sabato 28 gennaio 2012

ARCI CITTA' FUTURA PRESENTA IL PROGETTO "OUTSIDE"

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"OUTSIDE" è  uno sportello di mediazione socio-culturale innovativo, in quanto rivolto ai ristretti  stranieri dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto "Vittorio Madia".
Arci Citta Futura organizza un incontro al PalaCultura Bartolo Cattafi, per il giorno 30 gennaio, con inizio alle 9,30, al fine di illustrare gli obiettivi e i metodi del nuovo progetto.
Saranno inoltre trattati alcuni argomenti d'attualità riguardanti:   *  testimonianze dirette della vita in OPG; * i processi migratori nell'epoca attuale; * le campagne per il superamento degli attuali Ospedali Psichiatrici Giudiziari. 



Alluvione di Messina 
TG2 STORIE - Sabato 28 ore 00.20
Dopo il TG2 della notte, servizio di circa 5 minuti sul post alluvione con reportage dai Comuni colpiti con numerose interviste
Reportage a cura di Pietro Di Lazzaro.
Aurelio Coppolino Coordinamento 22.11.11


ORAZIO CALAMUNERI INVITA L'ON. LACCOTO A INDIRE UNA CONFERENZA STAMPA PER ALCUNI CHIARIMENTI SUL SUO COMPORTAMENYTO NEI CONFRONTI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO

ON. G. LACCOTO

Il deputato regionale del PD Giuseppe Laccoto, presidente della commissione sanità all'A.R.S. è chiamato in causa,dal consigliere comunale al comune di Barcellona Pozzo di Gotto Orazio Calamuneri, per due importanti questioni riguardanti la nostra città:
* la condizione estremamente penosa dell'ospedale "Cutroni Zodda" prossimo alla chiusura con la scusa del riassetto finanziario della Sanità regionale;
* la ventilata notizia, secondo cui, da parte di Laccoto, si stia agendo automamente per garantire il sostegno nelle prossime elezioni amministrative a un candidato a sindaco d'una lista estranea al PD.
Calamuneri, facendo oggetto le succitate questioni,  ha scritto a Laccoto le seguente lettera...aperta.
"Caro On. Laccoto ritengo necessario che tu possa venire a Barcellona Pozzo di Gotto e indire una conferenza stampa per chiarire definitivamente due questioni.
La prima: Ospedale Cutroni Zodda;
Sei accusato da parte di alcune forze politiche che sei l'autore del ridimensionamento dell'ospedale, addossandoti tutti i problemi che affliggono l'ospedale di Barcellona P.G. Noi del Partito democratico che siamo stati sempre in prima fila nella difesa dell'ospedale Cutroni Zodda e della salute dei cittadini non accettiamo di queste critiche.
La seconda: sei ritenuto da più parti ma anche dalla stampa che ti appresti a sostenere in maniera autonoma un candidato a Sindaco (Calderone). Al di fuori dagli schemi del Partito Democratico di Barcellona P.G.
Per questo ti propongo di organizzare una conferenza stampa in modo da chiarire tutto questo.                                                                                                                                                           Orazio Calamuneri"

LA FOLLIA RESTERA' ANCORA IN CARCERE? IL QUESITO S'E' CERCATO DI SCIOGLIERLO NEL CONVEGNO ALL'OPG DI BARCELLONA TENUTO OGGI CON L'INTERVENTO DI AUTOREVOLI RELATORI



INSANA
ROSANIA
Capita a proposito ( direi che casca a fagiolo) il convegno "Ospedale Psichiatrico Giudiziario: la follia in carcere" avviato stamani nella sala-teatro dell'OPG "Vittorio Madia".
Organizzato dall'associazione "Stupenda-Mente" e dalla Direzione dell'OPG di Barcellona, l'interessante incontro avvalorato dalla nudrita presenza di moltissimi giovani (in massima parte al femminile) praticamente sembra attuato in concomitanza con un importante evento: l'approvazione al senato d'una nuova normativa che fissa al 31 marzo del 2013 la chiusura definitiva di quelli che, nonostante abbiano cambiato il nome di manicomio in quello di ospedale psichiatrico, negli anni, sul piano della restrizione, hanno fatto registrare, scarsa differenza, essendo praticamente rimasti veri e propri luoghi di pena.
La partecipazione al convegno odierno di insigni relatori, sin dalla prima relazione, è servita a puntualizzare - al di là d'ogni variante interpretativa - l'effettiva esigenza di uscire da una condizione insostenibile di disagio umano perpetuata dall'esistenza di Ospedali psichiatrici  resi invivibili per carenza di personale custodiale, sanitario e parasanitario, socializzante e riabilitativo. Dove - come ha sempre fatto notare padre Giuseppe Insana,  cappellano dell'O.P.G. e coordinatore dell'Associazione di Volontariato “Casa di solidarietà e accoglienza” - mancano addirittura i mezzi finanziari per garantire la soddisfazione delle esigenze quotidiane, con vera e propria frustrazione per gli operatori interni, costretti a districarsi in un continuo stato d'emergenza.
ARTALE  e ALESSANDRA
Dicevo della coincidenza del Convegno con l'avvenuta approvazione dell'emendamento proposto dal senatore Marino, la cui finalità dovrà condurre al radicale mutamento dell'attuale situazione "manicomiale" giudiziaria, mediante la creazione di strutture sostitutive in grado di rispettare la dignità del soggetto umano, anche quand'è in condizione releganti.
Per cui s'è ovviamente parlato della nuova prospettiva, senza tuttavia potere prevedere  quando e come effettivamente essa potrà realizzarsi, rispettando e conciliando i parametri di dignità e sicurezza, ritenuti indispensabili.
Già, sin dall'inizio, porgendo il saluto ai convegnisti, il sindaco di Barcellona Candeloro Nania non ha potuto fare a meno di sottolineare quanto spesso avviene con la emanazione di leggi dai nobili obiettivi, senza tuttavia garantirne l'attuazione. Per quanto concerne il Comune di Barcellona, Nania ha promesso la disponibilità per venire incontro alla realizzazione di strutture, segnalando addirittura la possibilità di utilizzarne, ristrutturandola, qualcuna già esistente, quale la colonia di Acquaficara.
Il direttore dell'OPG, Nunziante Rosania, che assieme al dott.psichiatra
LUCANIA
M. Alessandra, Presidente dell'Associazione Onlus StupendaMente è stato l'anima dell'organizzazione, ha espresso fiducia nella nuova disposizione di legge, ma rispetto alla quale, tuttavia, rimane un grosso interrogativo:  come mai, nonostante tutto il disagio e le incongruienze,  l'OPG è sopravvissuto fino ad oggi,  quando rimane ancora il dubbio se sarà davvero garantito  un futuro migliore al malato mentale autore di reato giudicato "socialmente pericoloso?.

