sabato 13 febbraio 2010

IL TEMPO PASSA, RIPASSA ED E' SEMPRE LO STESSO

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UNA RIPASSATINA AL GIORNO TOGLIE L'ETICA D'INTORNO

"Ancora una volta - con la stretta attualità che propone anche i casi di Milano e Vercelli - si è costretti a prendere atto che la corruzione (come l'evasione fiscale) resta uno dei mali del nostro Paese. Evidentemente serve a poco o a nulla che lo denuncino con fermezza e documenti alla mano Corte dei conti, Procure generali, finanzieri, poliziotti e carabinieri.
Voci tanto autorevoli quanto inascoltate, interventi che somigliano all'inutile pioggerella che cade sul deserto. Forte del cattivo esempio che viene dall'alto anche il più oscuro impiegatuccio si scopre la vocazione a trasformare in illecito reddito ogni dovere d'ufficio. L'imprenditoria sana e la politica onesta faticano a distinguersi e a difendersi da chi ha il culto del malaffare, delle tangenti, del clientelismo. Rispetto al passato, anche recente, ci sono soltanto alcuni aggiornamenti nei metodi. Per convincere qualcuno a sporcarsi le mani ci sono sempre i soldi. Molti soldi pubblici. Ma anche - per chi gradisce - piacevoli e disinibite signorine che si fanno chiamare escort".

FONTE: UNIONE SARDA

CONTROPONTE DELLO STRETTO


PROTESTE DI MESSINESI DAVANTI AL PALACULTURA USATO ANZITEMPO PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PONTE.

"La realizzazione del ponte è ormai certa e nel gennaio del 2017 esso sarà inaugurato". L'ha affermato ieri al palacultura di Messina, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteoli, nel presentare il progetto per la costruzione del ponte sullo Stretto. L'incontro svoltosi alla presenza di quanti sono potuti entrare ad occupare i seicento posti dell'auditorio, fuori è stato contestato da alcune centinaia di manifestanti no-ponte, che hanno gridato slogan contro la realizzazione dell'opera. Ad alcuni di essi, che hanno tentato di introdursi, l'è stato impedito dalle forze di polizia, presenti per tenere a bada i contestatori.

Matteoli, oltre che sulla data dell'inaugurazione del ponte, ha dato notizie su quella d'inizio dei lavori, affermando che già in Calabria è stato avviato il primo cantiere. Ovviamente s'è riferito a quello dei lavori da fare a Cannitello per lo spostamento di un tratto di rilevato ferroviario, uno squallido incolto appezzamento, malamente perimetrato e assolutamente incustodito, che recentemente è stato filmato e fatto conoscere da Rai 3.

Matteoli ha pure assicurato che il ponte non sarà costruito con finanziamento dello Stato, il quale provvederà soltanto alle spese per la costruzione di infrastrutture esterne, a Reggio e a Messina. Quindi :"In Calabria- secondo il Ministro - i lavori sono già iniziati, in estate cominceranno anche a Messina. I soldi ci sono tutti, anche quelli per i lavori propedeutici. Il ponte - ha ricordato - non costerà allo Stato ma sarà il mercato che lo pagherà".

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venerdì 12 febbraio 2010

I RIFIUTI URBANI SOFFOCANO BARCELLONA E LA CITTA' NON SA PIU' A CHI RIVOLGERSI PER ESSERE LIBERATA


"Il sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, ha richiesto l'intervento di esercito e protezione civile per fare fronte all'emergenza rifiuti che attanaglia il centro del catanese. Da due giorni gli operatori ecologici sono in sciopero e occupano il Comune. Protestano perche' sono da gennaio senza stipendio. Situazione difficile anche a Paterno' dove cumuli di rifiuti giacciono da giorni sui marciapiedi".

Se Adrano reclama l'aiuto militare e civile, Barcellona e dintorni a chi si rivolgeranno? Il sindaco della città del Longano è ormai esasperato perchè, nonostante tutta la sua buona volontà, non è ancora riuscito a fare sgombrare le strade dai cumuli di rifiuti e pare che non sappia più a che santo votarsi. Anche volendo, non potrebbe rivolgersi neppure a San Sebastiano, che è protettore di Barcellona e dei Vigili Urbani, in quanto il Santo Martire, anche volendo da parte sua, non potrebbe venirgli incontro per carenza di personale, disponibile tra i suoi protetti: il corpo dei Vigili Urbani è troppo striminzito e occupato, mentre i cittadini sono ormai troppo stanchi e nauseati di ATO e di mondezza.

