Intanto, abbandonati gli scranni di Palazzo Longano, gli amministratori destituiti smisero d' interessarsi dei problemi della comunità, e rivolsero la loro attenzione a possibili accordi, in previsione del rinnovo del Consiglio Comunale. A nessuno pertanto venne in mente che fosse necessario almeno ricordare al commissario quanti e quali mali stessero affliggendo la città. D'altronde Giarrizzo e Giacalone avevano dei compiti precisi da svolgere: mettere un po' d'ordine nelle finanze il primo, costretto a piangere miseria; portare a compimento la revisione del PRG, l'altro, facendo appello, anzitutto, all'ufficio tecnico e rinnovando la commisione edilizia, scaduta con lo scioglimento del Consiglio. Intanto la città reale, con tutti i suoi guai, rimaneva tagliata fuori da qualsiasi possibilità riparatoria e d'incremento.
sabato 3 novembre 2007
BARCELLONA, UNA CITTA' CHE VA ALLA DERIVA
Intanto, abbandonati gli scranni di Palazzo Longano, gli amministratori destituiti smisero d' interessarsi dei problemi della comunità, e rivolsero la loro attenzione a possibili accordi, in previsione del rinnovo del Consiglio Comunale. A nessuno pertanto venne in mente che fosse necessario almeno ricordare al commissario quanti e quali mali stessero affliggendo la città. D'altronde Giarrizzo e Giacalone avevano dei compiti precisi da svolgere: mettere un po' d'ordine nelle finanze il primo, costretto a piangere miseria; portare a compimento la revisione del PRG, l'altro, facendo appello, anzitutto, all'ufficio tecnico e rinnovando la commisione edilizia, scaduta con lo scioglimento del Consiglio. Intanto la città reale, con tutti i suoi guai, rimaneva tagliata fuori da qualsiasi possibilità riparatoria e d'incremento.
STRADE STRATEGICHE DA RIPARARE
venerdì 2 novembre 2007
LEVACI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO
giovedì 1 novembre 2007
GLI SPIFFERI BARCELLONESI
Trik e trak sono due nuovi personaggi che abbiamo incontrato alle villette di Piazza Duomo, non sono barboni, ma neppure vip: sono solo due persone molto curiose, vorrebbero leggere tutte le notizie dei giornali, ma avendo pochi soldi, hanno cercato di rimediare stabilendo di comprare un solo giornale, una volta la settimana. Una settimana lo compra Trik e ha il compito di riferire le notizie a Trak: l’altra settimana sarà viceversa, per acquisto e compito.
Trik: Ciao Trak.
Trak: Ciao Trik. Che aria tira oggi? Che notizie mi porti?
Trik: Qui, tirano solo spifferi. Si apre e si chiude continuamente come se nulla fosse.
TraK: E si creano così correnti d’aria che fanno male alla salute. Vuoi parlarmi di raffreddori?
Trik: Altro che. Ho letto sul giornale che hanno aperto un supermercato in un posto che era nato per diventare asilo e che il giudice vuole vederci chiaro su questo fatto, tanto che ha fatto sequestrare certe carte al municipio.
Trak: Sospetta forse che con faciloneria sia stato fatto il gioco delle tre carte?
Trik: Può darsi. Il giornale racconta che in un terreno del centro, che è un lascito per beneficenza e assistenza, era stato costruito un asilo che, per virtù di chissà quale mago, è stato ingrandito e trasformato in supermercato.
Trak: Ecco cosa hanno fatto: hanno aperto una porta che non dovevano aprire e il giudice vuole sapere la ragione. Bravo giudice… Ma tu non m’hai detto che si apre e si chiude, continuamente?
Trik: Si chiude, qui si chiude o si tenta di chiudere continuamente.
Trak: Ohu, non mi fari sbarruari. Parra chiaru.
Trik: C’è proprio motivo d’allarmarsi. Non stanno cercando in tutti i modi di dimensionare l’ospedale, chiudendo reparti e minacciando di chiuderne altri?
Trak: Ma chista è cosa vecchia.
Trik: Però c’è una novità che tu non sai, e che ho letta fresca di giornata.
Trak: Ed è?
TriK: Quattro anni fa, hanno aperto a Barcellona uno sportello…
Trak: Altro spiffero di corrente?
Trik: Era uno sportello del Genio civile, che consentiva di facilitare lo svolgimento di pratiche importanti, per le quali prima bisognava ricorrere all’ufficio di Messina. Tutto ciò con grande snellimento dei lavori e beneficio dell’utente. L’accordo è stato fatto con il Comune, che ha messo a disposizione due stanze arredate, fornite delle necessarie attrezzature e di collegamento telefonico. All’inizio lo sportello ha funzionato benissimo, con ricevimento tre giorni la settimana. Poi, nonostante che l’ufficio funzionasse a pieno ritmo, dall’alto s’è deciso di ridurre il personale e quindi il tempo d’apertura, che ora è ridotto ad una sola volta la settimana. Con queste restrizioni, il servizio è ridotto al lumicino: serve soltanto a ricevere le pratiche, che verranno poi istruite a Messina. Ed è così rinsecchito che rischia di sparire.
