E
se ciò malauguratamente dovesse avvenire, ricadranno gli effetti del
responso sul Consiglio eventualmente eletto nella consultazione del 6 e 7
maggio prossimi?
Se è
prematuro dare una risposta al primo quesito, difficile non dovrebbe
essere cercar di chiarire le idee in riferimento alla seconda domanda.
Lo
strumento per farlo ce lo indica l'amico sindacalista Lorenzo Gitto,
segnalando la Gazzetta Ufficiale n.93 del 20 aprile 2012 in cui è stato
pubblicato il dispositivo relativo allo scioglimento del Consiglio
Comunale di Salemi, dalla cui lettura è possibile ricavare almeno un
particolare:
che quando
si parla di scioglimento del Consiglio Comunale, il riferimento non è
soltanto e specificamente a quello in atto o appena conclusosi, ma anche
a un eventuale successivo consiglio.
Per
spiegarci meglio: a Barcellona il 6 e il 7 maggio si vota, il nuovo
Consiglio, ancorché democraticamente eletto, se dovesse arrivare un
decreto di scioglimento, ne subirebbe le conseguenze.
La
gestione del comune verrebbe affidata ad una commissione
straordinaria, che la eserciterebbe fino
all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge.
Gli organi ordinari
praticamente sono il sindaco (con la giunta) ed il consiglio comunale
democraticamente eletti: bisogna conoscere però come si esplicita nei
particolari la norma di legge di cui s'è detto, per capire bene se gli organi ordinari a norma di legge possano e debbano coincidere con quelli usciti dalle prossime elezioni o se si dovrà procedere a nuove consultazioni.
Ed ecco che la norma parla chiaro: si dovrebbe procedere a nuove consultazioni.. "Con il decreto di scioglimento di cui all'articolo 143 - afferma - è nominata una commissione straordinaria per la gestione dell'ente, la quale esercita le attribuzioni che le sono conferite con il decreto stesso. La commissione è composta di tre membri scelti tra funzionari dello Stato, in servizio o in quiescenza, e tra magistrati della giurisdizione ordinaria o amministrativa in quiescenza. La commissione rimane in carica fino allo svolgimento del primo turno elettorale utile".
Il che significa che le elezioni del 6 e 7 maggio 2012, già espletate, non conterebbero più nulla.
Ed ecco che la norma parla chiaro: si dovrebbe procedere a nuove consultazioni.. "Con il decreto di scioglimento di cui all'articolo 143 - afferma - è nominata una commissione straordinaria per la gestione dell'ente, la quale esercita le attribuzioni che le sono conferite con il decreto stesso. La commissione è composta di tre membri scelti tra funzionari dello Stato, in servizio o in quiescenza, e tra magistrati della giurisdizione ordinaria o amministrativa in quiescenza. La commissione rimane in carica fino allo svolgimento del primo turno elettorale utile".
Il che significa che le elezioni del 6 e 7 maggio 2012, già espletate, non conterebbero più nulla.
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Gazzetta n. 93 del 20 aprile 2012 - PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
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