sabato 6 agosto 2011
UN VOLTO UMANO APPARE NEL CIELO....
Niente di eccezionale, come non è eccezionale anche se meraviglioso ogni effetto caleidoscopico.
Ma può capitare che al meraviglioso si associ l'eccezionalità, come è stato possibile assistere in Canadà, durante l'approssimarsi di un temporale.
Un misterioso, quanto grandioso, profilo di volto umano è"emerso" nel cielo del Canada dell’est. A formarlo grosse nuvole scure in movimento pronte a sfociare in un forte temporale. Denis Farmer ha filmato questo straordinario evento dal suo cortile di casa, nella città di Grand Falls a New Brunswick.
"Una faccia, santo cielo!”, ha gridato Denis mentre le nuvole andavano a formare quel gigantesco faccione.
LA FOTO E' TRATTA DA QUEL FILMATO.
QUESTI NOSTRI RAGAZZI SI FARANNO STRADA
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. VERGA”
ISTITUTO COMPRENSIVO ” B. GENOVESE”
ISTITUTO COMPRENSIVO ”D’ALCONTRES”
ISTITUTO COMPRENSIVO “U. FOSCOLO”
LICEO CLASSICO "L.VALLI"
LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI - CASTROREALE
LICEO SCIENTIFICO "E. MEDI"
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE, GEOMETRI E TURISMO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE
CLICCA SULLA RIGA CHE T'INTERESSA PER CONOSCERE I VOTI DI MERITO
venerdì 5 agosto 2011
LA SCIMMIA FA DA NUTRICE AL TIGRE BEBE'
Diventa addirittura impressionante se il comportamento solidale tra gli animali avviene tra specie diverse, come è possibile constatare in questo video, dove un primate fa da balia ad un tigrotto.
MA CI PENSIAMO QUANTO SAREBBE BELLO SE LA STESSA COMPRENSIONE FOSSE ESTESA VERSO TUTTI GLI ALTRI NOSTRI SIMILI, ANCORCHE' DIVERSI PER COLORE DELLA PELLE, RELIGIONE, MENTALITA', TENDENZE SESSUALI E COLORE....POLITICO?
GIUSEPPE COMPIE DICIOTT'ANNI
Oggi, mio nipote Giuseppe compie diciott'anni, ed entra così nell'età maggiore, quella che sul piano civile e legale, gli consente di espletare diritti e doveri in tutta pienezza.
E' il primo ad avermi fatto diventare nonno, e quando - nascendo - in pienissima incosapevolezza m'ha reso tale, io improvvisamente mi sono reso conto d'essere ormai...anziano.
Pensavo: "Chissà se vedrò questo nipote andare a scuola, se lo vedrò crescere fino a farsi grande".
Beh forse, allora, speravo senza troppa convinzione, ma anche senza ansietà...
E adesso che lui è grande, come avevo desiderato di poterlo vedere, sono davvero contento che gli possa dire: "Sù, vieni, abbracciami e cerca di non deludermi mai".
BARCELLONA POZZO DI GOTTO: CONTINUA L'AMMINISTRAZIONE DELLE CARTOLINE ILLUSTRATE
Oggi, sulla Gazzetta del Sud, si possono leggere due corrispondenze da Barcellona.
Entrambe riguardano l'attività commerciale cittadina e, di riflesso, il comportamento della "civica" amministrazione nei suoi confronti.
Basta però leggere i titoli delle due corispondenze - una a firma di Leonardo Orlando e l'altra di Saverio Vasta - per notare già uno stridente contrasto, tra il tono allarmato dell'uno per l'insostenibilità di una situazione che non si riesce a risolvere e quello compiaciuto dell'altro per la giocosità di un modo nuovo d'incoraggiare il risveglio commerciale in Barcellona Pozzo di Gotto.
Una cartolina illustrata - questa - che la civica amministrazione preferisce pubblicizzare, a fronte della sordina su fatti scottanti.
