Si è risolta la gara d’appalto per la riparazione e ristrutturazione della piscina coperta comunale adiacente allo stadio “D’Alcontres”. Bandita per un importo a base d’asta di 45.590 euro, è stata aggiudicata all’impresa “A. Fazio” che aveva partecipato offrendo un ribasso del 12 per cento, superandola nel confronto con altre 18 ditte, di cui quattro escluse a priori per inadeguatezza al regolamento del capitolato d’appalto. Si avvia pertanto a soluzione il problema della chiusura dell’unica piscina esistente nel territorio cittadino ed hinterland, con l’ovvia speranza che, nel prosieguo, non si presentino remore, analoghe a quelle verificatesi per altre gare d’appalto. A tale proposito vale la pena ricordare che ad agitare la questione della mancata riapertura della piscina era stata un’interrogazione al sindaco del consigliere d'opposizione Mario Presti che, consapevole delle “enormi difficoltà che l’Amministrazione generalmente ha nel progettare e portare a compimento le opere pubbliche tanto spesso sbandierate e clamorosamente non realizzate”, aveva chiesto “che l’amministrazione, prima di lanciarsi nella progettazione e costruzione di una nuova piscina, senza dubbio utile, provvedesse immediatamente alla ristrutturazione e messa in sicurezza dell’impianto esistente, in maniera che la piscina comunale di Barcellona fosse aperta al pubblico”.
Evidentemente il sindaco Nania ha accolto benevolmente il suggerimento di Presti e ciò non può che renderci contenti. E non solo noi, ma anche Pinco e Pallino che su questo problema avevano tessuto un nudrito dialogo.
venerdì 29 febbraio 2008
SI RIPARERA' LA PISCINA
NASCONO I NUOVI SITI DI GOOGLE
Dopo più di un anno dall'acquisizione di JotSpot, finalmente Google lancia un servizio che utilizza la tecnologia di JotSpot: Siti di Google. Il nuovo servizio è una parte di Google Apps e ti permette di creare siti web in collaborazione.La gente può lavorare insieme su un sito per aggiungere file allegati, informazioni da altre applicazioni di Google (come Google Docs, Google Calendar, YouTube e Picasa), e nuove forme libere di contenuto. La creazione di un sito insieme è facile come modificare un documento.
Google offre modelli, una ricca-editor di testo, di 10 GB di storage per ogni account Google Apps e integrazione con altri servizi di Google in modo da poter incorporare gadget, calendari, fogli di calcolo, presentazioni, slideshow di foto e video. E' possibile invitare persone a collaborare o semplicemente visualizzare e pubblicare il sito in modo che chiunque possa vederlo.
giovedì 28 febbraio 2008
LA POLITICA? TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO.
Ecco perché il cavaliere può parlare con tanta sicurezza di vittoria sicura.
Si scrive troppo di lui.
mercoledì 27 febbraio 2008
U.F.O. SU SAN REMO :Uffa 'sto San Remo
Forse anche gli extraterrestri rimarranno delusi del festival di San Remo. Già si erano organizzati per assistere a questo spettacolo, che da un paio di giorni viene diffuso in mondovisione, e probabilmente ieri e avantieri notte una loro squadra si sarà avvicinata alla terra, fin sopra la bella cittadina ligure.
Che ci sia stata la loro presenza proprio in quelle due sere, ancora nessuno l’ha potuto testimoniare, anche se nessuno può affermare con certezza che non ci sia stata.
Lo si deduce dal fatto che, una trentina di giorni fa, esattamente verso l’imbrunire del 28 gennaio, un amatore fotografo – uno di quelli che si appostano con il teleobiettivo rivolto verso il cielo per fotografare le tanto discusse scie chimiche – inavvertitamente ha avuto la possibilità di ritrarre una misteriosa figura dalla forma oblunga, che sicuramente non era né la sagoma di un aereo, né quella di un uccello. Era il classico Ufo, uno di quegli oggetti non identificati che di tanto in tanto - per non dire spesso – in ogni parte del mondo vengono avvistati. L'oggetto misterioso è stato fotografato, in diverse posizioni e in vari punti dell’azzurro cielo sanremese.
Sicuramente, le sue evoluzioni, ritratte al posto delle pericolose scie chimiche e notate al momento dello sviluppo della pellicola impressionata, hanno subito fatto pensare che la notorietà di Baudo e di Chiambretti stesse attirando sulla città dei fiori la curiosità di chissà quanti simpatici ET, sensibili alla buona musica e al bel canto.
Peccato che di musica e di canto, tanto buoni e tanto belli, quest’anno si stia troppo scarseggiando.
