NIENTE PIU' POLITICA DEL GATTOPARDO, NIENTE PIU' MAQUILLAGE POLITICO...
Dopo le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio che - se la logica e la democrazia non saranno tradite - interesseranno pienamente l'elettorato barcellonese, è prevedibile che, sempre dentro l'anno, si debba pure votare per la Regione.
Che ciò possa avvenire ce loannuncia l'attuale governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, il quale, tra Stato e Regione, considera opportuno che ci siano tempi diversi per le rispettive elezioni.
"Se il governo nazionale va avanti fino alla prossima primavera-estate, scrive nel suo blog il presidente della Regione, non c’è dubbio che noi dobbiamo attrezzarci per votare prima, cioè in autunno prossimo, e metteremo in essere le condizioni perché ciò avvenga".
Se qualcuno crede che ciò dipenderebbe dalla necessità di dimissioni per questioni personali, Lombardo precisa che non è così, perché si tratterebbe di una scelta tutta politica che non ha niente a che fare con la sua vicenda giudiziaria, sulla quale renderà conto, in maniera il più possibile obiettiva, all’Ars il prossimo 26 aprile.
In che consista la scelta politica viene così spiegato dal Governatore, che non sembra avere peli sulla lingua di fronte alla perversa politica nazionale.
"Non possiamo - scrive Lombardo - rischiare di bruciare l’esperienza autonomista che abbiamo avviato. Non possiamo bruciarla sull’altare delle logiche nazionali che uccidono la Sicilia perché sono coincidenti con interessi e poteri forti che hanno testa e cuore a nord di Roma, e mi auguro che su questo i siciliani non abbiano dubbi".
"Una politica autonoma e autonomista deve imporre le regole e le conseguenze di uno Statuto che è rimasto solo sulla carta. Se vogliamo portare avanti il cammino intrapreso dobbiamo sganciarci dalle logiche perverse che la politica nazionale e antisiciliana metterà in essere con le prossime elezioni politiche, inventando nuovi partiti e schieramenti, reclutando personalità che serviranno come specchietto per le allodole per i cittadini"
Sarebbe come dire che finalmente anche in Sicilia si riesce a capire che bisogna mandare a fanculo la politica del gattopardo, che finge di cambiare per lasciare tutto come prima, se non peggio.
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lunedì 23 aprile 2012
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1 commento:
Ma come si fa a credere a mezza parola di lombardo? Parla di esperienza autonomista tradita(da chi?),di logiche perverse della politica nazionale antisiciliana...di specchietto per le allodole per i cittadini ...incredibile! ...che faccia tosta!...Questo non è il Gattopardo ma la iena e lo sciacallo che sono seguite al gattopardo. Non ne possiamo più.Che venga una donna a liberarcene.
franzsidoti
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