sabato 14 luglio 2007

UN NUOVO CIRCOLO


Anche Barcellona Pozzo di Gotto ha adesso il suo circolo "Forza Italia".
Ha avuto il suo regolare riconoscimento da parte dell'on. Dell'Utri, creatore ufficiale dei circoli voluti da Silvio Berlusconi in ogni angolo d'Italia, e potrà da subito avviare la sua attività politico-culturale, essendosi già provveduto alla composizione del consiglio direttivo.
Di questo si conosce la formazione, nel senso che ufficialmente sono stati resi noti i nominativi del presidente e degli altri membri dirigenti.
Tuttavia, almeno da parte nostra, si ignora con quale criterio sono stati scelti: se cioè su indicazione verticistica oppure su accertata segnalazione della base.
Comunque, questa l'equipe che dovrà fare funzionare il nuovo circolo cittadino: Sebastiano Messina, docente all'Ist. prof. agrario di Barcellona (presidente); Francesca Parrinello, direttore sanitario dell'ospedale di Milazzo ( presidente vicario); dott. Giuseppe Jacono (vice presidente); prof. Maria Torre (segretaria); prof. Fortunata Munafò (tesoriere); ing. Domenico Crinò e arch. Giuseppe Perdihizzi (consiglieri).
Secondo le intenzioni di chi è stato chiamato a "governare" il nuovo circolo, esso dovrebbe avere la caratteristica di una vera e propria associazione politico-culturale, senza i limiti di contrapposizione connaturata ai partiti, ma piuttosto rivolta a creare l'humus nel quale fare germogliare e crescere l'anima culturale del centrodestra.

venerdì 13 luglio 2007

PIO PROPONE E DIO DISPONE


La litoranea ed il ponte
trascurati dalla Provincia





Oggi, venerdì 13 luglio, la Provincia Regionale di Messina sigla un'iniziativa altamente meritevole. Partita dalla grande buona volontà dell'assessore alla solidarietà sociale Pio Amadeo - un nome che è una garanzia per la bontà dell'opera - essa dà vita ad un patto emergenza caldo, sottoscritto dal rappresentante provinciale e da quelli dei Comuni, delle aziende sanitarie, delle associazioni di volontariato, di promozione sociale e di protezione civile.
Enti che hanno partecipato all'ideazione e alla stesura del piano.
L'appuntamento per la sigla d'avvio è stato stabilito per questa mattina nella sede del Palazzo della Provincia e da questo "importante" incontro dovrebbe scaturire quanto di più utile e generoso potranno fare le istituzioni, a favore di quella parte della popolazione che, a causa delle proprie modeste condizioni di difesa, rischia di boccheggiare sotto la sferza dell'afa estiva.
Un "bravo" quindi alla Provincia Regionale che si preoccupa della salute degli anziani, dei bambini e di tutta quell'altra parte della popolazione che da sola non riesce a refrigerarsi.
Peccato che un altrettanto plauso non si può esprimere per quant'altro la Provincia dovrebbe fare per risanare strutture obsolete di sua pertinenza. Peccato.
Fra' Galdino

giovedì 12 luglio 2007

L'EX SOCIALISTA DURO A DIGERIRSI


L'assessore Mimmo Scolaro, che nella passata amministrazione ha dimostrato di essere tra i più attivi collaboratori del sindaco Candeloro Nania, probabilmente deve a quella sua positiva esperienza amministrativa la sua conferma nella nuova giunta, ugualmente retta dal dottore pediatra. Tuttavia la sua nomina, quest'anno, sta trovando un'inaspettata resistenza da parte dello staff dirigenziale di Forza Italia, il partito, cioè, che a Palazzo Longano Scolaro credeva di potere rappresentare, nonostante la sua estrazione prettamente craxiana.
Il suo posto, il top provinciale azzurro, intende darlo, invece, ad un altro ex "compagno socialsta", l'ingegner-professor Franco Pino, il cui fratello consigliere provinciale sarebbe abbastanza vicino al coordinatore provinciale di Forza Italia, il deputato Antonio D'Aquino.
Resta inoltre in piedi la questione Genovese- Bagnato, secondo cui il primo, anche lui sponsorizzato come Scolaro dai consiglieri comunali eletti per Forza Italia, dovrebbe cedere il posto al secondo, la cui presenza nella giunta Nania starebbe a cuore al deputato Antonino Beninati.
Il muro contro muro, pertanto, continua e sembra adesso assistere ad un esasperante tiro alla corda, dove da un lato tirano allenate braccia vip e dall'altro quelle non ancora aduse di semplici rappresentanti dell'elettorato barcellonese. Poco noti, sì, ma tuttavia innegabilmente eletti dal popolo barcellonese
Fra' Galdino