Fra' Galdino
LA FONDAZIONE IPAB SOTTO CONTROLLO = Nominato il commissario regionale
martedì 26 febbraio 2008
IL PD IN MOVIMENTO...
E’ auspicabile adesso che, volendo cominciare a fare radicare il PD in città, si provveda ad attivare una dignitosa sede, che frequentata possa costituire punto di riferimento e d’incontro per lo sviluppo di un nuova dialettica politica con particolare impegno dei giovani aderenti al nuovo partito.
lunedì 25 febbraio 2008
REALTA' ROMANZESCA
LE FOTO:// SALVATORE E FRANCESCO === FEDERICA SCIARELLI===ROSA CARLUCCI (LA MAMMA)
La realtà supera il romanzo. Neppure la più spietata fantasia di un giallista credo che avrebbe inventato ciò che la cruda realtà ci ha “raccontato” stasera. Un ragazzino di undici anni, mentre gioca a nascondino in un vecchio edificio abbandonato, cerca di nascondersi in una specie di nicchia, ma non s’accorge che si tratta di un vano d’accesso ad un cunicolo, che scende fino ad una cisterna, e precipita in fondo al pozzo. Allarmati i compagni chiedono aiuto. Accorrono i vigili del fuoco e il ragazzino, dopo circa un’ora, viene raggiunto e riportato in superficie. Ha le gambe fratturate, è fortemente scioccato ma salvo. Sembrava una brutta avventura quasi a lieto fine, anche se l’infortunato è finito in ospedale ed è sotto osservazione in attesa di essere operato. Ma ecco che, alla fortunata mancata tragedia, segue un imprevedibile raccapricciante risvolto. Il vigile del fuoco, che si era calato fino in fondo alla cisterna, comunica che là dove aveva raccolto il ragazzino, alla penombra di quella profondità, aveva scorto qualcosa di sconvolgente: aveva avuto l’impressione ma non la certezza che si trattasse di resti umani. Il fatto avveniva a ridosso di un vecchio palazzo, al centro di Gravina di Puglia, dove circa due anni fa – esattamente il 5 giugno del 2006 - scomparvero due fratellini, Francesco e Salvatore Pappalardi, mai ritrovati nonostante le lunghe estenuanti ricerche. Della loro ignota sorte hanno scritto i giornali e ripetutamente si è parlato ed indagato da parte della trasmissione “Chi l’ha visto?”, condotta da Federica Sciarelli su Rai tre. La scoperta del soccorritore, immediatamente, ha fatto scattare un’operazione di accertamento e, anche se si è dovuto procedere in condizioni poco favorevoli a causa dell’ora notturna, non è passato molto tempo per capire che si trattava dei corpi di due ragazzi. Dall’immediato sospetto che si trattasse dei fratellini Francesco e Salvatore Pappalardi si è passati alla crudele certezza, quando si è constatata la presenza, su quei corpicini mummificati, di vestiario coincidente con i panni indossati dai due ragazzi al momento della loro scomparsa.
La conferma veniva data in serata da una nota dell’Ansa, che raccogliendo una dichiarazione
del questore di Bari, dottor Vincenzo Speranza, confermava che nel pozzo era stata trovata una maglietta arancione con una scritta sul davanti, che come si può vedere nella foto, era indossata da Salvatore.Insomma ci sono coincidenze tali che non dovrebbero lasciare dubbi, anche se per avere la certezza legale bisogna attendere più approfonditi esami sui resti rinvenuti. Per la scomparsa dei due ragazzi, il loro padre, Filippo, è da tempo in carcere , sospettato di esserne stato la causa. Lui s’è sempre dichiarato ignaro della loro sorte e, una volta, intervistato per conto di “Chi l’ha visto?” s’è detto convinto che i ragazzi erano vivi e che aveva fiducia nel loro ritrovamento. Di tutt'altro parere era la madre di Ciccio e Tore, Rosa Carlucci, convinta che a farli sparire era stato il marito, dal quale era da tempo separata. Adesso l’atteso ritrovamento, ancorché macabro, è avvenuto, in maniera inattesa e agghiacciante, in una serata di lunedì, come di lunedì era avvenuta la misteriosa scomparsa. E caso stranissimo, è stata l’accidentale caduta in un pozzo di un altro ragazzino, che giocando nelle stanze di un vecchio palazzo, dove forse anche loro c’erano stati, non s’è accorto che nel vano in cui si stava nascondendo c’era una specie di trabocchetto che l’avrebbe portato diritto dove i miseri resti di quei due sventurati fanciulli giacevano, mentre verosimilmente le loro anime inquiete vagavano attorno a quel vecchio edificio, in attesa che qualcuno li facesse trovare per fargli dare degna sepoltura.==============================
===================Filippo Pappalardi, il padre =====>
Francesco Cilona
IL CANNOLO AVVELENATO
"We can" significa "Noi possiamo". E' il "possumus" che i politici stanno logorando con le loro promesse...di potere fare qualcosa per cambiare la politica in Italia. I politici che cambiano la politica? E' davvero un controsenso, a meno che non si voglia cambiare per primi sè stessi, protagonisti da sempre di quella politica che si dice di volere cambiare. We can, l'aveva detto pure Gianfranco Miccichè ai frequentatori del suo "blog" e molti dei suoi moltiplicandi fans gli avevano creduto. Ma ecco che è arrivato l'inatteso suffisso "nolo", che da solo in latino vuol dire "non voglio", e il tanto declamato "We can" è diventato "We can-nolo". Il cannolo avvelenato di Totò che il cavaliere Berlusconi ha fatto ingoiare al Gianfranco ribelle.
