sabato 26 aprile 2008

LA VIE EN ROSE... non è più soltanto una canzone

Edith Piaff che immortalò "La vie en rose"
Emma Marcegaglia e Federica Guidi


Dopo Emma Marcegaglia, un'altra
donna ai vertici di Confindustria
PAOLO BARONI
ROMA
"La «nuova Confindustria» è ancora più rosa: dopo Emma Marcegaglia sul ponte di comando di viale dell’Astronomia sale Federica Guidi, da ieri ufficialmente nuovo presidente dei Giovani. In questo modo, per la prima volta nella storia di Confindustria, ci sono due donne al vertice del sistema delle imprese italiane. «E’ una felice contestualità» commenta la neoeletta che però ci tiene a precisare che la scelta dei vertici avviene sempre «su una proposta: è una questione di competenze e non di genere». La novità? «E’ un segno dei tempi - afferma - e anche un segno di modernità che il sistema delle imprese riesce a dare in un momento in cui in altri settori c’è più difficoltà» ad esprimere una rappresentanza al femminile. " stimolo, ma, ripeto, non è un problema di g@@@@@enere»."
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Anch'io, giorni fa, alla riunione di condominio ho preferito che partecipasse mia moglie, per evitare che litigassi, come ormai eravamo abituati a fare tutte le volte precedenti. A quella riunione erano tutte donne, per la prima volta, e invece di litigare hanno deciso qualcosa di concreto. Quindi un "condominio tutto rosa" potrebbe essere l'idea vincente...(f.c.)

RIPESCATO IL TREDICENNE ANNEGATO NEL LAGO DI BRACCIANO


I sommozzatori dei vigili del fuoco di Viterbo, che da ieri pomeriggio avevano scandagliato il lago di Bracciano, dove era annegato il ragazzino di tredici anni, in seguito al rovesciamento del canotto su cui si era avventurato assieme ad un coetaneo, sono riusciti ad individuare il corpo del giovane disperso. L'hanno trovato in fondo al lago, in prossimità del punto in cui il ragazzo, che pare fosse a cavalcioni del caiaco, era finito in acqua. Le operazioni di ricerca.alla quale hanno partecipato pure i Carabinieri di Bracciano, non erano state interrotte durante la notte ed è stata la perseveranza dei Vigili del Fuoco a consentire che il rirovamento avvenisse in tempi brevi. L'altro ragazzo era riuscito a salvarsi e raggiungere terra, perchè occupava l'unico posto di cui tale tipo d'imbarcazione è dotato. In base alla sua testimonianza s'era potuto ricostruire lo svolgimento della disgraziata vicenda.

APPUNTAMENTO IN PIAZZA CON LA PROTEZIONE CIVILE

Domani in piazza Duomo appuntamento con la "Protezione Civile".
Esperti del settore avranno il compito di sottolineare l'importanza dell'organizzazione, mediante la presentazione della struttura e delle competenze, illustrando i vari aspetti del volontariato, i servizi svolti e distribuendo materiale informativo.
Il volontariato di Protezione civile, divenuto negli ultimi anni un fenomeno nazionale, ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione di notevole rilievo.
Col termine Protezione Civile s'intendendono tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi. La legge che disciplina il "Sistema Nazionale della Protezione Civile" è la 225/92.
E' auspicabile che, soprattutto dai giovani, l'appuntamento in Piazza Duomo venga accolto con interesse e partecipazione.

venerdì 25 aprile 2008

VENTICINQUE APRILE

Una bellezza che sorride alla Vita.

Se anche la nostra Gioventù potesse sorridere con la stessa serenità!!!

Venticinque Aprile, Festa della Liberazione


«I giovani di oggi – ha detto ieri al Quirinale il Capo dello Stato - sono chiamati a contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi che rappresentano la negazione dei principi e dei valori che ispirarono la lotta per la liberazione».

Integrazione, armonia, operosità, certezza del lavoro per un più proficuo avvenire: ciò bisognerà garantire alle nuove generazioni.