PROCEDE L'INCHIESTA GIUDIZIARIA AVVIATA DALLA MAGISTRATURA NEI CONFRONTI DI ATO ME 2


Ieri e oggii, la Gazzetta del Sud, riprendendo l'argomento sull'inchiesta giudiziaria nei confronti dell'ATO ME 2, ha riferito di due visite consecutive della Guardia di Finanza della Compagnia di Milazzo e della Tenenza di Barcellona, nella sede barcellonese della società d'ambito territoriale, per procedere al sequestro di documenti contabili, tra cui quello del bilancio 2008.
Si tratta praticamente d'inchiesta giudiziaria, promossa dal Tribunale di Barcellona, per "presunti falsi in bilancio" che avrebbero praticamente pesato sugli ignari utenti.
Per accoirgersi che ATO ME 2 , con la sua conduzione amministrativa, ha inciso negativamente e in modo particolare sulla qualità del servizio affidatogli , non ci sarebbe neppure bisogno d'alcuna indagine, tanto è lampante la gravità della situazione in tutto il territorio, dove s'è arrivati al punto che il marciume dei rifiuti copre pericolosamente strade, piazze e vicoli dei 38 comuni associati all'ATO.
Basterebbe tale lampante disastro per condannare - almeno moralmente - chi ha voluto e gestito questo Ambito Territoriale iimpropriamente definito Ottimale.
Per quanto riguarda la conduzione amministrativa dal punto di vista finanziario, è giusto e significatico che l'inchiesta giudiziaria proceda per approfondire, chiarire, giudicare: se, quando, quanto, perchè e per responsabiklità di chi si siano bistrattati il bilanci ATO posti sotto sequestro.

giovedì 11 febbraio 2010

SCUOLE, ASILI, UFFICI PUBBLICI CHIUSI NEI PRIMI TRE GIORNI DELLA SETTIMANA PROSSIMA PER ESSERE DISINFETTATI


MAI COME QUESTA VOLTA GIUSTIFICATO UN INTERVENTO DEL GENERE, DATA LA MASSICCIA PRESENZA DI RIFIUTI IN DECOMPOSIZIONE IN TUTTI GLI ANGOLI DELLA CITTA'

Nei giorni 15, 16, 17 febbraio (lunedì, martedì e mercoledì prossimi) tutte le scuole, gli asili nido e gli edifici pubblici di pertinenza del Comune resteranno chiusi per essere sottoposti ad intervento di disinfestazione e disinfezione.
L'ha stabilito il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, con ordinanza propria, emessa in seguito a segnalazioni da parte dei responsabili degli uffici ed degli istituti allocati in sedi appartenenti al Comune, "in relazione alla nutrita presenza di ratti e parassiti che possono provocare la diffusione di patologie di facile contagio, le quali colpiscono in particolare modo nel periodo attuale".
Così si legge nell'ordinanza, visibile integralmente cliccando su:
Ordinanza_Sindacale n_22_dell'11-02-2010.pdf

MARCHIONNE "INTENERITO" DALL'IMPEGNO PROFUSO DA SCAIOLA E DAI SINDACATI PER LA FIAT DI TERMINI IMERESE SCRIVE UNA LETTERA RASSICURANTE AL MINISTRO