venerdì 27 gennaio 2012

LA CAMERA DI COMMERCIO DI MESSINA VIENE INCONTRO ALLE NECESSITA' DI NUOVI IMPRENDITORI, CON PREFERENZA NELLE ZONE COLPITE DALLE RECENTI CALAMITA' NATURALI

CAMERA DI COMMERCIO DI MESSINA
 
Una buona notizia per le imprese avviate da poco e per chi intende avviarne nuove. 
Riguarda la concessione di contributi al microcredito, nella provincia di Messina.
 
La Camera di Commercio di Messina ha avviato un’azione a sostegno e all’avvio di nuove imprese e di supporto a quelle (con meno di 36 mesi di vita), mediante la concessione di un contributo in conto interessi alle imprese (preferibilmente quelle colpite dalle recenti calamità naturali e imprese innovative, femminili, giovanili e sociali) che abbiano ottenuto o intendano usufruire di un finanziamento fino ad un importo massimo di 25.000,00 (venticinquemila/00) euro. Tali contributi, saranno indirizzati a coprire tutti gli interessi a carico dell'impresa imputabili al primo anno di finanziamento, o ad un abbattimento del totale degli interessi per l’intero periodo del finanziamento. Il contributo non potrà, in ogni caso, eccedere 1.000,00 (mille/00) euro. Gli importi relativi al contributo in conto interessi, saranno erogati fino al raggiungimento del budget previsto dal progetto.

Le domande di contributo saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di arrivo definito dal numero di protocollo. I contributi saranno erogati sino al raggiungimento delle disponibilità finanziarie stabilite dal progetto. Ove le disponibilità finanziarie fossero insufficienti rispetto alle domande presentate, la concessione del contributo sarà disposta secondo il predetto ordine cronologico. La verifica dei requisiti di accesso ed il controllo della documentazione sarà effettuato da un’apposita Commissione. La graduatoria dei beneficiari, stilata secondo il predetto ordine cronologico, verrà pubblicata sul sito www.aziendaspecialemessina.it.

Le istanze di contributo dovranno essere prodotte entro il 16/03/2012 presso l’Azienda Speciale Servizi alle Imprese della Camera di Commercio I.A.A. di MESSINA, compilando l’apposita modulistica (allegato C richiesta di contributo) disponibile sui siti; www.cameradicommercio.me.it; www.aziendaspecialemessina.it.

SOPESO IL PONTE, DISMESSI I TRENI A LUNGA PERCORRENZA, NON RESTA CHE TRATTARE TRATTARE TRATTARE



RAFFAELE LOMBARDO PRESIDENTE DEL GOVERNO REGIONALE DI SICILIA:
 "Abbiamo parlato dei treni a lunga percorrenza e il governo ci ha subito assicurato che uno di questi verrà ripristinato. Uno, erano molti di più e adesso si dovrà avviare una trattativa serrata con le ferrovie".

LILLO OCEANO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DI MESSINA:

“Un treno però non basta – Per crescere e svilupparsi il Mezzogiorno, la Sicilia e il nostro territorio hanno bisogno di mezzi di collegamento efficienti, moderni. Occorre, come chiedono anche al Nord, che Fs ripristini i treni a lunga percorrenza”.

