Il segretario della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, recependo il malumore espresso da diverse associazioni sportive aperte a giovani dilettanti, ha emesso un comunicato di solidarietà in cui fa notare, anzitutto, che nella città esistono "pochi impianti sportivi: in parte chiusi, in parte mal funzionanti."
"E’ questo - secondo Chiofalolo - lo scenario imbarazzante che si presenta ai cittadini che intendono praticare la sana e salutare disciplina dello sport.
Tante le richieste e poche o nulle le risposte che il governo della città ha saputo fornire".
E il segretario della locale Cgil scende nei particolari: "La piscina comunale - spiega - da tempo chiusa è l’unica esistente sul territorio comunale, eppure resta chiusa in attesa della necessaria manutenzione, che non arriva, perché l’amministrazione comunale avrebbe deciso di costruirne una nuova e per tale ragione gestore e lavoratori dipendenti, circa venti unità, e cittadini possono attendere anni per tale realizzazione".
"Anche il mancato utilizzo dei campi di calcetto della zona Manno - è sempre il commento del sindacalista - e la parziale praticabilità del palazzetto dello sport rappresentano una trascuranza rilevante atteso che, tra l’altro, l’attività sportiva si ispira ai sani principi dell’aggregazione sociale per giovani e meno giovani, nonché alla crescita psico-fisica sana per i giovani."
"Per le esposte ragioni conclude Chiofalo - invitiamo e sollecitiamo l’amministrazione Comunale a sostenere in tutti i modi, anche con contributi economici mirati, nelle more dell’ammodernamento degli impianti esistenti, che dovrà avvenire in tempi celeri; e a promuovere una razionale pianificazione su tutto il territorio comunale per la realizzazione di nuovi e moderni impianti sportivi riguardanti le varie discipline per la diretta fruizione della collettività barcellonese e di tutta la zona."
sabato 29 dicembre 2007
LA CGIL PARLA DI SPORT
venerdì 28 dicembre 2007
IL PAKISTAN RISCHIA LA GUERRA CIVILE
Il sanguinoso attentato terroristico, che in Pakistan ha provocato la morte di 19 persone, tra ci la leader dell’opposizione Benhazir Bhutto, ex primo ministro recentemente rientrata nel suo Paese dopo un lungo esilio, sta avendo forti ripercussioni sul piano internazionale, con notevole impatto anche nei paesi arabi, soprattutto in quegli ambienti politici dove la carismatica figura della Bhutto ha rappresentato una opportunità per un governo moderato-democratico e tuttavia indipendente dall’influenza dei paesi occidentali, specialmente dagli Stati Uniti.
Probabilmente dovranno passare alcuni giorni prima che si possa comprendere a pieno la portata delle conseguenze di un così grave eccidio, consumato in un paese fin troppo convulso e sull’orlo della guerra civile.
LE GUARDIE MEDICHE NON SI TOCCANO
Ridurre i costi della sanità promuovendo la chiusura dei presidi di guardia medica sul territorio? Sarebbe un controsenso.
Il segretario della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, sostiene che è sbagliato e inaccettabile ciò che propone il direttore generale della nostra U.S.L. n. 5 dr. Salvatore Furnari.:di chiudere, cioè, per sempre 18 presidi di continuità assistenziale in provincia di Messina tra cui la guardia medica ricadente nel popoloso quartiere Oreto di Barcellona P.G., quella della disagiata frazione Fantina sita nel Comune di Fondachelli F., molto distante dagli altri centri, e quella del comune di Falcone che dai tremila residenti, nel periodo estivo, supera la soglia dei diecimila abitanti. Eppure si ha notizia che l’Assessore regionale alla Sanità avrebbe impartito disposizioni, su proposta del direttore generale dell’Usl 5, per la chiusura definitiva dei presidi citati, a partire dal 1 gennaio 2008. Tale arretramento dei servizi sanitari indispensabili, a giudizio della Cgil, va assolutamente contrastato, anche perché, comporterebbe oltre al disagio per gli utenti un aggravio negli ospedali del comprensorio, costringendo i cittadini che non potranno fruire delle guardie mediche ad affollare i l “Pronto soccorso” degli ospedali meno lontani. Bisogna inoltre tenere conto che l’accresciuta distanza, in casi di malore improvviso, può risultare fatale per chi ha bisogno di urgenti cure..
