilati e restituiti scegliendo tra varie possibilità; ciascun Comune dovrà istituire almeno un Centro di raccolta preposto alla ricezione dei questionari ed all’assistenza dei cittadini nella compilazione.
I questionari compilati potranno essere restituiti:
via web (on-line da casa propria o da altra postazione, senza code, senza attese e senza vincoli d'orario); presso i punti di ritiro autorizzati da Istat; presso i Centri di raccolta comunali; all'Ufficio Comunale di Censimento; al rilevatore incaricato dal Comune, previo accordo per la consegna, compilazione e ritiro del questionario presso l'abitazione della famiglia..
La data di riferimento del Censimento è il 9 ottobre 2011.
Anche la compilazione e la restituzione del modulo censuario avverranno in modo innovativo, quasi sempre senza l'ausilio del rilevatore.
I cittadini infatti potranno scegliere di compilare il modulo su internet, utilizzando le credenziali di accesso stampate sul questionario ricevuto, oppure optare per la tradizionale compilazione del questionario cartaceo, che dovrà essere riconsegnato presso uno dei punti di ritiro presenti sul territorio entro il 20 novembre.
Per le famiglie che avessero difficoltà a compilare il questionario sarà disponibile un numero verde dell'Istat per richiedere informazioni; anche il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto a attivato un punto di assistenza alla compilazione. Ufficio di Statistica del Comune
Informazioni più dettagliate sul Censimento 2011 possono essere reperite sul sito dell'Istat - Istituto Nazionale di Statistica
L’Organizzazione del Censimento
Per il prossimo Censimento della Popolazione è stato costituito, presso l’Ufficio di Statistica del
Comune/l’Ufficio Comunale di Censimento, in esecuzione della determina dirigenziale N° 86 del
30/06/2011
Ufficio Comunale di Censimento
Via Stefano Cattafi N° 53 Servizi Demografici
Tel. 090/9790842
Responsabile - Dott. Antonino Siracusa
venerdì 2 settembre 2011
DALLA "MERDA" AL "PROFUMO"?.....COME DIRE: "NASCONDIAMO DEODORANDO"
"U Signuri chiudi 'na porta e apri 'na finestra", m'è venuto spontaneo il ricordo di questo antico detto siciliano nel leggere la notizia che il banchiere Alessandro Profumo "ex amministratore delegato di Unicredit, dopo aver duramente criticato la manovra alla festa dell’Api di Rutelli, s'è dichiarato pronto a scendere in campo - politico ovviamente - perché la passione non gli manca.
Il motto potrebbe calzare, ho pensato tra me, ma non perché l'entrata in gioco di Profumo - ovviamente con aspirazione da premierato - potrebbe servire a tappare la "falla" prodotta dalla "fuga" dell'attuale premier da "questo paese di merda, bensì per mascherare il fetore di tanto escremento lasciato in Italia da un premier nauseato.
Peccato che, per quanto possa essere deodorante, purtroppo però, PROFUMO non riuscirebbe a liberare, dallo sterco accumulato in diciassette anni, questo sfortunato nostro Paese.
U Signuri apri un purticatu?
Perché?
Per fare entrare un profumo che servirebbe solo a mitigare il fetore e basta?
Un po' come dire che si voglia continuare a nascondere la monnezza sotto il tappeto.
