L'onorevole Silvio Berlusconi ha tenuto stasera, in una sala di Roma, una conferenza stampa per annunciare d'avere deciso di fondare un nuovo partito, nel quale ci sarà posto per Forza Italia e per quanti altri vorranno farne parte. Non sa ancora se chiamarlo Partito della libertà o Partito del popolo della libertà, perchè attende che saranno gli italiani - almeno tutti i nove milioni che finora hanno firmato nelle piazze per fare cadere il Governo Prodi - a stabilirlo. Il Presidente ha deciso di sciogliere Forza Italia, ha deciso che ci sarà un nuovo partito - il più forte d'Italia - ma vuole che nasca dalla base, che sia la base a scegliere i suoi dirigenti, democraticamente, che sia la base a dargli un nome. In altri termini lui sarà il padre concepitore mentre il popolo sarà la levatrice, che farà nascere il nuovo partito e gli darà un nome. Intanto, durante la conferenza stampa, l'on. Berlusconi ha dichiarato che è pienamente disponibile ad incontrarsi con i rappresentanti delle altre forze politiche per riformare la legge elettorale, che a suo giudizio dovrà essere proporzionale, corretta da un idoneo sbarramento, atto a contrastare il proliferare dei partitini e a superare nello stesso tempo il bipolarismo, rivelatosi impossibile nell'attuale situazione politica italiana. Ha negato ancora una volta di aver voluto dare una spallata al governo Prodi, anche se è felice che ci sono stati nove milioni d'Italiani che hanno firmato per mandare a casa il professore.
Lui voleva soltanto fare "implodere" l'attuale governo e ci è riuscito. Infatti la maggioranza, anche se non è scoppiata, s'è tuttavia sgonfiata. Adesso con la sua improvvisa condiscendenza a trattare con la maggioranza, che lui ha chiamato "la nostra opposizione", probabilmente farà da pompa pneumatica per rigonfiarla e arrivare così a quella trattazione che aveva sempre negato e per la quale, come capo di un partito completamente nuovo, finalmente è diventato propenso. Insomma un Berlusconi nuovissimo, tirato a lucido, come il partito che sorgerà dalle ceneri di Forza Italia: una vera e propria araba fenice che nascerà dalle proprie ceneri più bella e rigogliosa che "pria".
Lui voleva soltanto fare "implodere" l'attuale governo e ci è riuscito. Infatti la maggioranza, anche se non è scoppiata, s'è tuttavia sgonfiata. Adesso con la sua improvvisa condiscendenza a trattare con la maggioranza, che lui ha chiamato "la nostra opposizione", probabilmente farà da pompa pneumatica per rigonfiarla e arrivare così a quella trattazione che aveva sempre negato e per la quale, come capo di un partito completamente nuovo, finalmente è diventato propenso. Insomma un Berlusconi nuovissimo, tirato a lucido, come il partito che sorgerà dalle ceneri di Forza Italia: una vera e propria araba fenice che nascerà dalle proprie ceneri più bella e rigogliosa che "pria".
Francesco Cilona
2 commenti:
insomma, i dolori per le doglie chi li sentirà?
Come sempre, il popolo italiano.
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