Trak: Capito: un’altra chiusura in vista.
mercoledì 31 ottobre 2007
LOMBARDO E LA SUA ARTE
Francesco Cilona
FLACCOMIO E L'AREA ARTIGIANALE
FOTO//Due scorci della zona
artigianale
La zona artigianale, creata per trasferire le botteghe e le officine dal centro cittadino in area più idonea e periferica, si sta rivelando in parte un boomerang per la città. Infatti, per quanto siano stati messi al bando e regolarmente assegnati due primi stralci dell’intera area programmata, parecchi lotti restano ancora non utilizzati, probabilmente per motivi diversi non tutti giustificabili. Uno stato anomalo, di cui ha preso nota uno dei nuovi consiglieri di Alleanza Nazionale, Cosimo Flaccomio, il quale ne ha tratto argomento per un’interrogazione al sindaco Candeloro Nania. Nella nota, il giovane consigliere ha “evidenziato, intanto, lo stato di degrado in cui l’area artigianale non strutturata è stata lasciata, per cui si evidenzia la presenza di appezzamenti trasformati in ricettacolo di spazzatura ed in deposito di detriti , di macchinari e anche in luogo di pascolo”. Flaccomio si meraviglia, e giustamente, che "nonostante le assegnazioni siano state fatte anni fa, diversi beneficiari non li abbiano sfruttate per lo scopo proposto. Pertanto la sua interrogazione è finalizzata a capire se ci sono negligenze degli uffici preposti all’istruzione delle pratiche e al controllo dei requisiti e della tempistica di costruzione”. Flaccomio fa risaltare una contraddizione: che cioè attività beneficiarie dell’ultimo bando sono già operative, mentre altre concessioni fatte nel bando precedente rimangono ancora inattuate. Quindi, sempre secondo l’interrogazione, si chiede se non sia opportuno intervenire facendo scorrere la graduatoria o redigendo un nuovo bando, in maniera da dare eventualmente ad altre ditte interessate la possibilità di fruire dell’assegnazione in un’area riservata alla produzione artigianale e al commercio.
martedì 30 ottobre 2007
IL "PALALBERTI" DELLA DISCORDIA
L'IRA DEI POLITICI-SPORTIVI
Pallino: Lo sai che Orazio Calamuneri e Roberto Molino si sono incavolati e ce l’hanno con l’Amministrazione Comunale?
Pinco: Calamuneri che se la prende con quest’amministrazione, mi pare strano. E Molino, poi, mi sembra insolito che s’interessi dei fatti di Palazzo Longano…
Pallino: Ma che cosa hai capito: i due “uomini politici” sono in agitazione per una questione che sta tra lo sportivo e la giustizia.
Pinco: Ma cosa stai dicendo. Lo sai che non ti sto capendo...
Pallino: Seguimi e mi capirai. I due “uomini...
Pinco: …politici", che cosa vogliono?
Pallino: Vogliono che il PalAlberti sia concesso non soltanto alle squadre che stanno a cuore all’amministrazione, ma anche alle altre. Quelle sostenute da Calamuneri, da Molino e da altre tre società minori hanno diritto anche loro di giocare dentro il palazzetto di s.Venera, oppure no?
Pinco: Penso di sì. Ma dimmi, qui a Barcellona ci sono tante squadre di basket?
Pallino: E chi sta parlando di pallacanestro. Quelle sono squadre di calcetto, quelle che giocano con cinque giocatori in campetti limitati e porte ridotte.
Pinco: E le fanno giocare nel Palazzetto, dove c’è il pavimento di legno?
Pallino: Vuoi dire il parquet.
Pinco: Come parli difficile, già tu sei quello che quando ti lavi i capelli usi lo shampoo invece dello sciampo.
Pallino: Allora, il problema è questo. Calamuneri dice che si lasciano i giovani allo sbando, se non si consente di impegnarli nello sport. E il calcetto è uno sport che impegna e toglie dalla strada. Poi in questo paese così a rischio, bisogna fare di più per i ragazzi, non basta la promessa di qualche piccolo contributo, quando poi non sanno dove andare a giocare. Lo sai che fanno pure i tornei, regolamentari!?
Pinco : E Molino che cosa dice?
Pallino: L’ex sindaco conosce il pieno della fraviola e quindi sospetta che il PalAberti sia diventato come proprietà privata, a beneficio soltanto di taluni facoltosi dirigenti sportivi.
Pinco: Tipo chi?
Pallino: Tipo quello, come si chiama?, quello dell’Igeavirtus.
Pinco: Non mi dire che fanno giocare l’Igeavirtus al Palazzetto!
Pallino: No, la squadra di calcio, no! Ma quella di basket, sì, perché il dirigente del calcio s’è preso pure la squadra di pallacanestro. Non lo sapevi?
