IL CAPORALMAGGIORE UCCISO SI CHIAMAVA ALESSANDRO: LUI NON ERA "PASQUALE"
Ancora un morto, in guerra, per un'Italia che per Costituzione aborrisce la guerra.
In Afghanistan, il caporalmaggiore della Folgore Alessandro Di Lisio, 25 anni, è stato ucciso dall'esplosione di una bomba rudimentale talebana, che ha fatto saltare il mezzo blindato su cui viaggiava, asseme ad altri tre parà, rimasti feriti.
Da peacekeeping a guerra aperta, che ormai coinvolge nostri militari in condizioni d'equipaggiamento risultante inadeguato. Una partecipazione alla guerra finora mascherata di pace, irreversibile, perchè - come sostiene il nostro premier - si tratta di una "missione necessaria".
Ancora un morto, in guerra, per un'Italia che per Costituzione aborrisce la guerra.
In Afghanistan, il caporalmaggiore della Folgore Alessandro Di Lisio, 25 anni, è stato ucciso dall'esplosione di una bomba rudimentale talebana, che ha fatto saltare il mezzo blindato su cui viaggiava, asseme ad altri tre parà, rimasti feriti.
Da peacekeeping a guerra aperta, che ormai coinvolge nostri militari in condizioni d'equipaggiamento risultante inadeguato. Una partecipazione alla guerra finora mascherata di pace, irreversibile, perchè - come sostiene il nostro premier - si tratta di una "missione necessaria".
Questo ritornello della "missione di pace necessaria", che ormai si ripete malgrado i guai che ha fatto registrare sin dalla guerra in Iraq, mi fa ricordare il notissimo sketch di Totò, "Ecchè,sono forse Pasquale io?!?".
E che siamo forse in guerra noi?
Il nostro parà sarà stato ucciso in guerra, ma noi che c'entriamo, mica l'abbiamo mandato in guerra?
In missione di pace, l'abbiamo mandato!
Mica siamo Pasquale, noi Italiani?
E che siamo forse in guerra noi?
Il nostro parà sarà stato ucciso in guerra, ma noi che c'entriamo, mica l'abbiamo mandato in guerra?
In missione di pace, l'abbiamo mandato!
Mica siamo Pasquale, noi Italiani?
1 commento:
Onore ad un Italiano che si è battuto per diffonderere e difendere la pace nel mondo ...
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