...ANCHE LA MENINGITE NELLE CARCERI ITALIANE
Dichiarazione Stampa del Segretario Generale UIL PA Penitenziari Eugenio SARNO
"Da circa settantadue ore un detenuto 35enne di origine italiana classificato Alta Sicurezza ristretto nella Casa Circondariale di Caltanissetta è ricoverato nell’ospedale cittadino perché affetto da meningite. A seguito di tale ricovero, effettuato con modalità d’urgenza martedì scorso, a tutto il personale penitenziario è stata prescritta terapia preventiva. Purtroppo questo ’ennesimo episodio conferma l’attualità dell’allarme che la UIL PA Penitenziari ha lanciato rispetto alla situazione sanitaria negli istituti di pena. Dopo la tbc, la scabbia e l’epatite ora anche la meningite fa capolino nelle celle. Pur non volendo alimentare inutili allarmismi ci pare ben chiaro che è giunta l’ora che i vertici dell’Amministrazione e il Ministro Palma valutino l’opportunità di convocare una conferenza dei servizi per individuare le risposte necessarie all’allarme sanitario che si promana dalle prigioni italiane. Il degrado, l’insalubrità, il sovrappopolamento delle strutture penitenziarie e persino l’impossibilità di garantire l’approvvigionamento di generi per la pulizia costituiscono l’humus ideale per lo sviluppo di malattie infettive. E’ pertanto urgente, anche per rispondere ad un molto probabile allarme sociale, che a Caltanisetta si attivino immediatamente le sinergie necessarie a gestire la delicata situazione. Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale, l’Amministrazione Penitenziaria e le Autorità Sanitarie intendano attivarsi fattivamente. Nel contempo, anche per l’abbrivio derivante dalle autorevoli parole del Presidente Napolitano, lanciamo l’ennesimo appello affinchè la politica trovi la forza per individuare quelle soluzioni strutturali a deflazionare le attuali criticità che affogano l’ universo penitenziario nel mare dell’inefficienza, del sovraffollamento, del degrado, dell’inciviltà con il conseguente calpestio quotidiano della dignità umana e della contrizione permanente dei diritti degli operatori penitenziari . Di fronte a tale situazione trova maggior ragione la manifestazione nazionale che la UIL PA Penitenziari ha convocato ed organizzato per il 29 settembre davanti alla sede del DAP . Una manifestazione che si prefigge lo scopo di sensibilizzare ed informare la stampa, l’opinione pubblica e la politica delle difficoltà e del disagio lavorativo degli operatori penitenziari. Una manifestazione a sostegno dell’appello del Capo dello Stato che non ha esitato a definire la questione penitenziaria una questione di prepotente urgenze costituzionale e civile".
Ufficio Stampa UIL PA Penitenziari – 06.71544603
Contatto Diretto Eugenio SARNO - 340.1717807
giovedì 1 settembre 2011
"SAREBBE L'ORA DI CHIUDERE DEGNAMENTE UNA QUERELLE RIVELATASI PRETESTUOSA"
Scrive Maria Tindara:
Siamo tutti coscienti di quanto l'arte, e la cultura in genere, svolgano un ruolo centrale per realizzare quella rinascita che prima di essere economica e materiale è, anche e soprattutto, sociale e culturale.
Tuttavia questa considerazione non può allontanarci da quelle che sono problematiche reali e concrete e non "psicologiche e culturali" come ha affermato Isgrò nell' intervista.
Vorrei far presente che il degrado e la stagnazione l' hanno creata e alimentata quelle stesse forze (politicanti e sedicenti intellettuali) che in questi giorni hanno alimentato questa inconsistente polemica.
Appare inoltre insensato paragonare quel periodo storico a quello attuale sostenendo la maggiore dinamicità dell'epoca, quasi a giustificare le condizioni di sfruttamento della manodopera.
Le condizioni dei barcellonesi di oggi sono diverse e le migliori menti hanno già lasciato l' isola facendo la fortuna loro e dei luoghi che li ospitano.
Mi auguro che l' opera trovi al più presto una degna collocazione, ma l' interesse che Isgrò ha palesato nei confronti di Barcellona è sembrato motivato da ragioni egoistiche e intenti autocelebrativi.
Stavolta sono in linea con il suo commento, caro professore. E' ora di chiudere degnamente questa querelle e tornare ad occuparsi di questioni più urgenti per la città".
LA SOLITUDINE DI BERLUSCONI
E' proprio vero: essere troppo ricco e ambizioso, avere tutte le mani in pasta e qualche presunto scheletro nell'armadio è rischioso.
Il primo pericolo che può correre è quello di diventare oggetto di ricatto politico o finanziario, altro rischio. essere destinato inesorabilmente alla solitudine, soprattutto dello spirito.
Sia sul piano finanziario, sia su quello poltico, tale destino potrebbe toccare al ricco che ambisce emergere per aspirare al supremo comando d'una nazione.