Pinco:Non lo sapevo.
Pallino: Ma allora sei davvero una capra, non sai proprio niente di questa città.
Pinco: E non è meglio non sapere tante cose?!?
Pinco & Pallino
LA CITTA' E' SERVITA di barba capelli e sciampo
FRANCESCO CILONA
IL CENACOLO DI GESU'
Oggi ho avuto il piacere di incontrare il nuovo “direttore” del “Cenacolo. Si chiama Giuseppe, o meglio Padre Giuseppe, è giovane e m’ha dato l’impressione che sia anche abbastanza dinamico: il tipo opportunamente designato per portare una ventata di freschezza in un posto che ne ha tanto di bisogno.Sa apprezzare i nuovi strumenti mediatici e cura con passione un sito che abbraccia
Ma che cos’è “Il Cenacolo”? è una struttura costruita dalla Parrocchia di San Sebastiano, in via Case Longo, sin dal primo giorno gestita dai religiosi di Padre Mario Venturini, ed è una “Casa aperta X una comunità allargata”. Coi suoi valori, le sue iniziative, i suoi ministeri, è Casa di accoglienza aperta e attenta ai sacerdoti, preti e vescovi, nei loro tempi di riposo, di comunione, di fraternità, di preghiera. E’ anche casa di accoglienza per le vocazioni in età adulta, ma anche di giovani da aiutare nel loro cammino vocazionale. E vuol essere anche casa di accoglienza per i fedeli che la frequentano, che vengono aiutati a comprendere meglio la realtà di Gesù Sacerdote.
Fra' Galdino
lunedì 29 ottobre 2007
IL DIALOGO DI PINCO & PALLINO
Pinco: Ho letto da qualche parte che l’Amministrazione comunale ha vinto la causa al Tar, per la mancata inclusione nella Giunta esecutiva di Pino e Bagnato, che all’elezioni amministrative Nania aveva presentato come futuri assessori.
Pallino: La causa? Non sì è fatta nessuna causa.
Pinco: No? E allora che cavolo ho capito!
Pallino: Ti spiego: i due mancati assessori, sostituiti con altre due persone non segnalate dal coordinamento provinciale di F.I. si sono incavolate e hanno fatto ricorso al Tar, che però non l’ha potuto accogliere perché andava indirizzato al Tribunale civile e non a quello amministrativo.
Pinco: E se ora lo presentano al Tribunale competente, hanno speranza di ottenere ragione?
Pallino: Pare di sì: Ma potrebbe capitare che pur avendo dimostrato il loro diritto, non entrino lo stesso nella Giunta:
Pinco: Ah, sì. E perché?!
Pallino: Perché potrebbe venir fuori che il sindaco eletto, avendoli esclusi, abbia commesso una tale irregolarità da inficiare la validità delle elezioni.
Pinco: Ma se elezioni fossero state, come tu dici, inficiate, potrebbe succedere per il nostro Comune come è avvenuto recentemente per Messina!
Pallino: Ora stai correndo troppo. Solo posso riferire quanto hanno scritto i giudici delTar sull’argomento: che cioè la norma vigente impone al sindaco eletto di comprendere nella Giunta esecutiva i nominativi di coloro che sono stati presentati come futuri assessori. Naturalmente se si affermeranno le liste a lui collegate. Il candidato a sindaco, per la stessa legge, ha la facoltà di presentare anche metà dei papabili ad assessori, in tal caso si riserverebbe la possibilità di nominare ex novo la metà mancante. Ma nel nostra fattispecie pare che Nania avesse preannunciato l’intera rosa, ed in essa c’erano i nomi di Franco Pino e Bruno Bagnato.
Pinco: E quindi?...
Pallino: Quindi, quindi...Ma il “quindi” dovrebbe dircelo il vertice provinciale di Forza Italia ,
che ha sponsorizzato i due “trombati” e ancora sta valutando come comportarsi.
Pinco: Se cioè devono insistere e correre il rischio di danneggiare la città o se contentarsi di fare il broncio “politico” a Nania uscendo dalla coalizione. Ma in politica sai com’è, non sempre per “due trombati” ci si straccia le vesti.
PINCO & PALLINO
E' MORTO MONSIGNOR MENTO
UN OSPEDALE DA SALVARE
domenica 28 ottobre 2007
SALVATORE LOMBARDO issa "La bandiera dell'Umanità"
La bandiera dell'Umanità è la denominazione con cui Salvatore Lombardo, artista barcellonese, ha inteso definire l'esposizione dei suoi lavori, che la Pro Loco "Alessandro Manganaro" organizza a Barcellona, con il patrocinio del Comune. La manifestazione d'apertura si svolgerà mercoledì 31 ottobre nella Sala Vetri del Palazzo del Monte di Pietà "Giovanni Spagnolo". Presenteranno Andrea Italiano e Gino Trapani.
L'esposizione rimarrà aperta fino al 4 novembre.
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