martedì 10 luglio 2007

UN MONUMENTO PER IL SENATORE



A due anni dalla dipartita del senatore Carmelo Santalco, il consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su mozione di un gruppo trasversale di consiglieri, si occuperà di rilanciare una proposta avanzata, dall'ordine degli avvocati cittadino, subito dopo la scomparsa dell'uomo politico barcellonese.
Probabilmente si ricorderà che nel luglio del 2005, per iniziativa dell'avvocato Piero Fazio, ex consigliere comunale repubblicano, fu inoltrata dall'assemblea dell'ordine, al Ministero di Grazia e Giustizia pro tempore, la richiesta di intitolare il tribunale della nostra città al senatore Carmelo Santalco, con una motivazione che sottolineava i meriti acquisiti da Santalco in Barcellona e nel suo hinterland e, in particolare, per l'impegno da lui profuso nella creazione del tribunale in questione.
La richiesta, indirizzata per conoscenza anche al presidente del Tribunale , al sindaco e al presidente del consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, pare sia rimasta lettera morta, ma ecco che qualcuno - esattamente il neo consigliere comunale di An, Cosimo Flaccomio - se ne è ricordato e gli è venuta l'idea di rispolverarla, promovendo una mozione consiliare, che è stata sottoscritta anche da altri consiglieri di estrazione diversa. Oltre a Flaccomio, hanno firmato la mozione Giuseppe Abate(An), Salvatore Imbesi(Fi), Orazio Calamuneri(Margherita), Antonino Puliafito(Sic.Vera), Giuseppe Trifirò (Udc), Gaetano Torre (Mpa), Giuseppe Messina (Udc), Lidia Pirri (all.Sic.), Pietro Mirabile (All.per Barc.), Francesco La Rocca (Barc.nel cuore), Franco Calabrò (Udc per Barc.), Angelo Pino (Fi), Angela Spinella (All.rosa).
La mozione bipartisan avrebbe potuto avere l'unanimità delle firme, ma forse non tutti i trenta consiglieri sono stati disponibili, probabilmente perchè l'iniziativa costituisce, implicitamente, un rimbrotto all'amministrazione precedente che, sotto la guida dello stesso attuale sindaco Candeloro Nania, non avrebbe mostrato la necessaria sensibilità verso questo probema.
Comunque, meglio tardi che mai.

domenica 8 luglio 2007

MEGLIO IL PONTE SUL PATRI'


E' meglio il distretto o il ponte sullo stretto?
E' questo il dilemma che tortura i nostri amministratori?
Ma davvero non si rendono conto che ormai la gente è stufa di conferenze e raduni per rimacinare i soliti bla bla e tentare di ceare nuovi carrozzoni politici, in cui allocare amici e parenti senza alla fine concludere nulla!
Mentre si lasciano trascorrere lustri per dire "sì" o "no" alla opportunità di riparare un pezzo di litoranea di fronte allo specchio di mar Tirreno che ha per sfondo la meravigliosa vista delle Eolie; mentre si nasconde la faccia dietro un dito per non aprir bocca di fronte alle insistenti richieste della gente, che da otto anni vorrebbe che finalmente venisse ricostruito il ponte sulla foce del torrente Termini, distrutto dalle mareggiate della fine del secolo scorso; mentre si continua a lasciare nella sciattezza e nell'abbandono i cinque chilometri della invidiabile spiaggia barcellonese; mentre impera tutto questo menefreghismo ambientale, si ha il coraggio, non certamente pudico, di far siglare protocolli d'intesa ai sindaci del nostro comprensorio per un progetto mediatico: quello per la creazioe di un "distretto turistico" coinvolgente Barcellona, Milazzo, l'arcipelago dell'Eolie e forse anche il promontorio di Tindari.
Ma guarda un po' fin dove arriva la fantasia dei politici nostrani, per porre fine a qualsiasi campanilismo e avere in mano carte che avallino la richiesta di Euro alla Comunità Europea.
Ma non sarebbe più opportuno e sano muoversi per procurare i soldi necessari alla ricostruzione del ponte sul Patrì e al rifacimento della litoranea, voluti e costruiti, a quei tempi, dalla Provincia?
O si tratta di un'arteria e di un ponte costruiti abusivamente - come ebbe ad azzardare, anni fa, un incommensurabile ingegnere della Regione Siciliana - e che quindi la forza del mare non avrebbe fatto male a distruggere.
Vogliamo finirla, amanti della politica, di ritenere che l'elettore è semplicemente un utile idiota?
Intanto, una petizione popolare ed altre iniziative di protesta vengono annunciate da parte delle Acli, nella speranza che qualcuno si muova d'autorità per fare eliminare lo sconcio strutturale che finora ha sicuramente fatto da repellente per lo sviluppo turistico della zona.
Avranno qualche effetto? Lo speriamo!
Fra Galdino

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