MARIO MONTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE D'ITALIA:
"Aprite un tavolo con Trenitalia e sbrigatevela tra di voi, perché io ho ben  altro da fare"

DIVENTA INSOSTENIBILE LA CONDIZIONE NELLE CARCERI ITALIANE


Messina : Detenuto aggredisce due agenti poi tenta suicidio


Ieri sera un detenuto ristretto alla Casa Circondariale di Messina, C.C., ha aggredito e ferito, senza apparenti ragioni, un agente ed un ispettore della polizia penitenziaria. Successivamente nel corso della nottata ha tentato il suicidio ed è stato necessario ricoverarlo d’urgenza al Policlinico di Messina


A comunicarlo Eugenio Sarno, Segretario Generale della UIL penitenziari, che aggiunge particolari cruenti sull’accaduto

Solo dopo l’aggressione di ieri pomeriggio il detenuto è stato allocato in cella singola, dove ha consumato il tentato suicidio che è stato posto in essere attraverso  una  lacerazione all’addome , procurata con una lametta, talmente profonda che ha interessato anche lo stomaco. Il detenuto, prontamente soccorso dal personale di polizia penitenziaria, è stato inviato d’urgenza al policlinico di Messina dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico

Quest’ultimo atto di violenza riporta all’attualità le denunce della UIL Penitenziari sulle condizioni del carcere messinese

E’ del tutto evidente che le condizioni degradate e degradanti del Gazzi di Messina alimentano una deriva di violenza. Dopo la visita che ho effettuato in quella struttura nello scorso febbraio – ricorda il Segretario della UIL Penitenziari – non ho mancato di denunciarne con dovizia di particolari  le condizioni di fatiscenza ed insalubrità. Ovviamente anche il sovrappopolamento della struttura concorre ad aggravare il quadro generale. Oggi si registra la presenza di 409 detenuti a fronte di una disponibilità di circa 180 posti (considerata la chiusura di un padiglione per lavori di ristrutturazione). Ciò origina quella promiscuità , già denunciata, tra detenuti comuni e pazienti negli ambienti di ospedalizzazione del Centro Clinico. E’ del tutto evidente che Messina paga lo scotto di ataviche disattenzioni da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. Anche sul fronte del personale non vanno certo meglio. Rispetto all’organico decretato mancano circa 50 unità, che in un quadro di emergenza, come quello attuale, concorrono ad ampliare le difficoltà operative

La UIL Penitenziari sulla scorta della previsione di chiusura degli OPG nel 2013 rilancia la proposta di riconvertire la struttura di Barcellona Pozzo di Gotto

Oramai è evidente, inevitabile, che gli OPG saranno soppressi. Ci pare opportuno, quindi, cominciare una seria riflessione sulla possibilità di riconvertire la struttura di Barcellona Pozzo di Gotto. Quella è una struttura che ben si presta ad essere riconvertita in carcere. Dispone di spazi e locali idonei. In tal modo il territorio messinese potrebbe disporre di un secondo istituto,  di cui ha assolutamente bisogno, come dimostra il perenne sovraffollamento del Gazzi. Facciamo appello – conclude Eugenio SARNO - all’Amministrazione Penitenziaria Centrale ed a quella regionale perché si avvii una approfondita valutazione nel merito della proposta”

IL PONTE SULLO STRETTO FORSE SI FARA', IL GOVERNO MONTI NON CI ENTRA NELLA SUA "SOSPENSIONE"

Il ponte sullo stretto per il momento rimane "sospeso".
Il definanziamento del Cipe - annunciato dal Sole 24 ore - non  esiste: almeno  come decisione presa dal Governo Monti. Secondo indiscrzioni, ciò sarebbe stato chiarito alla delegazione guidata dal governatore Lombardo, in occasione dell'incontro con il presidente Monti. Si tratterebbe soltanto di una sospensione in attesa che venga valutato l'impatto ambientale. Decisione presa durante il precedente governo. Forse una specie di...rinvio a tempi migliori. Un "campa cavallo" insomma.
Per quanto concerne i cosiddetti tavoli tecnici annunciati dal Governo Monti a Lombardo, di cui è stato rifeito nel post di ieri, se ne dovrebbe aprire uno, la dsettimana prossima, per discutere  sul costo dei carburanti, che in Sicilia è maggiore che nelle altre regioni, e  sulla destinazione delle elative accise, che la Regione intenderebbe gestire visto che in Sicilia siamo oberati dall'attività di grosse raffinerie del petrolio.
Si aprirà quindi presto la trattazione, ma non si sa quando e come si concluderà.
Comunque è un passo in avanti, come in avanti sarebbe il passo a favore delle zone alluvionate e sulla questione del taglio alle ferrovie in Sicilia: per quanto riguarda i tributi saranno resi più flessibili i tempi di riscossione, per i treni, ne sarà ripristinato uno a lungo percorso Palermo-Milano Torino, quanto prima.

PER CONOSCERE IL COMMENTO DEL GOVERNATORE RAFFAELE LOMBARDO
CLICCA http://t.co/aiFGRP8r

giovedì 26 gennaio 2012

AVVENUTO L' INCONTRO DEL PREMIER MONTI CON LA DELEGAZIONE REGIONALE GUIDATA DAL GOVERNATORE DI SICILIA RAFFAELE LOMBARDO

LA PERPLESSITA' DEI "FORCONI" : atteso per oggi il giudizio del Governatore.
 
 
Ieri sera , è avvenuto il previsto incontro tra il Presidente del Consiglio, Mario Monti, e il Presidente della Regione Siciliana, On. Raffaele Lombardo.