Questa riflessione, nata già spontaneamente di fronte al comportamento politico vessatorio della Lega nei confronti dell'alleato cavaliere, potrebbe trovare qualche altra conferma in notizie come queste:
"Estorsione ai danni di Berlusconi"
In manette Tarantini e la moglie
L'imprenditore pugliese Giampaolo Tarantini avrebbe chiesto un versamento di 500 mila euro per negare che il premier fosse a conoscenza del giro di escort a Palazzo Grazioli. Il Cavaliere nega: «Nessun ricatto, ho solo aiutato una persona in difficoltà» (LA STAMPA.it)
SCILIPOTI: "NON VOTERO’ LA MANOVRA A SCATOLA CHIUSA"
“La manovra economica, discussa in Senato, venga discussa, integrata e ampliata alla Camera: propongo un esteso dibattito in cui ognuno possa esprimere opinioni, perplessità, soluzioni, perché si vocifera che arriverà già blindata”. Lo ha dichiarato l’On. Domenico Scilipoti, segretario politico del Movimento di Responsabilità Nazionale, durante la presentazione del libro “Scilipoti re dei peones – perché Berlusconi”, a Cerignola (Foggia), (Nebrodi e dintorni)
mercoledì 31 agosto 2011
BARCELLONA P.G. = ORMAI E' GIUNTO IL MOMENTO DI TROVARE L'ACCORDO PER LA GIUSTA COLLOCAZIONE DEL SEME D'ARANCIA
Già, la città di Barcellona Pozzo di Gotto ha troppi problemi, che aggiungere quest'altro sarebbe proprio da insensati.
E' mai possibile che, sol perché si stia cercando di spostare di pochi metri un qualcosa facente parte del patrimonio cittadino per salvaguardarlo dal logorio del traffico urbano, adesso c'è gente che, pur non essendosi mai curata dell'esistenza di quell'oggetto, entra in gioco per aizzare, sostenendo che il trasferimento del "Seme d'arancia" è un'operazione infida che avrebbe tutta l'aria di un tentativo di declassamento?
Se il pelo nell'uovo si volesse trovare per contestare all'Amministrazione comunale di Barcellona la decisione di togliere il "Seme" dalla piazzetta antistante la dismessa stazione ferroviaria, soltanto in un posto lo si dovrebbe cercare: nella superficialità che ha caratterizzato il comportamento peliminare del sindaco Candeloro Nania, il quale ha creduto di avere "soddisfatto" la giusta ambizione dell'artista senza averlo coinvolto personalmente nella decisione.
Per questa mancanza di tatto - che potrebbe essere anche riverbero d'una consuetudine aministrativa, proprio in questi giorni evidenziata e bacchettata per questioni sindacali (IL COMUNE CONDANNATO PER CONDOTTA ANTISINDACALE ) - in una lettera aperta mi sono permesso di suggerire al Sindaco di chiedere formalmente scusa a Emilio Isgrò. Di di ciò potrebbe sembrare che si sia tenuto conto nella disponibilità dichiarata alla stampa dal dott. Candeloro Nania per un incontro di chiarimento.
Un incontro auspicabilissimo, per svelenire un'atmosfera ormai artificiosamente intorbidita.
Di tale necessità è sperabile che si renda conto anche l'autore del "Seme", il quale non può trascurare un particolare: che la scelta dell'ubicazione in piazza Stazione vecchia non fu quella di suo gradimento, bensì frutto di un ripiego per l'impossibilità di attuare l'idea - da lui privilegiata - di collocare la scultura in un vero e proprio agrumeto. Tant'è vero che, in piazza Stazione, si cercò di tamponare a tale defaillance, realizzando attorno al seme una specie di giardino-aiola con aranci stenterelli.
martedì 30 agosto 2011
MILAZZO = L'ARIA DIVENTA PESTIFERA, LA SALUTE SE NE VA, MA LA LEGGE DEL PROFITTO NON LO PREVEDE....
"Pure io - le fa eco un commentatore - da casa mia mi rendo conto che respiriamo veleno che fuoriesce dalle ciminiere dei colossi industriali....ma pure se fossimo distratti non vedendolo....il grosso numero di malattie che si verificano nella nostra zona....ci da la certezza che ci stanno ammazzando".
Santina ribatte : "Ci dà la certezza, ma non fa scattare la molla della reazione di fronte al pericolo, perchè non essendo una pandemia, che si verifica in modo massiccio nello stesso tempo, ma cadenzata dal decorso naturale che la malattia ha di svilupparsi nell'organismo, non arriva alle menti come messaggio di: " essere vittima di omicidio colposo", ed ognuno continua mestamente a piangere il proprio male..."