In una lettera inviata al Ministro Claudio Scajola, Sergio Marchionne, esprime la piena disponibilità della Fiat a collaborare con il Governo per individuare un futuro industriale per lo stabilimento di Termini Imerese, quando,alla fine del 2011 cesserà la produzione di automobili, anche nell’ipotesi di una riconversione nel settore dell’automotive. Apprezzato lo spirito di collaborazione con cui si sta affrontando il futuro dei lavoratori di Termini Imerese, Marchione scrive: "Credo che il ruolo del Gruppo di Lavoro creato dal Ministero sia di importanza fondamentale per individuare la migliore soluzione possibile quando cesserà la produzione di automobili a fine 2011. Desidero ribadire con forza che l’obbiettivo al quale lavoriamo ci vede uniti in uno sforzo comune: favorire la creazione di un progetto alternativo che sia serio e credibile e che dia prospettive occupazionali durature a tutti i nostri lavoratori".
"A questo scopo - assicura Marchionne - la Fiat intende assumere pienamente la propria parte di responsabilità". abbiamo annunciato la decisione su Termini con trenta mesi di anticipo proprio per lasciare un ampio margine di tempo al necessario processo di riconversione. Le confermo la nostra totale disponibilità a collaborare come già sta avvenendo nel Gruppo di lavoro in corso al Ministero per valutare, nel rispetto dei reciproci ruoli, il tipo di supporto che il Gruppo Fiat può dare in relazione alle diverse iniziative che verranno presentate al tavolo. Siamo anche pronti a mettere a disposizione lo stabilimento a fronte di un piano che vada nella direzione da tutti auspicata, quella del mantenimento dei posti di lavoro. So che le Organizzazioni sindacali considerano prioritarie, tra le varie alternative possibili, quelle iniziative industriali che abbiano una spiccata vocazione automobilistica".
"Colgo questa occasione - conclude Marchionne - per assicurarle che la disponibilità e la collaborazione della Fiat saranno le stesse, anche in questa eventualità


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QUANTA FRETTA NEL TENTATIVO DI PRIVATIZZARE TUTTO!

FOTO:La Maddalena
SE POTESSERO DAREBBERO AI PRIVATI PERSINO L'ARIA CHE RESPIRIAMO

Questa fregola per una privatizzazione di massa, che il Governo attuale manifesta, soprattutto adesso che riemerge il verminaio della corruzione, sarebbe l'ora che finisse.
Già è più che sufficiente intanto l'esperienza che, in seguito alla rinuncia dello Stato di controllare direttamente ferrovie e poste,

abbiamo dovuto subire, come utenti, sulla qualità dei servizi, per farci diffidare nei confronti della deriva verso la privatizzazione.
Se a ciò si aggiunge quanto è venuto a galla negli ultimi tempi con l'affidamento a privati di servizi sanitari e quanto si sta scoprendo in questi giorni grazie a talune inchieste - qui non si fanno riferimenti specifici e si dà al lettore la libertà di scegliere a destra a sinistra e al centro - dalla sfiducia sarà facile passare alla idiosincrasia verso ogni forma di privatizzazione.
Privatizzare l'acqua? Manco a dirlo. Sarebbe uno sfacelo.
E allora, privatizziamo la Protezione Civile?
Manco a pensarlo!
Soprattutto adesso che vengono fuori certi collegamenti che rischiano di farci capire perchè si ha tanta fretta di dare questo importantissimo servizio pubblico in mano ai privati.
E chissà a quali privati.
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Inchiesta sugli appalti per il G8 della Maddalena

mercoledì 10 febbraio 2010

LA GIUNTA "LOMBARDO TER" HA APPROVATO LA RIFORMA DEGLI ATO IN SICILIA


GIA' DUE ANNI FA UN DECRETO DI RIDUZIONE DEL NUMERO DEGLI AMBITI TERRITORIALI ERA STATO FIRMATO DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE, SENZA ESITO ALCUNO