Fra' Galdino
domenica 24 febbraio 2008
GROSSO PUNTO INTERROGATIVO SUL NOME DA DARE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA
FOTO:// Sen. Santalco; Tribunale (sx)
Cosimo Flaccomio(dx)
"Un'amministrazione che vuole essere ricordata dai posteri non deve dimenticare i propri predecessori, diversamente è condannata all'oblio".
Con questa specie d'aforisma il consigliere comunale Cosimo Flaccomio (An) ha avviato, nella recente riunione di Palazzo Longano, la lettura di una mozione sottoscritta assieme ad altri colleghi, per sottoporre all'attenzione del consiglio comunale "una vicenda che sta a cuore a gran parte della popolazione".
Che si tratta della mancata intitolazione del palazzo di Giustizia a Carmelo Santalco si capisce immediatamente, allorchè la mozione ricorda che il sindaco, "in risposta alla richiesta inoltrata dal "Comitato per onorare degnamente la memoria del sen. Santalco", ha fatto rispondere da un suo funzionario che non ancora sono decorsi 10 anni dalla morte, interpretando così riduttivamente l'istanza alla mera intitolazione di una strada". Senza tenere conto cioè dei meriti del personaggio in questione.
E qui segue un elenco dei requisiti in vita del defunto senatore: benemerito della Nazione.
Nella mozione, abbastanza lunga e dettagliata, si fa notare che il sindaco Candeloro Nania, ignorando la richiesta avanzata dal consiglio dell'ordine degli avvocati, ha preferito che l'Amministrazione risolvesse la questione assegnando l'intitolazione all'avvocato Francesco De Luca, che - lo diciamo noi - fu, dal 1840, prima pretore in Barcellona e succesivamente deputato al parlamento siciliano. Personaggio, al quale, già da tempo era stata intitolata la biblioteca comunale, in qualità "di giureconsulto egregio, onore e vanto del foro siciliano", come scrisse per l'occasione lo storico municpale Nello Cassata, pronotore dell'iniziativa.
A fronte di tali prerogative, i firmatari della mozione oppongono quelle, a loro giudizio, ancor più consistenti del senatore Santalco (ufficiale dell'esercito, prigioniero di guerra, internato nei campi di concentramento in Germania, consigliere e sindaco per parecchie volte a Barcellona, plurideputato e assessore regionale, sottosegretario nazionale, questore al senato, scrittore, eccetera eccetera...). Insomma requisiti che la mozione considera più che sufficienti per fargli meritare il riconoscimento richiesto.
L'intervento dei firmatari si protrae con altre considerazioni che alla fine sfociano nella richiesta di sottoporre la mozione al parere decisionale del consiglio comunale.
Finita la lunga lettura, che il consigliere Nino Munafò (Punto freccia) aveva precedentemnente cercato di contestare chiedendo al presidente se fosse o meno competenza del consiglio decidere su quell'argomento, è intervenuto il consigliere Orazio Calamuneri (PD) che, subodorando il rischio di un deludente risultato, ha suggerito di trasferire l'argomento all'attenzione dei capigruppo, in una riunione da tenere in altra data. Accolta la proposta, con l'impegno del presidente del consiglio di stabilire la data, resta ora l'attesa di un eventuale accordo a livello di capigruppo. Accordo che, secondo quanto ci ha fatto capire "uno" che conta nella maggioranza, difficilmente verrà fuori.
Francesco Cilona
UN POST AL COMMENTO DI Anonimo
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