E l'nterlocutore: "infatti...hai perfettamente ragione...io sarei pronto a creare un movimento organizzato contro queste industrie ma anche contro i politici che ci rappresentano....perchè tutto parte dalle autorizzazioni....vedi concessione del comune di milazzo alla RAM x nuovo impianto ad idrogeno. Perchè non tentiamo di creare un'adunata di tutti quelli che la pensano come noi??"
Già, perché non reagire?
Per un fatto ormai assodato: che nonostante tutti i tentativi per uscire da una situazione di degrado ambientale, mediante proteste e raduni, finora le risultanze sono state deludenti: chi avrebbe il potere o per lo meno il mandato di affrontare a viso aperto, puntando i piedi sulle legittime pretese, non ha saputo dimostrare di avere nè viso nè piedi, tali da utilizzare per il bene e la salute della gente, propri figli compresi.
Impianto a idrogeno di Milazzo. Lo scontro dopo la concessione - QdS -
BARCELLONA POZZO DI GOTTO: MENTRE SI LAVORA PER COMPLETARE IL NUOVO TEATRO, IL PARCO CITTADINO VA IN MALORA
E meno male ( lo dico per inciso) che c'è chi con grandissimo amore e strenua perseveranza sta facendo di tutto per salvare il salvabile, rimettendo in luce parte di quanto nel tempo s'è andato offuscando.
Lascio stare il passato e torno al presente, e cioè allo spettacolo indecoroso che mi si è presentato in quella occasionale sbirciata attraverso l'inferriata che circonda la villa dedicata all'illustre autore di "Cristo s'è fermato a Eboli".
Come si può notare dallo squarcio ripreso nella foto, l'unica villa di Barcellona è ridotta in una boscaglia, piena di erbacce che sovrastano le panchine e sembra vogliano superare in altezza gli alberi che stanno soffocando.
E' insomma una selva incolta, dove all'interno, sullo sfondo, si sta lavorando per "completare" il perpetuo costruendo teatro "Mandanici", che il sindaco Candeloro Nania promette di inaugurare al sorgere del 2o12.
E' presumibile che, dovendosi procedere a tali lavori, si sia deciso di rendere inaccessibile ai "non addetti" l'ingresso.
Ma farlo in cotal maniera non è certo giudizioso; per un fatto molto semplice a capirsi: che lasciando il parco in tali miserevoli condizioni si crea una situazione di pericolo per chi è costretto ad accedere per lavorare.
Infatti nessuno può "vietare" che quelle erbacce diventino insidioso ricettacolo di ratti e di serpi.
Ma non basta!
A ciò va aggiunto il solito schiaffo alla città: quello inqualificabile dell'assoluta mancanza di decoro.
fra' Galdino
lunedì 29 agosto 2011
TRA QUINDICI GIORNI VA IN PENSIONE IL CERTIFICATO MEDICO CARTACEO
Via libera al sistema che segnerà l'abbandono dei certificati medici su carta. La data "spartiacque" è fissata al 13 settembre: dopo questa data tutti i datori di lavoro non potranno più chiedere la copia cartacea delle attestazioni di malattia ai dipendenti, potendo procedere alla consultazione delle relative attestazioni solo con l'utilizzo di sistemi informatici.
L'ultimo intervento in materia è la circolare congiunta n. 4 del Dipartimento della Pa e del ministero del Lavoro, del 18 marzo scorso: questa dettava anche un periodo transitorio di tre mesi per consentire l'avvio a regime del sistema online, a partire dalla data di pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale», avvenuta il 13 giugno scorso. (da Il Sole 24 ORE )
BARCELLONA: LETTERA APERTA AL SINDACO CANDELORO NANIA SULLA QUESTIONE DEL SEME
CHE IL SEME D'ARANCIA NON SI TRASFORMI NEL "CLASSICO SEME DELLA DISCORDIA"
Caro Candeloro,
mi permetto di scriverti questa lettera, riguardante il trambusto determinato in questi giorni intorno alla scultura di Emilio Isgrò, il Seme d'arancia.
Si ha notizia che, sull'onda della discussione generata dalla decisione del Comune di spostare il Seme d'arancia, da piazza Stazione vecchia al vicino ex scalo ferroviario, si stiano mobilitando in difesa del principio dell'intangibilità dell'arte, personaggi ed enti legati all'arte contemporanea.
