COSI' E' INTITOLATA UNA LETTERA DEL DESIGNER NINO BUCALO ALL'ASSSESSORE COMUNALE MIMMO SCOLARO
E siamo al secondo caso.
Dopo la questione sorta tra l'artista Emilio Isgrò e il Comune di Barcellona sul "Seme d'arancia", un'altra ne nasce tra il designer Nino Bucalo -architetto, progettista d'oggetti, creatore e produttore di artistici arredi in ferro battuto - e la stessa Amministrazione di Palazzo Longano.
Il fatto è semplicemente sconcertante: e con una lettera - dal cappelletto ironico ma dalla conclusione aspra - ce lo fa conoscere Nino Bucalo.
La missiva, indirizzata all'Assessore Domenico Scolaro, nella sua qualità di responsabile dei Parchi, Piazze, Verde Pubblico ed Arredo Urbano etc., così s'esprime testualmente:
"Gentile Assessore Domenico Scolaro del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, responsabile dei: Parchi, Piazze, Verde Pubblico ed Arredo Urbano etc.
Desidero manifestarle la mia soddisfazione professionale nel vedere le due belle panchine in ferro che ha recentemente fatto costruire e poi collocare davanti all'antica chiesa dell’Immacolata (1702) sita nella via Immacolata a Barcellona Pozzo di Gotto e ancor più desio esprimerle i miei sentiti complimenti per il buon gusto e la grande sensibilità intellettuale che ha dimostrato scegliendo di copiare la mia panchina “LAPO” che ormai da anni arreda la piazzetta Provinciale in via Del Mare a Barcellona Pozzo di Gotto (ME).
Devo informarla, ahimè, che il disegno della panchina LAPO, così come gran parte della mia produzione, è protetto da brevetto europeo regolarmente iscritto col N. 000473954-0001 (con scadenza il 02-02.2015) al Registro Disegni e Modelli Comunitari presso U.AM.I.(Ufficio Per L'Armonizzazione Nel Mercato Interno) con sede ad Alicante Spagna (Avenida de Europa, 4 Apartado de Correos 77).
Per cui darò incarico ad uno studio legale consulenti in proprietà industriale con sede a Milano di procedere al riconoscimento del danno economico e professionale derivante dal furto del risultato del mio lavoro, studio e ricerca. Grazie, per la cortese attenzione.
Con osservanza Nino Bucalo"
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