SE POTESSERO DAREBBERO AI PRIVATI PERSINO L'ARIA CHE RESPIRIAMO
Questa fregola per una privatizzazione di massa, che il Governo attuale manifesta, soprattutto adesso che riemerge il verminaio della corruzione, sarebbe l'ora che finisse.
Già è più che sufficiente intanto l'esperienza che, in seguito alla rinuncia dello Stato di controllare direttamente ferrovie e poste,
abbiamo dovuto subire, come utenti, sulla qualità dei servizi, per farci diffidare nei confronti della deriva verso la privatizzazione.
Se a ciò si aggiunge quanto è venuto a galla negli ultimi tempi con l'affidamento a privati di servizi sanitari e quanto si sta scoprendo in questi giorni grazie a talune inchieste - qui non si fanno riferimenti specifici e si dà al lettore la libertà di scegliere a destra a sinistra e al centro - dalla sfiducia sarà facile passare alla idiosincrasia verso ogni forma di privatizzazione.
Privatizzare l'acqua? Manco a dirlo. Sarebbe uno sfacelo.
E allora, privatizziamo la Protezione Civile?
Manco a pensarlo!
Soprattutto adesso che vengono fuori certi collegamenti che rischiano di farci capire perchè si ha tanta fretta di dare questo importantissimo servizio pubblico in mano ai privati.
E chissà a quali privati.
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