FOTO:/GIOVANI BARCELLONESI IN PIAZZA DUOMO--->

giovedì 24 aprile 2008

MI CONSENTA, SIGNOR SINDACO ---- lettera aperta



Ogni tanto, una letterina aperta al mio caro Sindaco, la voglio scrivere. Questa, che vorrei fosse breve, ma non lo garantisco, ha per oggetto i marciapiedi e i chiusini dei tombini che, per le loro pessime condizioni, costituiscono un vero e proprio pericolo per i pedoni.
La nostra incolumità - come vede signor Sindaco mi classifico tra coloro che camminano con le proprie gambe - è a rischio in parecchi punti della città, dove le banchine, quando non ne sono addirittura prive, hanno le mattonelle logore e traballanti, e in diversi posti, presentano tombini con coperchi metallici arrugginiti e logori, tanto che, se inavvertitamente qualcuno ci mette sopra un piede, può sprofondare e rischiare di rompersi o lacerarsi la gamba. Come d'altronde avvenne ad una mia parente che dovette ricorrere al pronto soccorso e, quando ebbe l'intenzione di fare ricorso contro il Comune, i responsabili di Palazzo Longano le fecero spallucce dicendo che "tanto, il Comune era assicurato e, caso mai, avrebbe pagato l'assicurazione". E l'assicurazione successivamente disse "che tanto l'infortunata era stata curata dall'assistenza sanitaria e quindi non poteva pretendere alcun risarcimento". Non dico che ciò sia avvenuto sotto la Sua amministrazione, signor sindaco; il caso si riferisce ad epoca precedente. Ma sa, dispiacerebbe ugualmente, anche adesso, se qualcuno dovesse soffrire per improvviso sprofondamento in uno dei tanti tombini marci. E poi, sa dirmi, signor Sindaco, quando sono stati puliti l'ultima volta i pozzetti di cui sopra? Il puzzo di chiavica che emanano ci sembra poco rassicurante. Quei tombini potrebbero essere ricettacolo, oltre che di pericolosi ratti, anche delle larve di quei fastiosissimi insetti (pappataci, zanzare tigri) che ci tormenteranno fra qualche mese.
A tale proposito, prima di chiudere, mi consenta l'ultima domanda: -Cosa è stato fatto per la cosiddetta demuscazione?

Francesco Cilona


FOTO://Piazza Duomo e via Umberto

mercoledì 23 aprile 2008

METROLOGIA AD OCCHIO NUDO




Misurazione ad occhio e stima per confronto. Pare che stessero facendo ciò, cinque alunni di una scuola media in provincia di Napoli, mentre in classe li sorvegliava un'insegnante, per un'ora incaricata a supplire la titolare assente.
Da ciò è scaturita una denuncia a carico della professoressa e la segnalazione dei ragazzini - dodicenni - alla Procura dei minori.
Docente ed alunni, tuttavia, continuano ad andare regolarmente a scuola.
Questo il fatto in sintesi: pare che, dispostisi in cerchio in un angolo dell'aula, i ragazzini non facessero niente di straordinario, se non un esercizio autodidattico di raffronto della lunghezza dei cinque pisellini, per stabilire chi l'avesse più lungo. La professoressa, seduta in cattedra, probabilmente intenta a esaminare il registro di classe, non si sarebbe resa conto del tipo di esercitazione, anche perchè pare che si fosse tolta le lenti di vista (miopia?) per leggere meglio.
Il preside della scuola s'è detto allibito e incredulo.
Comunque, niente di tanto eccezionale da sconcertare, visto che misurazioni del genere, tra gli adolescenti di sempre, sono state sin dall'antichità di prammatica. Insomma un fatto naturale per nulla preoccupante.

LA DISCARICA DI TREFINAITE E I SUOI POSTUMI


La discarica di Tefinaite, che per diciassette anni ingoiò in maniera indiscriminata tutti i rifiuti urbani di Barcellona e, occasionalmente, di qualche altro comune vicino, torna alla ribalta dopo oltre un decennio dalla sua chiusura per sequestro. Si era nel 1997 quando un violento incendio, sviluppatosi nella profonda gola di Trefinaite, a valle della frazione montana di Migliardo, indusse la Magistratura ad intervenire in maniera drastica, inducendo il Comune di Barcellona a dirottare lo smaltimento dei rsu ad altro sito, molto più distante e costoso di quello fin troppo comodo ma anche troppo pericoloso, utilizzato a ridosso della città. Finì, in quel modo, il grande abusivo utilizzo di una zona che, da paradiso incontaminato si era trasformata in geenna, con pesanti ripercussioni nei boschi circostanti, la cui vegetazione aveva perso ogni vigore, e con altrettanto grave rischio per le sottostanti falde acquifere.
Tutta l'area interessata, pari a circa tre decine di ettari, in quanto sequestrata, era destinata ad essere recinta. Adesso, a distanza di oltre un decennio da quell'evento, il Comune, dopo una serie di peripezie tecnico-burocratiche, sembra pronto a intervenire per impedire che i "postumi" di quello sconcio continuino a infierire sulla qualità dell'ambiente, in una zona che dovrebbe essere per la sua naturalità, tra le più salubri del nostro territorio.
L'ufficio competente (ing. Perdichizzi) ha finalmente potuto approvare e rendere accessibile a finanziamento un progetto redatto dall'ing. Zaccaro, con la collaborazione del geometra Feminò e del geologo Munafò, sulla base del quale si potrà intervenire per il risanamento e la protezione fisica dell'intero sito, in maniera da evitare intrusioni e ripercussioni negative sull'ambiente e sulle falde acquifere. E' ovvio che bisogna seguire una trafila burocratica per il finanziamento, previsto per un ammontare di poco più di 826 mila euro. E per far ciò passerà del tempo.

