In illo tempore...Non è questo l'inizio d'un brano del Vangelo, anche se si comincia...parlando di feste. A quei tempi - non tanto lontani - le maggiori festività erano caratterizzate da qualcosa di tradizionalmente caro: per il Corpus Domini, si ergevano altari e altarini nelle strade dei diversi quartieri, in cui passava in processione il SS Sacramento; per Natale, oltre al presepio e all'albero di nordica tradizione, si usava accendere il ceppo. Adesso, diciamo per il Natale che s'avvicina, si prepara certamente il presepio e si addobba l'albero natalizio, ma i ceppi, se qualcuno ancora l'accenderà, saranno rarissimi, perchè pericolosi. E allora al loro posto che ci è stato preparato? Lo vediamo tutti: bellissimi enormi cumuli di spazzatura, ogni giorno crescenti in abbondanza, puzzolenti, inevitabilmente insistenti per l'impossibilità d'essere smaltiti in una discarica divenuta inaccessibile a causa delle recenti piogge, che hanno fatto franare l'unica strada percorribile. E questo originale quadro natalizio, che ci accosta ad un panorama prettamente napoletano, probabilmente durerà a lungo, con grandissimo disagio per tutti, e soprattutto per i luoghi di cura, costretti ad accumulare i rifiuti nel proprio ambito. Pare che si stiano incontrando notevoli difficoltà nell'opera di ripristino della transitabilità nella strada per la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea e che ci sia la prospettiva di dovere ricorrere per il conferimento dei r.s.u ad una discarica molto distante, con conseguente maggiore dispendio di denaro, come avvenne all'inizio del 2005. Ma, di soldi, ce ne sono così pochi che non si può sapere se quest'altra via sia...percorribile.
fra' Galdino
2 commenti:
Frà Galdino, puntuale sono le bollette dell'Ato, ma pulizia niente, strade sporche come i marciapiedi, una sgradita replica di quanto avvenuto più volte, nella totale differenza di chi preposto al controllo. Speriamo che tutto questo venga visto dal Sig. Procuratore della Repubblica.
Speriamo... Ci sono due proverbi sulla speranza:
"Chi di speranza campa, disperato muore";
"La speranza è sempre l'ultima a morire":
Quale dei due prooverbi prevarrà?
Può darsi che dipenda da noi, la scelta.
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