  Erano presenti                                                                                                                                                                                           - per il Governo i Ministri Cancellieri e Catania, il Vice Ministro Ciaccia e i Sottosegretari Catricalà e Polillo
- per la Regione Siciliana il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Francesco Cascio, gli Assessori Gaetano Armao, Pier Carmelo Russo, Massimo Russo ed Elio D’Antrassi.
Il Presidente della Regione ha espostole problematiche di carattere fiscale, tariffario e procedurale che  rendono troppo onerosa l’attività delle imprese nella Regione Siciliana.
  Riguardamo: il trasporto (il costo della benzina, il traghettamento, le tariffe autostradali), le esigenze della pesca e dell’agricoltura. 
Il governatore ha sottolineato l'esigenza di misure per proteggere la produzione tipica regionale dalla concorrenza  di Paesi limitrofi. Nonché l'opportunità d'istituire zone franche in aree disagiate dell’Isola per favorirne lo sviluppo sociale ed economico.
Il presidente Monti ha preso atto delle proposte avanzate, asserendo che  sono stategià adottate diverse misure per venire incontro alle esigenze delle imprese, quali
- a) L’abbattimento dei costi autostradali
- b) Lo stanziamento di 70 milioni di euro per l’anno 2011 a favore dell’”Ecobonus” in aggiunta ai 30 milioni di euro per l’anno 2010. Ulteriori incentivi per gli anni 2012/2013 potranno essere valutati, alla luce delle risorse disponibili, previo assenso dell’Unione Europea, qualora non si dia il via all”Ecobonus Europeo” di cui si sta discutendo.
- c) Il Decreto legge n° 1 del 2012 (“Cresci Italia) adottato il 20 gennaio che include provvedimenti atti a dare risposta ad esigenze evidenziate nell’incontro, ed in particolare in materia di trasporto locale (traghetti), di liberalizzazione del sistema di distribuzione dei prodotti agro-alimentari;
Il Presidente Monti ha inoltre fatto riferimento alle opere infrastrutturali per le quali il CIPE ha recentemente deliberato l'immediato finanziamento di oltre tre miliardi di euro.

Comunque Monti ha dichiarato la disponibilità del Governo per una prossima convocazione di tavoli di lavoro cui parteciperanno le Amministrazioni interessate (Sviluppo Economico, Economia e Finanze, Politiche Agricole, Affari Europei) e l’Ente Regione al fine di rafforzare le sinergie fra le diverse misure di sostegno all’economia siciliana esistenti e l’utilizzo dei fondi strutturali europei. In questo contesto verrà altresì esaminata la possibilità di definire ulteriori misure, nel rispetto delle regole comunitarie, volte a:

- Verificare il rispetto delle norme di sicurezza applicate nell’autotrasporto, anche tramite un rafforzamento dei controlli;

- Implementare la vigilanza sulla qualità merceologica dei prodotti agricoli anche adoperandosi per il rafforzamento delle norme comunitarie;

- Migliorare la frequenza dei collegamenti ferroviari. A questo proposito, il Governo è in contatto con l’operatore ferroviario e ha già ottenuto il ripristino di un treno a lunga percorrenza notturno con destinazione Milano o Torino a scelta della Regione che ha fortemente insistito per il ripristino;

- Prevedere la flessibilizzazione delle rate di ripagamento dei debiti tributari;

- Attivare già dalla prossima settimana un tavolo per l’esame delle questioni di sanità e bilancio della Regione Siciliana.

Il Presidente ha inoltre apprezzato l’impegno del Presidente Lombardo a proseguire con assoluto rigore nell’adozione delle necessarie misure di contenimento della spesa pubblica regionale anche al fine di consentire una rapida approvazione del bilancio. Ha altresì raccomandato una più rapida attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali e assicurato la disponibilità del Governo a fornire ogni ulteriore assistenza tecnica e amministrativa utile al conseguimento degli obiettivi comuni sopra indicati.
Il Presidente Monti ha preso quindi atto dell’impegno del Governo Regionale ad adoperarsi per il ritorno alla normalità in materia di ordine pubblico e di libera circolazione delle persone e delle merci, ed ha apprezzato il clima di leale collaborazione istituzionale nel quale si è svolto l’incontro.                                                                                                                                       Le prime notizie sul risultato dell'incontro hanno però lasciato perplessi i cosiddetti "Forconi", secondo cui il rinviare la trattativa ai "tavoli" significa allungare i tempi, "perché si sa quando i tavli iniziano e non si sa quando si concludono",  mentre esistono problemi la cui soluzione non è più ritardabile.

SENATO APPROVA CHIUSURA OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI


OPG DI BARCELLONA P.G.
E' stato approvato dal Senato l'emendamento sugli OPG, inserito su iniziativa di Ignazio Marino nel disegno di legge per lo svuotamento delle carceri. Disegno di legge S. 3074 - La nuova disposizione di legge, grazie all'emendamento, decreta la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari,  strutture che per ottant'anni - sostiene il promotore della legge - "sono rimaste uguali a sé stesse, diventando il luogo in cui celare ciò che per alcuni erano solo 'rifiuti umani'." L'emendamento discusso ieri (leggi qui il testo) - afferma il sen. Marino - è un passo epocale per dire un no netto: il nostro paese non può e non vuole tollerare che esista un inferno dei dimenticati". 
La legge, così come approvata dal Senato indica le caratteristiche e sancisce i tempi per l'individuazione delle nuove strutture, interamente a carattere ospedaliero con una rete di vigilanza esclusivamente esterna, che permetteranno di superare gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Il termine è il 31 marzo 2013 (leggi l'articolo di Repubblica.it).