ANCORA BALZELLI PER UN ENTE INUTILE ......... ........................ Non ancora liquidato il consorzio del mela?


Ricompare il fantasma del Consorzio del Mela. Agitato, più di una volta , da interventi consiliari di Orazio Calamuneri, l'incombente spettro si ripresenta minaccioso, come già due anni fa, con l'arrivo, agli agricoltori di 36 Comuni della provincia di Messina, di cartelle di pagamento che tornano ad allarmare, preavvisando "il fermo di beni mobili registrati":cioè di auto e motomezzi appartenenti ai cittadini soggetti al tartassamento. E ciò, afferma il consigliere Calamuneri, avviene "nonostante la soppressione del Consorzio del Mela , la sentenza del Tar ed il subentro dell'Assessorato regionale all'Agricoltura e Foreste nei rapporti giuridici attivi e passivi dei soppressi consorzi ".
Ma sono stati davvero soppressi tali consorzi ritenuti inutili e dannosi?
E' questo un interrogativo che non può che arrovellare chi ha la pazienza di spulciare un po' qualche sito, in cui appunto si documentano interventi ed esiti riguardanti il destino di tali consorzi.
Cominciamo allora col dare uno sguardo ad una interrogazione, presentata l'11 novembre 2006 al presidente della Regione e all'Assessore all'Agricoltura e Foreste, dai deputati Laccoto e Rinaldi, per chiedere immediati interventi per il ritiro di circa 24.000 cartelle esattoriali su ruoli emessi dal Consorzio di bonifica n.11. In essa, rinvenuta tramite internet, si fa rilevare che aspre battaglie per lungo tempo sono state sostenute dagli agricoltori, per via "delle somme esose richieste senza essere stato fornito alcun servizio, e legittimamente considerate un intollerabile sopruso".
L'interrogazione, molto articolata e lunga, chiedeva in sostanza se, data la carenza d'interventi atti a bloccare tale fenomeno, il Presidente e l'Assessore "non ritenessero opportuno assumere le iniziative necessarie per lo scioglimento e la liquidazione del consorzio di bonifica n.11". Il consorzio del Mela, appunto.
Era il novembre del 2006, e pertanto almeno fino a quella data il tanto vituperato consorzio restava in attesa d'essere sopppresso.

Ma per capire di più attingiamo ad un altra notizia, sempre colta tramite GOOGLE, datata 6 febbraio 2008 e riguardante il commissario regionale Nunzio Caruso, nominato con funzione di liquidatore del Consorzio del Mela.
In essa si legge che:"Dal 1993 ad oggi ( 6 febbraio 2008 ndr), infatti, Caruso ha ricoperto la carica di amministratore provvisorio presso il Consorzio di bonifica n. 6 di Enna e quello n. 11 di Messina, è stato nominato commissario liquidatore dei consorzi di bonifica del Mela, di Mistretta e di Francavilla di Sicilia ..."
Da qui si potrebbe evincere che ancora dura la lunghissima agonia di un ente malvoluto da tutti. O no?

Fra' Galdino

martedì 22 aprile 2008

SARA' UN GOVERNO SORPRENDENTE


Silvio Berlusconi, mentre opera per la formazione del nuovo Governo, è costretto a muoversi con "judicio" per impedire che la trama dei suoi contatti con le parti interessate (leggi alleati grandi e piccini) venga sfilacciata da fughe di notizie più o meno fondate. Intanto, pur senza smentirle esplicitamente, ha subito cercato di dimensionare le entusiastiche dichiarazioni di Bossi che, appena uscito dal secondo incontro di Arcore, aveva sbandierato ai quattro venti la sua soddisfazione per l'abbondante porzione di torta ottenuta dalla Lega, mentre ancora tutto sembrava in fieri - se non addirittura in alto mare - per tutti gli altri alleati.
E per accentuare la tergiversazione, il premier in pectore ha ricordato che è il capo dello Stato a decidere sulla formazione dell'esecutivo e che lui - il cavaliere - ha qualche sorprendente coniglio da uscire dal suo cappello. "Vedrete che ci saranno delle sorprese", ha affermato il Signore di Arcore. Ed il popolo attende, a bocca aperta, il nuovo gioco di prestigio che potrebbe fare uscire l'Italia dal pantano in cui l'hanno gettata i comunisti.
Solo che per liberare lo Stivale dalle sabbie mobili attuali, non basta un semplice cilindro da prestidigitatore...Ci vorrebbero piuttosto attributi da grande statista, che non potrebbero mai essere acquistati, neppure dal più ricco degli Italiani.
Fra' Galdino

