Una volta Barcellona aveva una caratteristica preziosa: nuotava nel verde dei suoi odorosi aranceti.
Adesso, dopo l'invasione del cemento e il contemporaneo abbandono dell'agrumicoltura e dei suoi derivati, non le resta che affogare nel verdume di erbacce e di sterpaglie.
Adesso, dopo l'invasione del cemento e il contemporaneo abbandono dell'agrumicoltura e dei suoi derivati, non le resta che affogare nel verdume di erbacce e di sterpaglie.
Persino in una nuovissima arteria si sta purtroppo consentendo una specie di...rimboschimento spontaneo.
E' la strada recentemente costruita, sul dismesso rilevato ferroviario, a congiugimento della rampa sul Longano con la via Ugo di Sant'Onofrio che, dopo essere stata opportunamente utilizzata durante l'emergenza del post alluvione, è stata chiusa al traffico in attesa di collaudo.
Ma poiché tale attesa si prolunga ormai da quattro mesi, è avvenuto che la natura ha approfittato per prenderne il dominio, impossessandosi dei marciapiedi.
Noi, ligi alla natura, abbiamo cercato di coglierne gli effetti fotografando - dall'esterno della rete di chiusura - la magnifica distesa di pulicare e gramigna, offerta ai cittadini di Barcellona, i quali, non potendo fruire della strada percorrendola, si godono almeno la visione di solitari marciapiedi...affogati nel verde.