"Questo voto - a giudizio di Ignazio Marino, che aveva più volte visitato l'OPG di Barcellona - responsabilizza tutti, Stato, Regioni, Magistratura: nessuno potrà più dire 'io non sapevo' o 'io non posso', perché queste 1.500 persone internate, nella maggior parte dei casi senza garanzia delle cure e senza rispetto della loro dignità, devono da tutti noi essere percepite come una ferita ed una vergogna nel nostro vivere civile (come ha sostenuto recentemente Vittorino Andreoli sul Corriere della Sera)"


Parlamento Italiano - Disegno di legge S. 3074 - 16ª Legislatura

Decisioni in sospeso, sulla organizzazione della manifestazione post-alluvione, in attesa di una nuova assemblea del Coordinamento 22.11.11

 Ieri, a Palazzo Longano, l'assemblea degli aderenti al “Coordinamento 22.11.11”, ha fatto registrare una modesta partecipazione.
 La presenza s'è infatti limitata  a soli sette rappresentanti d'associazioni e Comuni:
Comune di Saponara: Nicola Venuto (Sindaco), Fabio Vinci (Assessore)
Associazione Genius Loci, Barcellona Pozzo di Gotto: Andrea Italiano
Associazione Pro Loco, Barcellona Pozzo di Gotto: Andrea Italiano
Associazione Circoli dell'Ambiente, Barcellona Pozzo di Gotto: Andrea Italiano
Associazione La Fenice, Barcellona Pozzo di Gotto: Vittorio Marcini, Basilio Rotuletti
Comitato 22.11.11 Barcellona Pozzo di Gotto: Cettina Calì, Aurelio Coppolino, Candeloro Trovato
Comitato 22 novembre 2011, Saponara: Antonino Gangemi
Comunque l'incontro è servito a formulare una serie d'aggiornamenti, così verbalizzati:
----------
a – contemporaneamente alla riunione, il Governatore Lombardo incontra il Presidente Monti. Il
Sindaco di Saponara riferisce che nell'agenda del Governatore, oltre ai nodi inerenti alle richieste
avanzate dal Movimento dei Forconi, a differenza da quanto riportato dai media, era presente il
punto “alluvione del messinese”. Nella prossima assemblea il Sindaco di Saponara cercherà di
capire se e di cosa hanno realmente discusso.
b – dopo aver inviato via mail conferma invio tramite posta certifcata del documento, Aurelio
Coppolino, in vista della prossima assemblea, chiederà al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto
(emissario della comunicazione), di ricevere conferma telefonica dell'avvenuta ricezione.
2 – dato il numero esiguo di partecipanti alla riunione, si decide di posticipare alla prossima
assemblea l'organizzazione dell'eventuale protesta nel caso in cui non vengano adottate le misure
concrete richieste alle istituzioni, tra cui l'emanazione dell'ordinanza della Protezione Civile, entro
il termine prefssato del 31 gennaio.
3 – il Sindaco di Saponara ed Aurelio Coppolino informano l'Assemblea che sarà costruito un sito
internet con indirizzo www.221111.it. Tale sito avrà lo scopo di sopperire al mancato supporto
della maggior parte dei media locali nell'informare i cittadini della provincia circa le richieste
avanzate dal Coordinamento. Il portale altresì avrà lo scopo di divulgare nel territorio tutte quelle
notizie inerenti a disposizioni normative ed iniziative spontanee in merito al post alluvione.
4 – l'assemblea concorda circa la necessità di fornire il Coordinamento di regole e cariche che
facilitino le attività ed il coinvolgimento attivo del maggio numero di persone sensibili al post
alluvione. Di una bozza di statuto viene incaricato il Sindaco di Saponara.
5 – l'assemblea decide di fssare la prossima riunione qualche giorno dopo la scadenza indicata nel
documento: sabato 4 febbraio, ore 16.00 presso la Pinacoteca di Via Quasimodo sita in Saponara.
L'Assemblea è tolta alle ore 20.45.
Verbalizzante Aurelio Coppolino

mercoledì 25 gennaio 2012

MA COS'HA QUESTA RAI?

Non è la prima volta che capita.
E capita non soltanto a Barcellona, ma in diversi posti d'Italia.
Parlo della precaria ricezione dei programmi di RAI Radio 3 che, trasmessi unicamente su Modulazione di Frequenza, non sempre si riesce a sintonizzare bene. 
Da almeno quattro giorni, addirittura, sulla frequenza 98,5, che è l'unica captabile nella zona in cui abito, non ci riesco neppure tentando di centrare la "stazione" ricorrendo all'uso di diverse radioriceventi, in più posti dell'abitazione.
E' probabile che ci siano interferenze d'altre stazioni private, oppure che sia la locale ripetitrice a non funzionare.
Il fatto è che - cosa davvero strana - è possibile in MF sintonizzarsi (e senza alcun disturbo) con Radio Padania libera - che non m'interessa affatto - e non con una stazione Rai, per la quale ho già versato il canone 2012.
Per questo, stamattina, ho telefonato al numero 800111555, guasti tecnici Rai, per segnalare l'inconveniente.
Dopo la solita lunga attesa con la solita musichetta, sono riuscito a contattare e spiegare. 
Adesso attendo che qualche cosa avvenga. Almeno lo spero.




martedì 24 gennaio 2012

CHISSA' QUANTE CE NE SARANNO ANCORA...


BARCELLONA CONTINUA A LANGUIRE, E A CIO' BISOGNA REAGIRE!!!