La Giunta regionale, stavolta per iniziativa dell'assessore all'Energia Pier Carmelo Russo (foto), ha accolto e approvato il disegno di legge sulla riforma degli ATO, gli enti inutili che ci hanno portato allo stato d'indecenza e di pericolo provocato dalla pessima conduzione del servozio rifiuti urbani.
Sulla falsarica di un precedente decreto regionale, firmato il 20 maggio 2008 dal presidente Raffaele Lombardo, le nuove disposizioni prevedono la riduzione del numero degli Ambiti Territoriali da 27, quanti sono attualmente, a 9, per ciascuno dei quali dovrà costituirsi un consorzio d'ambito - con relativo consiglio d'amministrazione - cui faranno parte la Provincia ed i Comuni del suo territorio. L'assemblea di ciascun consorzio determinerà lo standard medio delle tariffe, mentre i Comuni avranno l'obbligo non solo di stabilire la Tarsu e la tariffa di igiene ambientale, ma anche di individuare nei propri bilanci le risorse finanziarie da aggiungere alle somme provenienti dalle riscossioni delle bollette.Sarà il sindaco del Comune più popoloso a indire la prima riunione dei sindaci.
Quanto riscosso dai Comuni dovrà essere correlato alla percentuale di rifiuti raccolti.
Se i Comuni facessero una tariffa troppo bassa, dovranno essere in grado di apportare altre risorse per evitare sbilanci.
Non sarà più possibile che i Comuni non riscuotano e non intendano coprire con proprie risorse.
Un piano regionale fisserà gli obiettivi e i criteri del servizio di raccolta integrata e della localizzazione degli impianti di trattamento della differenziata.
Anche gli Ato dovranno dotarsi di un proprio piano d'ambito. E dovranno avviare iniziative concrete per incrementare la raccolta differenziata con il metodo "porta a porta".
Sono previste incentivazioni e forme di sensibilizzazione degli utenti.
E' auspicabile che finalmente si riesca a concludere qualcosa di efficiente e che l'aumento del numero dei partecipanti alla società consorziata non diventi un nuovo fardello, più pesante di quello che ha schiacciato gli ato sperimentati.

UNA NUOVA REGOLA PER OSCURARE I PROGRAMMI RAI D'APPPROFONDIMENTO




NEL MESE PRECEDENTE LE ELEZIONI REGIONALI SARANNO CONSENTITE SOLTANTO TRIBUNE POLITICHE PAR CONDICIO


ROMA — Dal 28 febbraio al 28 marzo, cioè fino alle elezioni, non potranno andare in onda le più popolari trasmissioni di approfondimento così come le conosciamo. Probabilmente salteranno: da Porta a porta a Ballarò, da Annozero a In mezz’ora. Lo ha deciso ieri la commissione di Vigilanza Rai che ha votato il regolamento della par condicio. La norma è stata varata dal centrodestra col voto del relatore Marco Beltrandi, radicale eletto nelle liste Pd. Netta l’opposizione del Partito democratico che ha abbandonato i lavori. La norma di fatto assimila alle regole della comunicazione politica anche le trasmissioni politiche. È la prima volta che una simile disposizione viene varata.

Sostiene Beltrandi: «Le nuove regole stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere. O ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. In ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune». Dal Corriere della sera

Si tratta di una notizia che potremmo definire utile, dove l'utilizzatore finale è sempre lui.

A togliersi dalle scatole Anno Zero, Ballarò, In mezz'ora, Che tempo che fa, ci aveva pensato ma senza riuscirci, e non solo perchè si tratta di contenitori concorrenziali con share altissimo a tutto danno di Mediaset, ma anche e soprattutto perchè troppo rompiscatole nei confronti della sua politica.

Ma si dirà: "La nuova disposizione penalizzerà pure Porta a Porta, ponendo Vespa sulla stessa graticola in cui verranno arrostiti Santoro, Floris, Fazio. Come la mettiamo?"

La poniamo così: "Vale la pena sacrificare un tordo se ci consente di mettere in gabbia quattro uccelli rapaci"


PERMANE LO STATO DI DISAGIO E DI PERICOLO PER LA CRESCENTE PRESENZA DI SCHIFOSI CUMULI DI RIFIUTI ACCANTO AI CASSONETTI ATO


DOPO UN INIZIALE INTERVENTO GLI OPERATORI ECOLOGICI COSA FANNO: "BACIANU U SANTI E SINNI VANNU?"

Cosa stia succedendo non si riesce a spiegare. Un paio di giorni fa hanno cominciato a liberare alcuni posti ( ospedali, qualche piazza e alcune strade) dei rifiuti accumulati nelle decorse settimane.
Adesso sembra che l'operazione di sgombero si sia interrotta o per lo meno rallentata, visto che i cumuli di spazzatura non solo permagono ma s'innalzano dovunque - nel centro urbano e in periferia - con grandissimo disdoro per la città e crescente pericolo per la salute dei cittadini.

Se una spiegazione esiste, farebbero bene i responsabili a renderla nota.