Già Alfonso Leto e i dirigenti del Museo Riso di Palermo si sono espressamente pronunciati dissentendo - come d'altronde l'autore dell'opera - nei confronti di un'operazione di smantellamento e di mutamento dell'ubicazione di un'opera ritenuta significativo emblema artistico della nostra città.
Tra l'altro verrebbe sottolineata l'indiscrezionalità di Voi amministratori nel gestire un'operazione così impegnativa, per la cui decisione non avreste tenuto conto della presenza diretta di Emilio Isgrò.
Il quale lamenta che soltanto in un vostro "incontro informale" in un ristorante cittadino gli fu prospettata, sì, l’ipotesi di uno spostamento della sua opera Seme d’arancia, ma sempre in via ipotetica, da sottoporre comunque alla sua approvazione, previo un regolare atto formale da parte del Comune.
Questa affermazione, non c'è bisogno che te lo dica, è tratta da una delle lettere che recentemente Isgrò t'ha inviato.
E nella quale aggiunge: "Manifestai subito la mia contrarietà allo spostamento, ma dietro la vostra insistenza “amichevole” rinviai una risposta definitiva alla visione del progetto che voi prometteste di inviarmi con una lettera ufficiale di accompagnamento".
"Invece non ho ricevuto mai niente, come non ha mai ricevuto niente l’architetto Bruno Isgrò. (Il che mi fece pensare a una rinuncia al progetto da parte vostra)". "Onestamente - conclude Emilio Isgrò - non mi pare che una questione così seria e importante (soprattutto per la città) possa essere risolta con un incontro conviviale e con qualche pacca sulle spalle".
Se così stanno le cose - e non ci dovrebbe essere alcun dubbio - Emilio Isgrò, non solo dal punto di vista formale, ha ragione da vendere, per cui la prima cosa che questa Amministrazione Comunale dovrebbe fare sarebbe una pubblica scusa, che vada oltre la già citata pacca sulle spalle.
E farla subito, senza più tergiversare: anche se bisognerebbe che il concittadino Emilio si rendesse conto che l'ubicazione nella piazzetta della Stazione vecchia non è stata mai felice quanto lui aveva sperato; anzi infelicisima s'era rivelata nel tempo, sia per la trascuratezza nei confronti del sito e la rachiticità degli aranci ornamentali, sia per il soffocante traffico che di quel posto aveva fatto una miserabile rotonda. Oltre che per la spregevole deturpazione operata da qualche graffitomane.
Questi particolari, che potrebbero costituire spunto reale per consigliare un miglioramento dell'ubicazione, sia pure con un lieve spostamento, dovrebbero venire a conoscenza pure di quanti, avendo visto probabilmente soltanto in cartolina il "Seme d'Arancia", non possono rendersi conto dello stato di degrado in cui finora è stato coinvolto il sia pure artistico "Seme d'arancio".
Cordiali saluti
Francesco Cilona.
domenica 28 agosto 2011
LA POESIA DELLA DOMENICA FAVOREVOMENTE COMMENTATA IN F.B.
IL GIORNO
Il giorno con lo splendore del sole
riempie di vita il mondo
Bello è il giorno
con un armonia di suoni e di colori:
nell'azzurro cielo svolazzano gli uccelli
con il canto festoso come inno di lode al nuovo giorno.
La Vita come un'altalena va e viene sulla via del mondo
in un alterno gioco del destino
nulla sfugge al tempo che con il passar degli anni matura le cose
e altri ne affaccia all'orizzonte della Vita.
Con la notte si addormenta e riposa la Vita
il sonno ristora le energie
e fa sognare orizzonti di speranza per il domani:
tutto è legato al corso della vita
la notte il giorno le stagioni
le tenebre e la Luce.
Preferisco il mondo della Luce che mi illumina la strada
io posso guardare intorno e ammirare le cose belle
che il Creatore ha fatto sorgere sul mondo
credo nella luce che illumina la Vita:
innalzo il mio canto con la speranza
che domani sorgerà un mondo più Cristiano
e si allontana questo oscurantismo?
Nella notte buia del mondo
alzo lo sguardo verso il firmamento vivido di luce.
CARMELO FAMA'
(MALOTO DI BARCELLONA P.G.ME)
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