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE ALLA RIBALTA

FOTO://INTERNO SAN VITO

Il sindaco Candeloro Nania, ora che la battaglia elettorale s'è conclusa con l'ormai solita vittoria in campo cittadino, soddisfatto dell'esito e grato alla popolazione per il contributo dato in quel certame, rivolge con accresciuto vigore l'attenzione verso i problemi che specificamente interessano la città. E lo fa con una lettera a favore dei vivi e una conferenza stampa, programmata per domani, sui...morti.

La lettera del sindaco, sottoscritta anche dal presidente del Consiglio Comunale, è indirizzata al direttore Provinciale di Poste Italiane e contiene una nuova sollecitazione per la riapertura delle due agenzie postali periferiche ( Sant'Antonio e Calderà), la cui chiusura ormai si protrae da tempo, mettendo in difficoltà gli utenti dei due rioni e delle contrade vicine.
Nella missiva degli amministratori comunali si fa capire che, permanendo tali carenze, praticamente si tradisce, da parte delle Poste Italiane, "la grande fiducia dimostrata dai nostri concittadini, testimoniata dalla somma complessiva dei depositi sui conti correnti postali". Fiducia che dovrebbe essere " ripagata da un servizio efficiente e capillare su tutto il territorio comunale. Tutto questo per non danneggiare le categorie più deboli , creando disagi soprattutto agli anziani, ai disabili , che per riscuotere la pensione o per pagare una bolletta devono spostarsi dalle frazioni di residenza e sopportare lunghe file nelle filiali aperte in città". Che d'altronde - aggiugiamo noi - sono poche e anguste. L'altro intervento - la conferenza stampa - riguarda il ritrovamento di antiche salme, mummificate, durante lavori di riattamento e restauro della chiesa sconsacrata di San Vito, in Pozzo di Gotto. Si tratta del rinvenimento di cripte sotterranee contenenti resti umani mummificati, appartenenti presumibilmente a defunti sacerdoti e nobili del luogo sepolti prima che venissero istituiti, per decreto napoleonico, i cimiteri pubblici. C'è da ricordare che, accanto alla chiesa di San Vito, è ancora in ottime condizioni l'oratorio delle "Anime del Purgatorio", aperto al culto, dove anni fa nella parte sotterranea venne scoperto uno di quegli antichi colatoi, utilizzati per l'essiccamento delle salme, che poi probabilmente venivano deposte nella zona sotterranea dell'adiacente chiesa. Comunque, sia l'uno che l'altro ritrovamento, costituiscono scoperte importanti. Per chiarimenti sui resti recentemente rinvenuti, sono stati interessati la Magistratura, la Sovrintendenza e l'Ufficio di Medicina Legale della Provincia, oltre che il Comune.

Fra' Galdino

lunedì 21 aprile 2008

LA SALSA DEL CAVALIERE

Ho letto lo sfogo di Carmen - ovviamente non quella immortalata da Bizet, ma l'altra , Giulia Carmen Fasolo, che è l'anima di un bel sito cittadino - e ho capito ed anche condivido l'amarezza del suo sarcastico sfogo sul comportamento degli elettori, in occasione delle recenti consultazioni elettorali.
Dirò solo che s'è sempre saputo che
un popolo ha il governo che merita, e questa volta s'è meritato davvero tutta la salsa preparata da Berlusconi e ammmannita dai suoi lacchè - uomini poitici e media - dai quali è abbondantemente servito. Ma è proprio questa "salsa" che, come in parte ha fatto notare Carmen, ha imbrattato la nostra cara Italia, e tende a colmare il vuoto generato dalla perdita d'ogni sentimento, compresi , per buonissima parte, gli ideali religioso e laico. Rabbia e sconforto per chi in essi ha sempre creduto. E c'è stato proprio da tremare davanti alla recentissma costatazione di quell'avvenimento che, promosso da un canale televisivo berlusconiano, ha portato in una piazza romana centinaia di migliaia di teenagers a gridare, piangere, esaltarsi con atteggiamenti isterici attorno ad un palco calpestato da aspiranti artisti, minuscoli allievi di una scuola mediatica, vero e proprio specchietto per allodole adolescenti.