Sembra trascorso un secolo dalla sconvolgente data del 22.11.11, quando quasi l'intera Barcellona venne invasa dal fango e dai detriti che il Longano, l'Idria e gli altri secondari corsi d'acqua strapparono alle sovrastanti colline.
Nonostante il collasso determinato dallo scioccante evento, nonostante tutta l'adrenalina prodotta nella solidale fase successiva, nonostante i generosi proponimenti giovanili conditi d'orgoglio cittadino, adesso tutto sembra essersi fermato per sedimentarsi in un'apparente normalità.
Ed è questo il peggiore rischio che la città sta correndo, il pericolo che pian piano possiamo assuefarci al peggio che inesorabilmente condiziona Barcellona e del quale invece ci si dovrebbe rendere conto, per proteggere la città da un possibile analogo agguato della Natura prima violentata e ora trascurata..
In questi giorni, abbiamo notato giovani che - responsabilmente - si sono impegnati per tenere viva l'attenzione sulle esigenze d'interventi istituzionali atti a riparare i danni subiti il 22 novembre.
Nello stesso tempo altri giovani e meno giovani stanno indirizzando  il loro interesse nella ricerca di confronti e di escamotages politici, preparatori alle elezioni amministrative della prossima primavera.
Le manovre s'intrecciano e s'incrementano, con l'inevitabile necessità di trovare alleanze possibilmente vincenti. Si briga quindi per la creazione di formule, senza tuttavia tenere conto di quanto esoso, per  un eventuale vincitore, sarà l'impegno di governare questa città.
Senza dubbio sanno che la situazione è insopportabile, ma neppure ne parlano.
E il perché non lo sanno.
Cosicché, ciò che dovrebbe essere prioritario, passa in secondo piano.




ALLA PROVINCIA REGIONALE GLI UDC DI NARO E DI DALIA SI RICOMPATTANO COSTITUENDO IL NUOVO GRUPPO CONSILIARE "UDC PER IL TERZO POLO"

ROSARIO SIDOTI

E' stato costituito, alla Provincia Regionale di Messina, il nuovo gruppo consiliare 'Udc per il Terzo Polo'', formato dalle componenti del gruppo consiliare 'Unione di Centro' che fa riferimento all’On. Naro e  di quello che fa riferimento al Senatore D’Alia.  Vi hanno aderito i consiglieri: Matteo Francilia, Salvatore Fiore, Rosario Sidoti, Enzo La Rosa, Marco Vicari, Stefano Mazzeo, Biagio Bonfiglio ed Antonino Summa.
I consiglieri hanno poi provveduto a nominare capogruppo Rosario Sidoti ( già capogruppo UDC) e vice capogruppo Marco Vicari.
Rosario Sidoti, nel ringraziare il partito e i consiglieri per la rinnovata fiducia, osserva che "L’Udc per il terzo polo è, in questo momento storico, ancora più impegnato a rafforzare la sua presenza sul territorio per risvegliare nelle coscienze i sempre validi ideali sui quali il partito stesso si fonda e che pongono l’uomo al centro di ogni realtà. Con il nuovo gruppo, UDC PER IL TERZO POLO, si continuerà, con compattezza e dedizione, a portare avanti le politiche di sviluppo del nostro territorio nella stessa direzione del grande e lungimirante progetto del nostro leader Pierferdinando Casini".

lunedì 23 gennaio 2012

DEFISCALIZZIAMO I DERIVATI DEL PETROLIO IN SICILIA

SCIANO': «PER IL RILANCIO DELL'ECONOMIA SICILIANA, E'
URGENTE E NECESSARIO DEFISCALIZZARE IL PREZZO DELLA
BENZINA E DEGLI ALTRI DERIVATI DEL PETROLIO».
 

MIRTO: «EVITIAMO CHE LA SICILIA AFFONDI. L'AUTONOMIA E LO
STATUTO SPECIALE DEVONO ESSERE USATI A DIFESA DEGLI
INTERESSI E DEI DIRITTI DI TUTTO IL POPOLO SICILIANO».


Il Fronte Nazionale Siciliano, in questi giorni di agitazione, coglie l'occasione per ribadire la necessità che venga defiscalizzato il prezzo dei derivati del petrolio, senza che sfugga tuttavia l'opportunità di coinvolgere l’Assemblea Regionale Siciliana, cioè il ParlamentoSiciliano, massimo organo istituzionale della Sicilia.
"E’ paradossale che in Sicilia - si legge in un comunicato FNS - regione con una capacità di raffinazione di petrolio pari a oltre 40 milioni di tonnellate, il 40 percento dell’intera capacità italiana, la benzina costi più che nel resto d’Italia".  La nota rivendica  che gli Indipendentisti di FNS "portano avanti da sempre, spesso in solitario, una battaglia senza 'se' e senza 'ma' per la defiscalizzasione del prezzo della benzina e degli altri derivati del petrolio". e che "un mese fa, hanno proposto una mobilitazione eccezionale dell’opinione pubblica siciliana per indurre l’Assemblea Regionale Siciliana ed il Governo Regionale a varare, con la massima urgenza, una 'legge-voto'  in tale direzione".
Intanto è necessario che si faccia chiarezza sulle reali intenzioni dell’Assemblea Regionale Siciliana e dello stesso Governo Regionale.ed è importante che ciascuno, per le proprie competenze, faccia la propria parte e si assuma le proprie responsabilità.
L’articolo 18 dello Statuto Siciliano stabilisce che “L’Assemblea regionale può emettere voti, formulare progetti sulle materie di competenza degli organi dello Stato che possano interessare la Regione, e presentarli alle Assemblee legislative dello Stato”.
Rebus sic stantibus
"Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU “SICILIAINDIPINNENTI” invitano formalmente l’Assemblea Regionale Siciliana a formulare, da subito, uno specifico disegno di Legge-voto, ai sensi per l’appunto dell’articolo 18 dello Statuto di Autonomia, tendente ad ottenere una Legge, da parte del Parlamento italiano, che consenta la DEFISCALIZZAZIONE, in Sicilia, del prezzo della benzina e di tutti i derivati del petrolio.
Invitano, inoltre, il Presidente della Regione e tutta l’Assemblea Regionale Siciliana a sensibilizzare i senatori ed i deputati eletti in Sicilia affinché sostengano l’iniziativa legislativa siciliana e ne sollecitino l’iter parlamentare.
La defiscalizzazione del prezzo della benzina e degli altri derivati del petrolio darebbe l’avvio ad un nuovo, reale processo di ripresa economica e produttiva di tutta la Sicilia.
A conclusione, il comunicato afferma che
"OVE QUESTO NOSTRO APPELLO DOVESSE CADERE NEL VUOTO, U FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU “SICILIA INDIPINNENTI” SI ATTIVERA’ PER UNA MOBILITAZIONE “DEL” POPOLO SICILIANO, “CON” IL POPOLO SICILIANO, “PER” IL POPOLO SICILIANO. E “MAI” CONTRO IL POPOLO SICILIANO!"