QUESTI I DUE TITOLI:
1) Occupazioni abusive del suolo Tra nuovi sequestri e anarchia I marciapiedi ormai "off limits" per i pedoni. E il Comune non interviene
2) Shopping e danza Domenica evento in piazza
giovedì 4 agosto 2011
MENO MALE CHE SE NE SONO ACCORTI: LE SANZIONI INNOVATIVE 2010 PER IL PATTO DI STABILTA' SI SONO RIVELATE UN CAPPIO
PER I COMUNI E LE PROVINCE INADEMPIENTI SAREBBE STATO LO STRANGOLAMENTO: PER QUESTO CON DECRETO MINISTERIALE SONO STATE ATTENUATE LE PENALITA'
Cambiano le sanzioni per i comuni e le province che non hanno rispettato il patto di stabilità interno nell’anno 2010 (le precedenti sanzioni erano nel frattempo entrate in vigore il 1° gennaio 2011!).
L’ottavo decreto attuativo del federalismo fiscale, il decreto legislativo in materia di meccanismi sanzionatori e premiali relativi a Regioni, Province e Comuni, approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri giovedì 28 luglio scorso, modifica le penalità per gli enti inadempienti ai vincoli di finanza pubblica, a partire dagli sforamenti realizzati nel 2010.
La novità principale riguarda la sanzione più pesante e discussa, relativa al taglio dei trasferimenti in misura pari all’importo dello sforamento effettivo rispetto all’obiettivo patto.
Era stata introdotta dalla manovra correttiva 2010 e aveva il pregio di responsabilizzare gli enti inadempimenti, ma nello stesso tempo era molto più pesante rispetto alla misura precedente che prevedeva il taglio del 5% dei trasferimenti, e in molti casi difficile da applicare.
Così, nel suo primo anno di applicazione la sanzione viene confermata, ma perde la sua forza, grazie ad una clausola di salvaguardia per cui l’importo del taglio non può superare comunque il 5% delle entrate correnti (titolo 1 tributarie più, titolo 2 trasferimenti più, titolo 3 extratributarie) dell’ultimo consuntivo.
Dopo la soppressione dei trasferimenti statali operata con il federalismo fiscale, la sanzione si riferisce anche alle “nuove” entrate del fondo sperimentale di riequilibrio; in caso di incapienza gli enti locali sono tenuti a versare la differenza allo Stato. Al termine del periodo transitorio, cioè dal 2014 i tagli saranno operati sul fondo perequativo.
La sanzione non si applica nel caso in cui il superamento degli obiettivi del patto di stabilità interno sia determinato dalla maggiore spesa per interventi realizzati con la quota di finanziamento nazionale e correlati ai finanziamenti dell’Unione Europea rispetto alla media della corrispondente spesa del triennio precedente.
Altra modifica di minor rilievo riguarda l’aggiornamento della base su cui si calcola la riduzione delle indennità degli amministratori, che fa riferimento alle indennità risultanti al 30 giugno dell’anno 2010, anziché del 2008.
Possono esultare i 46 comuni (su 2.265), che nel 2010 non erano riusciti a centrare gli obiettivi di finanza pubblica; essi sono concentrati in Lombardia (15 comuni) e Veneto (8 comuni), seguiti dalle regioni Campania e Sicilia. Una sola provincia ha sforato il patto di stabilità.
Questo, in cinque punti, il quadro sanzionatorio per il mancato rispetto del patto di stabilità dopo le modifiche del decreto premi e sanzioni.
1) Taglio del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico e comunque per un importo non superiore al 5 % delle entrate correnti registrate nell’ultimo consuntivo.
2) Gli enti che hanno sforato il Patto sono assoggettati al limite alle spese correnti, che non potranno superare il valore minimo dei corrispondenti impegni assunti nell’ultimo triennio.
3) Il divieto di assunzioni abbraccia il personale di ruolo e a tempo determinato, i co.co.co. e i contratti di somministrazione di lavoro temporaneo. Sono inoltre vietati i contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi del blocco.
4) Divieto di ricorrere a mutui e prestiti per il finanziamento degli investimenti.
5) Taglio del 30%, rispetto al valore risultante alla data del 30 giugno 2010, delle indennità di funzione di sindaci (o presidenti di provincia) e assessori e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali (o provinciali).