Il segretario Chiofalo puntualizza inoltre che “il Governo dell’Isola e il Direttore dell’ASL 5, ove fossero veramente interessati a ridurre la spesa sanitaria, che è la più alta rispetto al resto del paese con servizi sanitari qualitativamente inferiori a quelli resi nelle altre regioni, sanno bene dove poter risparmiare, senza penalizzare i cittadini, eliminando sprechi e privilegi, a partire dalle risorse elargite a favore delle cliniche e dei laboratori privati. E’ proprio inquietante che in Sicilia esistono più laboratori privati convenzionati che nel resto dell’Italia”.
La nota del sindacato si conclude con l’invito ai Sindaci, alle forze politiche a promuovere, unitamente alle Organizzazioni Sindacali, vibrate azioni di protesta per rivendicare il diritto alla salute di tutti i cittadini amministrati e chiedere al Governo della nostra Regione di non sopprimere alcun presidio di guardia medica, anche per salvare, cosa altrettanto importate, decine di posti di lavoro di personale medico e paramedico.
giovedì 27 dicembre 2007
LETTERA APERTA A BARTOLO
Come hai potuto notare, ho preferito fare trasparire il mio compiacimento per la riuscita della "serata", piuttosto che soffermarmi sulle briciole, inevitabili quando si fa sposare una banda con due cantanti lirici.
A me- e sono sicuro a tutto il pubblico - è piaciuto tantissimo così com'è andato tutto il concerto. E m'è piaciuta la spiritosa spigliatezza della presentatrice, della quale avrei scritto nome e cognome, se l'avessi letto nel programma. Comunque hai rimediato tu, facendomi sapere che abbiamo una simpatica presentatrice musicista che si chiama Rosanna Benevento. Brava Rosanna! Ma un bravo va anche a te, che ho visto quanto sei contagioso con il tuo spirito umoristico, e che ora comprendo con piacere che, come capobanda, sei il motore del complesso musicale che ci ha deliziato. Quello che adesso tu ci fai sapere va sicuramente oltre la semplice routine di una scuola bandistica e dei periodici concerti in piazza: ci fai sapere che tutto quello che fate ha un obiettivo: coinvolgere o per lo meno tentare di coinvolgere il pubblico, mediante la musica e persino con qualche screzio umoristico, ad amare di più la cultura. Perchè sei convinto che la nostra gente "ha fame di essa", ma non sa dove poterla trovare, essendoci qui pochissimi stimoli culturali. Però, come giustamente hai fatto notare, qualcosa comincia a fare capolino, anche grazie alla musica, e la gente mostra di rispondere con interesse. Tutto ciò che si fa con il sentimento può essere trascinante. Quindi continuiamo ad operare con il cuore, oltre che con il cervello, e vedremo che qualcosa di buono verrà fuori. Ciao, Bartolo, Capobanda simpaticone, che sai fare ragliare persino un'intera platea.
Oh, a proposito, non dimenticate di diffondere questo Blog, che per me è MUSICA.
Francesco Cilona
mercoledì 26 dicembre 2007
SUCCESSO DEL "GRAN CONCERTO DI FINE ANNO
E anche per quest’anno che sta andando via, il”Gran Concerto ” organizzato
dall’Associazione culturale musicale “E. Russo” ha riscosso notevole successo
di pubblico e di critica.
In collaborazione con l’Oratorio Salesiano “San Michele Arcangelo”, la banda della nostra città, rifondata e sostenuta dall’Associazione Russo, ha eseguito nel teatro di via San Giovanni Bosco, con la partecipazione del tenore spagnolo Moises Molin e del soprano luciese Antonella Trifirò, un programma musical-canoro di ottimo livello.
Davanti ad un pubblico attento ed entusiasta, che ha gremito la sala, la banda si è esibita alternando brani lirici di Puccini e Verdi con altri meno classici e tuttavia più consoni al complesso. A dare grande risalto alle romanze , tratte da Tosca , La boheme, Turandot, Madama Butterfly,
martedì 25 dicembre 2007
E' NATO .... ALLELUIA .... ALLELUIA.....
La luce divina illuminava la grotta, come se lì fosse l'ora sesta del giorno, e là quella luce divina non venne mai meno, né di giorno né di notte, finché Maria rimase là.