NUOVO SEGRETARIO GENERALE A PALAZZO LONGANO



S'INSEDIA IL MESSINESE GAETANO RUSSO, SU INDICAZIONE DEL SINDACO NANIA

Dopo che il barcellonese Fabio Battista, degnamente a reggere negli ultimi anni lla segreteria generale del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, s'è trasferito su propria richiesta a Livorno, s'insedia adesso ufficialmente a Palazzo Longano il nuovo segretario, scelto dal sindaco Candeloro Nania, sulla base di un curriculum ispirante notevole fiducia.
E' il dott in Sciienze Politiche Gaetano Russo, 49 anni, di Messina, già in carriera dall'età di 27 anni. Ha svolto l'attuale ruolo in diversi Comuni della nostra Provincia, ultimo dei quali Giardini Naxos.
Al dott. Russo, che assume un compito fortemente impegnativo in un Comune non certamente facile da gestire, Barcellonablog augura lavoro sereno e proficuo, per il bene di questa nostra Comunità.

martedì 9 febbraio 2010

IRA DELL'IRAN CONTRO L'ITALIA PER LE DICHIARAZIONI DI BERLUSCONI


................................................"LA COLPA E' SUA"==========>

Decine di basiji, la milizia paramilitare iraniana, hanno tentato di assaltare l'ambasciata italiana a Teheran. Lo ha comunicato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso di un'audizione al Senato. I miliziani, ha detto Frattini, hanno tirato pietre contro l'ambasciata e urlato slogan come "Morte all'Italia" e "Morte a Berlusconi".

A scatenare le proteste sono state le dichiarazioni di Berlusconi durante la recente visita in Israele. Il ministero degli Esteri iraniano domenica, infatti, ha convocato l'ambasciatore italiano a Teheran, Alberto Bradanini, per trasmettergli una protesta ufficiale.

COSE DELL'ALTRO MONDO// TORONTO (CANADA) E' PROPRIO DALL'ALTRA PARTE DEL MONDO

Sesso al ristorante, il marketing di San Valentino

Si ha notizia che dal 12 al 15 febbraio sarebbe possibile fare sesso liberamente nelle toilette del ristorante Mildred’s Temple Kitchen di Toronto.

Il gestore starebbe infatti organizzando una festa di San Valentino trasgressiva e libertina sostenendo che tanto nella toilette del locale “certe cose” sono sempre avvenute, al punto che una volta era stata perfino trovata una copia del kamasutra sul lavandino.

I clienti dovrebbero solo consumare una cena e avere le opportune "attrezzature". Il dipartimento per la salute e la sicurezza alimentare di Toronto non avrebbe obiezioni da fare, purché i rapporti sessuali non siano consumati nelle cucine e che le toilette siano adeguatamente pulite.

Personale molto discreto garantirebbe la privacy alle coppie , oltre a ristabilire le condizioni igieniche ottimali a rapporto consumato.

Cliccando sul :sito del locale è possibile avere altre notizie sul rinomatissimo ritrovo di Toronto


LE VESTIGIE BASILIANE SULLA BASE DI RICERCHE DI CORSISTI

UN AUDIOVISIVO ED UNA MOSTRA DEICATI AI RISULTATI SARANNO PRESENTATI ALL'EX MONTE DI PIETA'


Sabato prossimo, alle ore 18 presso l’ex Monte di Pietà in piazza San Sebastiano, saranno presentati i risultati delle ricerche effettuate durante il corso “Presenza del Monachesimo Basiliano a Barcellona Pozzo di Gotto. Architetture, opere d’arte, culti, storia” presso il Centro Territoriale Permanente n. 9 per l’istruzione e formazione degli adulti (con sede presso l’Istituto Tecnico Statale Commerciale, Geometri e Turismo “E. Fermi” di Barcellona P.G.). Il corso è stato dedicato alla conoscenza, alla tutela, alla conservazione, alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio culturale di Barcellona Pozzo di Gotto. I risultati delle ricerche sono stati raccolti in un audiovisivo corredato da un fascicolo, prodotto dal Centro, assieme ad una mostra costituita da quaranta pannelli che saranno esposti dal 13 al 21 febbraio nella Sala Vetri dell’Oasi, adiacente all’ex Monte di Pietà.