Occorre solo attendere la pubblicazione del decreto premi e sanzioni in Gazzetta Ufficiale, per poter applicare al bilancio di previsione 2011 lo “sconto” della sanzione.
BARI, 4 AGO - Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha scritto ai governatori delle Regioni del Mezzogiorno per chiedere, tutti insieme, al governo di modificare le regole del patto di stabilita' perche' si possano usare le risorse sbloccate con l'approvazione del Piano per il Sud. ''Noi abbiamo tanti soldi - ha detto oggi parlando ai giornalisti della lettera inviata ai presidenti delle Regioni del Sud - e non li possiamo spendere: questo e' veramente paradossale, dobbiamo rompere il salvadanaio''. (ANSA).
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mercoledì 3 agosto 2011
MUGUGNI CITTADINI PER UN PROGETTO DI BIKE SHARING A BARCELLONA
<==CONFUSIONE IN VIA ROMA
C'era da attenderselo: la notizia del "proponimento" dell'Amministrazione di Palazzo Longano di provvedere alla creazione di un servizio di Bike sharing, non è stata accolta con sorrisi di compiacenza.
Anzicché assenso, s'è registrato dissenso.
Piuttosto che il sorriso s'è aperto il ghigno di chi realmente si sente buggerato da un'Amministrazione che sembra non accorgersi dello stato di caos e di abbandono che regna nelle strade di questa città.
Intanto, siamo stanchi di ripeterlo: le strade interne, rimaste quelle del secolo scorso, non ce la fanno più a sostenere il traffico esuberante e disordinato che le ingombra; le soste forzatamente "selvagge" ed altri abusi annientano i marciapiedi; non esistono controlli, nè semafori, la segnaletica stradale è obsoleta e in molti punti inesistente; si sconoscono le corsie preferenziali comprese le piste ciclabili; non s'è mai riusciti a creare dei servizi di linea urbani adeguati e s'è ridotto al lumicino quello dei taxi; mentre diventa sempre più sparuta e meno competente la squadra della vigilanza urbana, tanto che riesce difficile credere che si possa più denominare "corpo di polizia urbana".
E allora la gente si chiede: "Rebus si stantibus, perché mai si vuole creare un servizio di biciclette pubbliche, quando ci si accorge che - pure possedendone tutte le famiglie almeno una - di bici in città ne circolano quattro dispari?"
La risposta potrebbe essere questa: esistono determinate promozioni governative - come questa della diffusione del Bike sharing - che consentono ai Comuni di ottenere un finanzamento ad hoc.
E siccome, in una città col bilancio collassato come la nostra, non c'è scagghiola p'aceddu, tutto ciò che si può ottenere in beneficenza s'accoglie con letizia: d'altronde ogni lassata e pirduta.
Questo sarebbe il ragionamento di chi, non potendo fare di tasca propria, cerca dì approfittare delle offerte speciali.
Almeno si potrà dire: "Abbiamo fatto questo e questo e questo".
Così come si sta dicendo per i grossi lavori pubblici che - guarda caso - pare che abbiano contribuito a scassare il patto di stabilità.
fra' Galdino
martedì 2 agosto 2011
I° PREMIO LETTERARIO – ARTISTICO “ALESSANDRO MANGANARO” L’ITALIA E I VERNACOLI BANDO DI PARTECIPAZIONE
BARCELLONA POZZO DI GOTTO: L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA IN PROGETTO LA REALIZZAZIONE D'UN SERVIZIO DI BIKE SHARING
COSTERA' POCO MENO DI 332.OOO EURO, FINANZIATI DALLO STATO, E METTERA' A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI 40 BICICLETTE PER UN SERVIZIO DI MOBILITA' ALL'INTERNO DEL COMUNE
L'eventuale Concessionario dovrebbe realizzare le strutture ed il sistema atti a garantire il funzionamento integrale del Servizio Bike Sharing, per un periodo di cinque anni, con le seguenti caratteristiche:
realizzazione di cinque stazioni di bike sharing ( servizio di biciclette pubbliche) predisposte per la distribuzione automatica di biciclette;
realizzazione di due pensiline fotovoltaiche;
messa in uso di n. 40 biciclette predisposte per l'aggancio/sgancio alle stazioni;
tecnologie e software adeguati;
mansione permanente e pubblicità adeguata.