E là partorì un maschio , che gli angeli circondarono mentre nasceva e appena nato adorarono, dicendo: - Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
(dai vangeli dell'infanzia di Gesù)
SI VOTA - PER IL SINDACO OCCORRERA' IL BALLOTTAGGIO
E scoccò finalmente l’ora della scadenza per la presentazione delle liste e delle candidature a sindaco. Intanto, prima che si giungesse all’ultimo momento, alcune delle figure aspiranti alla carica di primo cittadino, per un motivo o per un altro, avevano deciso di rinunciare, per cui rimasero a cercare il tenzone soltanto quattro concorrenti: una donna (Anna La Malfa) e tre uomini ( Roberto Molino, Francesco Speciale, Carmelo Torre): Anna La Malfa contava sull’appoggio di due liste coalizzate (Alleanza Nazionale e Forza Italia); Francesco Speciale era sostenuto dalle liste “Patto per il progresso”, “Linea democratica” e “La rete”; Roberto Molino e Carmelo Torre attendevano il sostegno di quanti altri scartassero di sostenere La Malfa e Speciale: Le liste presentate erano in tutto otto: Rifondazione comunista, Patto per il progresso della città, Linea democratica, La Rete, Centro cristiano democratico, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Cuore Italiano. Quest’ultima, fondata dal capolista Rosario De Luca Cardillo, poteva considerarsi la sola “maggiorenne”, poiché rispetto alle altre vantava origine e tradizione più antiche.
La febbre elettorale lentamente cominciò a salire. Dai podi di piazza San Sebastiano e dei rioni periferici si cominciò a strombazzare promesse di rinnovamento e di radicali cambiamenti; si passò per le case, si scomodarono amici e parenti dei numerosi volti nuovi inclusi nelle otto liste, finché si giunse al 12 giugno, primo giorno delle votazioni. E furono elezioni che, pur evidenziando il permanere dell’ondata lunga della destra, non mancarono tuttavia di rimarcare che la città era ormai portata a spaccarsi in due. Infatti la candidatura di Anna La Malfa , che fino all’ultimo momento sembrava avesse il sopravvento su quella del maggiore antagonista (Franco Speciale), al momento dei risultati mostrò le corde, nonostante la notevole conferma delle liste di An e Forza Italia che, coalizzate, riuscivano a conquistare la maggioranza assoluta in Consiglio Comunale – 17 seggi sui 30 complessivi – grazie ai 6 seggi fruiti come premio di maggioranza. Non avendo raggiunto il quorum necessario, Anna La Malfa avrebbe dovuto attendere ancora prima di sapere se effettivamente l’elettorato barcellonese la volesse a capo della civica amministrazione. A decidere sarebbe stato il ballottaggio con il suo maggiore avversario: Franceso Speciale: Questi i voti riportati da ciascuno dei quattro aspiranti alla carica di Sindaco: La Malfa voti 7405, Speciale 7229, Molino 4171; Torre 3448. Nessuno aveva raggiunto il 50% + 1 dei voti: Ciò determinava uno stato d’incertezza che faceva prevedere un duro braccio di ferro tra i due schieramenti di centrodestra e di centrosinistra. Chiaramente delineata era invece la composizione del Consiglio Comunale, dove la maggioranza era in mano alla coalizione di centro destra.. Questo il quadro specifico: An, 9 consiglieri; Fi, 8, Patto per il progresso della città, 7, Linea democratica, 3, Centro Cristiano democratico, 3; per le restanti liste nessun consigliere.
FRANCESCO CILONA
lunedì 24 dicembre 2007
BUON NATALE A TUTTI
domenica 23 dicembre 2007
EPICENTRO: UN TESORO DA SCOPRIRE
A DESTRA:UNA DELLE MILLE MATTONELLE ARTISTICHE
Barcellona ha un tesoro, ma non riesce a stimarlo in tutto il suo valore: parlo del "Museo delle Mattonelle" che lo scultore Nino Abate, con lunga appassionata pazienza, ha creato e continua ad arricchire, di anno in anno, raccogliendo sistematicamente mattonelle dipinte da centinaia di artisti, che con premurosa cura rispondono al suo appello. Molti di questi bravi autori che a Nino Abate hanno prodotto quasi un migliaio di minuscole opere d'arte, addirittura, non hanno mai visto la grandiosa raccolta che il caparbio artista di Gala è riuscito a esporre nel "suo" Epicentro, perchè abitano lontano dalla nostra città e, diversi di essi, per la loro avanzata età difficilmente si allontanano da casa. E forse si sono fatta solo una pallida idea di quel tesoro, attraverso i cataloghi che, per ogni esposizione, vengono pubblicati. Ma quanti hanno avuto il piacere di visitare almeno una delle quattordici edizioni finora esposte, non hanno saputo fare a meno di congratularsi con il creatore di un sì caratteristico e ricco museo artistico. E più di uno ha sentito il bisogno di complimentarsi, parlando o scrivendo di quanto ha fatto e sta facendo Nino Abate per dare alla città un'opera che sicuramente sarà duratura e probabilmente stimata dai nostri nipoti, più di quanto sanno farlo i nostri contemporanei cittadini. Barcellona, dicevo, ha un tesoro e non sa o non intende apprezzarlo. Chissà perchè!
Francesco Cilona
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