Esistendo nel territorio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto tre edifici di culto legati al monachesimo Basiliano, che ha determinato una forte influenza sulla cultura locale, si è scelto di operare un’approfondita ricerca su tali beni, anche con sopralluoghi, prendendo in esame il Monastero Basiliano di Gala, del 1105, la nuova chiesa e annesso convento dei Basiliani nel quartiere Immacolata, del 1791, e il Tempio di Santa Venera, di epoca bizantina-normanna.

I tre edifici possiedono importanti valenze storico-artistiche, con stati di conservazione a differenti livelli. Il Monastero di Gala è in stato di degrado, iniziato nel XVIII secolo quando venne abbandonato dai monaci che si spostarono nel nuovo monastero all’Immacolata. La nuova chiesa dei Basiliani è in discreto stato di conservazione ed è aperta al culto. Presenta un ottimo prospetto in pietra da taglio, mentre all’interno vi sono affreschi con la vita di San Basilio, un coperchio di sarcofago della scuola di Domenico Gagini, e una tavola tardo bizantina raffigurante San Nicola custodita presso l’Arcipretura di San Sebastiano. E’ però necessario un restauro per riportarla al pieno valore artistico iniziale, dopo alcuni interventi di ripristino discutibili (cantoria rifatta in cemento armato, pavimento in graniglia di marmo, tetto in latero-cemento senza l’originario controsoffitto a volta ecc.). Il convento, da quando venne confiscato a seguito della soppressione degli ordini religiosi, è stato adibito ad edifico scolastico e per un periodo a sede della Pretura.

Il Tempio di Santa Venera è una interessante costruzione, con retrostante chiesa rupestre, legata al culto della Santa che secondo alcuni studiosi era originaria di questa zona. E’ saltuariamente aperto ai visitatori, ma necessita di un restauro conservativo per tutelarlo e valorizzarlo, e di uno scavo per conoscere la parte interrata.

Le esigenze del territorio sono quelle di riavere pienamente fruibili gli ultimi due beni, mentre per il primo è necessario uno scavo archeologico e una sistemazione paesistica del sito, eliminando le situazioni di degrado, quali stalle, baracche, erbacce.


lunedì 8 febbraio 2010

SONO TRASCORSI QUATTORDICI MESI DALLA DATA DELL'ALLUVIONE E ANCORA UN'ALA DEL CIMITERO MOSTRA LE SUE PIAGHE

Clicca sulle foto: forse potrai leggere il nome di qualche tuo caro defunto


"CLAMOROSO" IL SILENZIO SULLA GRAVITA' DEL CASO

E allora, come la mettiamo con le promesse fatte e non mantenute relative alla ricostruzione della fiancata del cimitero, franata nel dicembre dello scorso 2008? Da quattordici mesi, un'ala del cimitero Sant'Anna di Barcellona Pozzo di Gotto attende d'essere ricostruita: o per essere più precisi, ad attendere sono i parenti dei poveri morti coinvolti dal cedimento delle loro tombe e di quegli altri defunti rimasti in bilico su un dirupo. Non stiamo qui a ripetere quanto scarso sia il rispetto per il luogo in cui riposano i nostri cari, ma almeno vogliamo ricordare che cosa i nostri amministratori s'erano ripromessi di fare e non hanno fatto? Nello scorso mese d'ottobre, in grande parata i sindaci dei centri colpiti dall'alluvione dell'anno precedente - lo ricordiamo bene - si riunirono nella sede della Provincia regionale, convocati dal presidente Nanni Ricevuto per fare il punto su ciò che si sarebbe dovuto fare per rimediare ai danni alluvionali.
E in quell'occasione, i capi delle nostre Amministrazioni diedero mandato al Presidente della Provincia di istituire un tavolo di confronto permanente con il governo nazionale e regionale per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze e fare in modo che non si ripetessero catastrofi di quella portata, dando alle comunità la certezza di un territorio sicuro.
I fatti, avvenuti poco dopo, sulla costa ionica messinese avrebbbero subito smentito purtroppo l'auspicio.Come sta smentendo ogni proponimento e ogni promessa il permanere dei danni subiti durante la precedente alluvione "tirrenica".
E ciò, nonostante che Nanni Ricevuto, sulla base dell'ampio mandato ricevuto dai Sindaci, si fosse impegnato di coinvolgere le strutture regionali, gli Assessori Regionali ai LL.PP. al Territorio ed Ambiente ed alla Protezione Civile, nonché il Presidente della Regione Siciliana, anche nella sua qualità di commissario delegato per l'emergenza allora in atto, affinchè si dessero risposte concrete alle comunità locali colpite dalle precedenti emergenze.
Il permanere dello sconcertante squarcio al Cimitero Sant'Anna, però la dice lunga sulla serietà di quei proponimenti.