Il servizio di Bike sharing consiste nell'utilizzo di biciclette pubbliche, destinato ai cittadini, ai lavoratori pendolari e ai turisti maggiorenni che per vari motivi e necessità devono effettuare brevi spostamenti in città, con un mezzo alternativo all’auto non inquinante e senza problemi di parcheggio.
Tecnicamente il servizio dovrebbe essere disponibile in tutte le ore e in tutti i giorni della settimana, salvo limiti stabiliti dal gestore del sistema, che può modificare l'orario operativo in funzione all'organizzazione del servizio stesso.
Bisogna ricordare che, a Barcellona, se si esclude qualche indizio in contrada balneare, non esistono piste ciclabili.
TARSU E NON PIU' TIA PER IL PAGAMENTO DELLA MONNEZZA: UN PATERACCHIO DEL PALAZZO IN VISTA DEL FERRAGOSTO
In questi giorni dell'entrante agosto, che dovrebbero essere di norma vissuti con un po' di spensieratezza - se non di svago -, nella nostra città pare che si stia facendo di tutto per stuzzicare la gente e innervosirla, fino a farla protestare.
L'arrivo delle cartelle per il pagamento della TARSU 2011, diverse delle quali distribuite quando già era trascorsa la data di scadenza della prima rata (31 luglio), non solo è stato motivo di rabbia per la insufficienza dei dati esplicativi, ma anche e soprattutto causa di ingolfamento negli uffici postali, per l'afflusso di coloro che, pure se obtorto collo, si sono preoccupati di pagare una tassa su un disservizio purtroppo cronico.
Sinceramente devo confessare che, come sempre avevo fatto per la Tia, malgrado il mal di pancia che essa mi procurava, anche adesso ho deciso di fare lo stesso per la tarsu, per un motivo che ho sempre esplicitato.
E cioè: che se tutti gli utenti avessimo seguito la rima della protesta assoluta rifiutando di pagare, i crinali delle montagne di rifiuti avrebbero raggiunto i balconi dei piani più alti delle nostre case.
Quindi ci siamo cittadini che, pagando - anche se malvolentieri -, abbiamo evitato il peggio.
E lo stesso temo che debba avvenire adesso, anche perché il Comune, che s'è arrogato il compito di gestire direttamente la riscossione della TARSU, sembra avere bisogno di molta comprensione, dato che ancora il "nuovo motore gestionale" non riesce a carburare.
D'altronde s'è fatto l'errore di avviarlo proprio nel periodo meno adattato, quando le ferie incombenti sicuramente infuiranno negativamente sull'esito dell'iniziativa, deliberata nel mese d'aprile dal Consiglio Comunale e buttata allo sbando alla vigilia di ferragosto.
lunedì 1 agosto 2011
SANTI FORMICA E LA SUA DIFESA D'UFFICIO SUI CANTIERI DI LAVORO REGIONALI
"Nei giorni scorsi - asserisce il vice presidente dell'Ars - ho voluto effettuare un monitoraggio dei lavori in tutta la provincia di Messina, e se posso essere d’accordo sui problemi del capoluogo, ritengo invece che nei vari Comuni questi lavori siano stati importanti. Penso alle pavimentazione di piazze e marciapiedi da tempo in abbandono, alla riqualificazione di aree degradate, alla realizzazione di opere murarie importanti sotto il profilo strutturali. E mi ha positivamente sorpreso l’impegno degli operai – uomini e donne – a voler eseguire gli interventi nel modo giusto, senza superficialità".
A conforto di questa sua convinzione, il deputato messinese, ricorda che, quando era assessore al Lavoro alla Regione, promosse convinto l’idea dei cantieri come "una opportunità importante" perché "con le somme che mette a disposizione la Regione i Comuni riescono non solo a dare ossigeno ai concittadini disoccupati, ma anche a usufruire di interventi nel settore delle opere pubbliche, in particolare manutenzioni straordinarie, che difficilmente, con i propri bilanci, sempre più vittime dei “tagli” sarebbero possibili".