CGIL,CISL, UIL organizzano a Palermo una manifestazione regionale con sit-in sotto la sede della Presidenza del Governo regionale


LA REGIONE DEVE ATTIVARSI PER FARE USCIRE LA SICILIA DALLO STATO D'ABBANDONO IN CUI E' STATA LASCIATA




I SINDACATI FARANNO SENTIRE LA LORO VOCE UNANIME

Per il giorno 26 gennaio 2012 è stata indetta una  manifestazione regionale con Sit-in sotto la Presidenza del Governo regionale
a Palermo in piazza Indipendenza.

Il presidio si svolgerà nella mattinata di giovedì 26 gennaio a partire dalle ore 10.00 per concludersi intorno alle ore 13.00.
SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL

IL FORCONE COMINCIA A MORDERE L'INTERO STIVALE

La gogna messa in evidenza dal Movimento d'urto si allarga.
Oltrepassato lo Stretto, pur senza bisogno del famigerato ponte, adesso la protesta si estende lungo la penisola allargandosi a macchia d'olio:  servirà a fare intendere che non si tratta di prurito sollecitato da strumentalizzatori, ma di vera e propria infiammazione sociale.
Si apprende, dalle agenzie di stampa, che le operazioni di blocco si stanno facendo sentire in quasi tutto lo Stivale, partendo dalla Calabria e irradiandosi verso Puglia, Campania ed altre regioni.
  In Calabria decine di mezzi pesanti (tir e camion) si sono appostati in punti strategici della viabilità, lo stesso in Campania, dove sono state bloccate uscite autostradali.
Idem in Puglia, dove i camionisti si sono posti in prossimità  di due autostrade (A 14 e A 16). L'autostrada 14 risulta bloccata pure nelle Marche, in provincia di Acoli Piceno. Persino in Lombardia ed in Liguria il fenomeno sta contagiando diverse vie di comunicazione, con il risultato di lunghe code e rallentamenti, sempre provocati dal comportamento dei camionisti.
Evidentemente i denti del forcone oltre a mordere in Sicilia cominciano a farlo anche più in alto e di questo non si può non tenere conto.
D'altronde sembra che della portata della protesta  si stia attivamente occupando il Ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri.

MANCA LA BENZINA E LE STRADE DI BARCELLONA RESPIRANO

Non sarò stato certamente il solo ad avere notato, stamattina, quanto fosse gradevole muoversi lungo le vie urbane, quasi completamente sgombre di quel traffico assordante che normalmente, soprattutto nelle ore di punta, asfissia la città. .Sembrava quasi che fossimo tornati ai tempi della nostra fanciullezza, quando senza alcun rischio si poteva giocare con la palla di pezza in mezzo alla strada.
 Era il proverbiale bicchiere mezzo pieno o, per meglio dire, l'altra faccia della medaglia mediatica prodotta dalla mancata disponibilità di benzina e gasolio, che tra ieri e oggi ha immobilizzato quasi l'intero parco automobilistico cittadino, in parte convogliandolo a ridosso dei distributori di carburante.
Lo stesso fenomeno di serenità atmosferica è stato registrato a Messina, dove per diversi giorni la barbarica invasione dei tir e degli altri mezzi pesanti è sembrata essere svanita, a tutto vantaggio della circolazione e dell'eco-igiene.
D'altronde, non c'è medaglia che non abbia il suo rovescio, come non esiste proverbio che non abbia il suo contrario. Gli antichi divevano: "Maiu comu vaiu vaiu", per significare che ormai a maggio si poteva andare vestiti senza essere costretti a intabarrarsi.
Ma dicevano pure "Maiu nto cappottu": per rimarcare che nel mese di maggio scoprirsi può essere deleterio per la salute.
Insomma, su questa terra, sin dai tempi d'Adamo ed Eva ci sono sempre stati, ci siamo e ci saranno gli ottimisti e i pessimisti: il tipo cioè alla Berlusconi che vedeva la crisi in rosa e il tipo alla Monti che vede nero e mette a lutto i soliti noti  
Ah, dimenticavo: c'è però chi vede in rosa-nero e i conti se li sa fare .