Francesco Cilona

domenica 20 aprile 2008

LA MAGIA DI BOSSI


Bossi l'ha spuntata. aveva chiesto quattro incarichi di prestigio nel nuovo governo e, oggi, nel secondo incontro ad Arcore con Berlusconi, il neo presidente in pectore glieli ha concessi. L'ha annunciato lo stesso senatur, informando la stampa che a lui toccherà il ministero delle riforme. Calderoli sarà uno dei due vice presidenti del consiglio, a Maroni spetterà il ministero degli interni, mentre un altro ministero - quello alle politiche agricole - sarà assegnato al vice presidente del Carroccio, Luca Zaia. Inoltre, come coda dell'accordo, si aggiunge la prospettiva della candidatura alla presidenza della Regione Lombardia per l'ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli, nel caso in cui Formigoni dovesse dimettersi per accedre all'ambita carica di presidente del senato. Accanto a questo parziale quadro, già assicurato dall'accordo d'Arcore, la restante intelaiatura del governo si profila come segue: quattro ministeri ad An e sei a elementi di spicco dell'ex Forza Italia, più una vicepresidenza, immancabilmente prevista per Gianni Letta. Il dicastero degli Esteri verrebbe affidato a Franco Frattini, la Giustizia ad Alfredo Mantovano o a Giulia Bongiorno, a Ignazio La Russa toccherebbe la Difesa. Giulio Tremonti tornerebbe all'Economia e Claudio Scajola alle Attività produttive. Gianni Alemanno, in caso di mancato risultato favorevole nel ballottaggio per il Campidoglio, potrebbe accedere al ministero per la Salute ed il Wellfare. Inoltre a Michela Vittoria Brambilla spetterebbe l'Ambiente, ad Altero Matteoli le Infrastrutture e i Trasporti, Sandro Bondi sarebbe ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, e Paolo Bonaiuti dei Beni Culturali.
Come si può vedere, se le cose andranno così, ci saranno moltissime
facce nuove.
Tuttavia bisogna dire che la seconda parte dello schema preventivo, che momentaneamente viene fatta propria da buona parte della stampa, è condizionata dal fatto che in tutto il quadro non appare neppure l'ombra del nome di Gianfranco Fini. Cosa che non è compatibile con l'importanza della figura del capo di AN.
E allora come la mettiamo? Sarà lui a riprendersi il dicastero degli Esteri? Sarebbe lui a prendere il posto in Europa lasciato da Frattini? Oppure salirebbe al vertice del costituendo nuovo partito (Pdl), una volta sciolta Alleanza Nazionale?. Tutti interrogativi che creano perplessità e inducono a rendere evanescente qualsiasi bozza preventiva di Governo. Anche perchè bisogna tenere conto delle voglie di Berlusconi e dei consigli di Gianni Letta.
"Vedrete che ci saranno delle sorprese", parola di cavaliere.

Fra' Galdino

IL CANTO DI MONTEZEMOLO


L'ex presidente della Confindustria, Luca di Montezemolo, ha severamente bacchettato i sindacati definendoli "professionisti del veto", in quanto secondo lui il loro comportamento sarebbe stato decisivo per la mancata attuazione delle riforme invocate per la rinascita dell'economia nazionale. Infatti, sempre secondo i rimbrotti di Montezemolo, tale comportamento avrebbe allontanato la classe operaia dai sindacati avvicinandola sempre più agli industriali. Le stoccate di Luca, non solo sono state accolte malissimo dai rappresentanti sindacali, ma anche duramente criticate dalle parti politiche. La lega, per bocca di Roberto Carderoli, è stata la proima forza politica a non mostrarsi tenera verso le battute di Montezemolo
"Voglio fare un forte richiamo al senso di responsabilità a Montezemolo e ai sindacati - dice Roberto Calderoli - le condizioni del Paese non consentono regolamenti di conti o scontri. Ora facciano tutti un esame di coscienza e diano, per la propria parte, un contributo reale alla ricostruzione del paese che in tanti, in primis la classe politica e i suoi sodali, hanno contribuito a distruggere".
Il presidente uscente della Confidustria non è nemmeno sfuggito a qualche battuta ironica, che ha messo l'accento sul sospetto che lui abbia voluto fare il severo con i sindacati per accentuare la sua visibilità politica, nel momento della sua "dipartita" dalla carica massima confindustriale.
E se fosse stato l'estremo canto del cigno?

Fra' Galdino

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