Può darsi che il "monitoraggio" accennato dal nostro deputato abbia dato risultati a lui soddisfacenti, ma potrebbe anche darsi che lo stesso esito non si riesca ad ottenere a quanti hanno potuto accorgersi che, in quei lavori compiuti mediante i cantieri, non tutti gli addetti sono adatti, per cui ti capita di vedere una giovane con una pala in mano, paonazza in volto sotto la canicola, stare a guardare il più esperto dei compagni di lavoro che s'affanna a scavare. Insomma la forma assistenziale prevale sia per quel poco che si percepisce, sia per l'atmosfera di solidarietà che si crea nel gruppo cantierato.
Sostenere categoricamente che, per la consistenza dei lavori, il gioco valga la candela, non sarà certamente possibile, se non si tiene conto di un particolare: che cioè se il Comune ottiene qualcosa, è sempre meglio di niente, specie se a quel qualcosa si aggiunge il fatto d'avere dato un piccolo sostegno a chi effettivamente ne ha necessità
Ricordo che, quand'ero giovane, diplomato e disoccupato, l'ACLI, la Fuci, l'Azione Cattolica, come d'altronde altri organismi sociali, gestivano cantieri scuola e di lavoro, a uno dei quali ho partecipato anch'io, ovviamente per percepire quella modestissia diaria che per tutti era un conforto, anche se minimo. E in quei cantieri c'era un vero e proprio miscuglio umano, dall'artigiano, al contadino, allo studente, al più malandrino che pretendeva di firmare e di allontanarsi, al poltrone cronico che s'addormentava su una sedia . Ma quello era una specie di piccolo piano marshall che ci consentiva di " stare boni".
E adesso c'è qualche differenza? Se si può rispondere "sì", significa che stavolta la teoria del Gattopardo calza poco o niente.
domenica 31 luglio 2011
AUTOSTRADE TIRRENICA E IONICA: SOSPESA DA OGGI LA MANUTENZIONE IN ATTO PER RENDERE PIU' AGEVOLE LA CIRCOLAZIONE NEL PERIODO DELLE VACANZE
Fino al rientro dei vacanzieri sono sospese tutte le manutenzioni in corso d’opera nelle autostrade Messina-Palermo e Messina-Catania. L'ha deciso il Consorzio Autostrade Siciliane, in attenuazione dei disagi registrati nelle due autostrade tirrenica e ionica. In particolare nella Messina-Catania sono stati eliminati tutti i restringimenti di carreggiata e le deviazioni. Nella Messina-Palermo, invece, si confermano: il doppio senso di circolazione all’interno delle gallerie Tracoccia e Scianina, situate tra gli svincoli Rometta e Milazzo, tratto disagevole da troppo tempo, ed il restringimento di carreggiata (lato monte) in zona S.Filippo del Mela, tra lo svincolo di Milazzo e Rometta. Purtroppo nella stessa tratta a causa di un imprevedibile distacco di calcestruzzo dalla calotta della galleria Saia Archi (lato mare tra gli svincoli Rometta e Milazzo) si è dovuto provvedere a restringere la carreggiata. Pertanto, nella prossima settimana, per effettuare gli immediati interventi di messa in sicurezza della calotta, si dovrà circolare nella carreggiata opposta (lato monte) per circa 2 chilometri e mezzo. In questi tratti e nello stesso periodo saranno pure effettuati lavori di risagomatura della pavimentazione.
Nella tratta Boccetta-Villafranca Tirrena, quella dove si erano registrati i maggiori disagi, sono stati invece conclusi tutti i lavori e, conseguentemente, si potrà circolare utilizzando la intera carreggiata. Potrebbe essere possibile, anche se ancora non programmato, un intervento per sistemare al meglio la segnaletica orizzontale nel tratto recentemente pavimentato (tra galleria Telegrafo e galleria Madonna di Montauto) con conseguente temporanea riduzione della carreggiata.
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