fra' Galdino

domenica 22 gennaio 2012

IL CONSIGLIERE COMUNALE ORAZIO CALAMUNERI E LA DRAMMATICA SITUAZIONE DI CHI HA PERDUTO CASA CON L'ALLUVIONE

IL DRAMMA DEL LONGANO AGGRAVA LA GIA' FRAGILE CONDIZIONEDELL'ECONOMIA CITTADINA

                              COMUNICATO STAMPA


Gli eventi alluvionali del 22/11/2011 sono stati il colpo di grazia per la città di Barcellona P.G.. Una città con un’economia fai da te, con nessun progetto di sviluppo. Si va avanti con un’agricoltura che prima era un vero polmone economico ma che adesso è arretrata e risente della fragilità del territorio. Infatti molte aziende agricole di fiori e piante sono state messe in ginocchio dall’alluvione, l’edilizia è semibloccata e dal nuovo piano regolatore non si capisce che tipo di sviluppo economico questa città deve avere, molto debole nelle infrastrutture, con oltre il 60% della popolazione in seria difficoltà per la mancanza di lavoro e di case economico popolari. Infatti sono in molti con la necessità di una casa, mentre gli affitti sono proibitivi e alla distanza provocano sfratti. E la povera gente vive nella sofferenza e nella privazione, non si curano nemmeno i denti per i costi e carenze di strutture pubbliche, mentre i padroni di alloggi ai primi ritardi nei pagamenti, sfrattano senza pietà buttandoli sulla strada. Caro Don Salvino, altro che “ama il prossimo tuo come te stesso”, qui in tanti adorano solo il Dio Denaro. E qui l’amministrazione Comunale è pesantemente colpevole perché in 11 anni di Governo non ha saputo o voluto costruire nemmeno un alloggio popolare incurante del bisogno delle giovani coppie e dei senza casa. E adesso dopo l’alluvione la situazione è fortemente peggiorata. Intanto abbiamo ancora famiglie sfollate e a questi si aggiungeranno fra alcuni giorni gli sfrattati, determinando così una miscela esplosiva. E qui scontiamo la mancata programmazione del fabbisogno cittadino di case per i meno abbienti, certo per scelta di classe. La nuova amministrazione Comunale che verrà dovrà cambiare radicalmente politica. Procedendo ad una profonda rivoluzione dentro il palazzo. Dove la macchina burocratica ora anchilosata e arrugginita, si deve ripassare profondamente. “certi” uffici ora passivi, devono diventare propositivi. Si dovrà lavorare con passione, impegno e fantasia. Certi uffici “sulla carta” vanno rivoluzionati e rilanciati. Occorre un lavoro corale con gente motivata (e ci sono) che si rimbocchi le maniche. Barcellona P.G. si deve rilanciare. La tragedia del fango e del volontariato ha voltato pagina definitivamente. Niente è più come prima e certi “personaggi” hanno mostrato la corda, dando prova di essere inconsistenti. Vedi trasferimento dell’esattoria, (che tanti disagi ha provocato alla città) e vedi la nuova stazione ferroviaria ridotta a luogo di desolazione. La popolazione è stremata per questo diciamo basta con i Rais, e basta con le pacche sulle spalle da parte di personaggi che ora si atteggiano a salvatori della Patria dimenticando le loro responsabilità. Infatti basta vedere che dal 22/11/2011 Barcellona P.G. è stata lasciata nel corridoio di un ospedale su una barella, in attesa di essere visitata per avere scritta la cura per guarire dalle profonde ferite riportate. Danni e ferite che con una politica preventiva e lungimirante si potevano quantomeno limitare e di molto. Eppure i segnali ammonitori ci sono stati eccome. Il popolo barcellonese come nel “fango” quando i primi giorni non c’era “nessuno” ad aiutare all’infuori dei giovani che con commovente slancio senza parlare e senza chiedere niente si sono prodigati per aiutare. Quello stesso popolo prenda il destino di questa città nelle sue mani e lo porti in una dimensione  di progresso, solidale e umano.

                                                                                                         
                                                                          Orazio Calamuneri        

I PUPI SONO SICILIANI, MA I SICILIANI NON SONO PUPI

"Prendo atto che il buon senso è prevalso. Ho riconosciuto che le ragioni della manifestazione sono fondate e sono state rappresentate con la rabbia e la fermezza che la drammatica situazione economica-sociale impone.
Ma il disagio e la sofferenza ed i danni patiti dai siciliani hanno raggiunto un livello insopportabile.
Oltre che fare l’impossibile per la soluzione dei problemi posti sia dai manifestanti che anche da tutti i rappresentanti delle categorie economiche siciliane, conto di trovare la giusta attenzione del Presidente del Consiglio per le condizioni della Sicilia e del Sud perché si determini una svolta nell’azione del Governo nonché delle politiche della Comunità Europea".

E', questa, la dichiarazione del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, fatta a conclusione della lunga estenuante manifestazione di protesta svoltasi nell'Isola, per iniziativa del Movimento Forza d'Urto.
Adesso bisogna attendere per constatare se  alle parole di comprensione faranno seguito atti confacenti alle reali esigenze di questa nostra terra fin troppo trascurata e persino vituperata dal comportamento spesso infigardo di non pochi suoi figli, scelti a rappresentarla in Parlamento nazionale e in quello regionale.

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