domenica 7 febbraio 2010

SPAZZATURA IN FIAMME E RISCHIO PER LA CITTA DURANTE LA NOTTE


Non è la prima volta che i cassonetti dell'ATO, pieni e circondati da montagne di rifiuti, vengono dati alle fiamme.
Sanotte, qualcuno , di fronte al permanere del cumulo d'immondizie lungo le strade, nonostante sia stata già iniziata l'opera di prelievo in alcuni punti della città, ha appiccato il fuoco in due cassonetti del centro urbano, creando una situazione di pericolo enorme, tanto da fare accorrere prima i carabinieri e successivamente i vigili del fuoco, i quali hanno provveduto allo spegnimento.
L'atto, anche se avrà voluto significare protesta, va considerato scriteriato, in quanto non solo non risolve il problema , ma soprattutto crea panico, pericolo per le abitazioni e le auto in sosta, oltre che per la salute della gente.
E' auspicabile che atti del genere non si ripetano e che si abbia la pazienza di attendere il completamento della difficile operazione di prelievo e smaltimento dei rifiuti.
Tuttavia è più che auspicabile che non si ripeta più lo sconcio dell'accumulo d'immondizie nella misura veramente sconcertante in cui s'è arrivati finora.
Il problema va affrontato subito e con energia per una soluzione definitiva, e non più ricorrendo a tamponamenti estremi che danno risultati effimeri e grosse spese.

CON LE PAROLE SI AUSPICA L'INTEGRAZIONE, COI FATTI SI CREA DISCRIINAZIONE



SIGNIFICATIVA TELEFONATA D'UN EXTRACOMUNITARIO A "PRIMA PAGINA" RAI

Stamattina, ascoltando "Prima pagina", il programma di Radio3 della Rai, forse l'unico veramente democratico - da non confondersi col Giornaleradio della stessa rete, che è tutto ipocrisia - ho avuto modo di seguire la telefonata di un ascoltatore, il quale ha raccontato un proprio caso, che cercherò di riassumere, in quanto mi sembra emblematico di quanto, di strano e storto, sta succedendo in Italia, sulla spinta populista della Lega Nord.
L'ascoltatore ( un Marocchino da 14 anni in Italia, con gruppo "familiare" composto da una compagna italiana e due figli nati in Italia, che l'extracomunitario ha finora mantenuto lavorando come venditore ambulante con regolare licenza) ha riferito al conduttore della trasmissione - il giornalista Gianni Riva, redattore dell'Espresso - che nonostante sappia esprimersi nella nostra lingua, abbia famiglia italiana, sia qui da tanti anni e si consideri integrato, gli è stato recapitato, nei giorni scorsi, l'ordine di lasciare l'Italia.
Un ordine d'espulsione, da eseguire entro giovedì prossimo: evidentemente per scadenza del permesso di soggiorno, visto che nonostante i quasi tre lustri di permanenza non è riuscito ancora ad ottenere la cittadinanza, probabilmente per il fatto che non sia sposato legalmente e i suoi figli sono il frutto di una coppia di fatto, che non viene riconosciuta come nucleo familiare.
Come si puo' notare, esistono situazioni che, grazie alla nostra legge restrittiva e alla nostra elefantiaca burocrazia, sono rese talmente problematiche da ostacolare anche l'attuazione dei diritti prioritari.
Adesso che si vuole introdurre addirittura "la tessera a punti" per la permanenza in Italia, proposta dalla Lega, le complicazioni aumentano e vorrei capire se, stando così le cose, le iniziative di Bossi e Berlusconi non vadano prese con le pinze.
O peggio ancora con le tenaglie.

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barcellona pg, messina, Italy
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