(ATO ME2 è il consorzio che si occupa di gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni nella parte centrale della provincia di Messina. L'obiettivo che ATO ME2 si propone è minimizzare l'impatto dei rifiuti sull'ambiente e conseguire un significativo progresso nella raccolta differenziata nell'ambito di azione.
Per conseguire questi risultati ATO ME2 ha dato in appalto alla GESENU Spa i servizi di igiene e trattamento dei rifiuti.)
Gli "Ambiti Territoriali Ottimali", brevemente detti ATO, non in tutte le latitudini della nostra bella Italia funzionano efficientemente. Anzi, specialmente nella nostra pur bella Sicilia, ci sono posti in cui funzionano male. E non soltanto perché sono diventati dei carrozzoni appesantiti dalla politica, ma anche e soprattutto perché non sono mai riusciti a garantire, in maniera ottimale e senza eccesso di costo, l’igiene e la pulizia nelle aree di loro competenza. Intanto, diciamolo ancora una volta, il carrozzone politico nato dalla creazione di un condominio tra comuni disparati continua a pesare odiosamente per il permanere di un’ipertrofia numerica tra i componenti dei consigli d’amministrazione e per l’esagerato numero degli stessi ambiti territoriali. Tanto che ormai da troppo tempo si parla dell’opportunità d’intervenire per sfrondare sia gli uni che gli altri. Per l’ATO Messina 2, più di una volta è stato posto all’ordine del giorno dell’assemblea dei sindaci il punto riguardante la riduzione a tre elementi del CdA, e tutte le volte l’argomento è stato schivato e rimandato ad altra seduta. Lo stesso avviene alla Regione Siciliana per quanto concerne la decisione di ridurre a nove il numero degli ambiti territoriali dell’Isola, uno cioè per ogni provincia. La riforma sembra sempre imminente e tuttavia il numero esorbitante originale resta immanente. Tutto cioè sembra dovere cambiare e tutto invece rimane come prima. E così ogni Ato continua a sopportare oneri insostenibili, che purtroppo ricadono sulla testa degli utenti, i quali continuano a pagare bollette esose, malgrado le proteste e i ricorsi. Solo recentemente taluni interventi sembra che abbiano avuto effetti positivi: e ciò per l’illuminata decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Messina, che in seguito ad appelli e ricorsi di comitati e movimenti cittadini, si è pronunciata contro il comportamento dell’ATO ME 2 nella regolazione e determinazione delle tariffe sul servizio d’igiene ambientale, considerate illegittime, in quanto stabilite senza il preventivo monitoraggio, attraverso la consultazione dei Comuni, delle esigenze e delle vocazioni del territorio e delle diversità economiche dei nuclei familiari ivi residenti. Secondo la sentenza dell’ottava sezione della Commissione Tributaria è compito dei Consigli Comunali (sino ad oggi rimasti semplici spettatori di una vicenda che li riguarda direttamente) rivendicare ed esercitare le proprie competenze di regolazione e di determinazione delle tariffe, essendo essi organismi politici in grado di rendersi conto della vocazione del territorio e della composizione socio-economica della popolazione che rappresentano. Ciononostante, i sindaci dei Comuni facenti parte dell’ATO ME 2, riunitisi recentemente in assemblea a Palazzo Longano, per mettere ordine in un Ambito territoriale per nulla ottimale, hanno continuato a cincischiare, così come si fa in quei condomini dove si parla, a proposito e a sproposito, e alla fine non si conclude nulla. E nulla di fatto, s’è appunto registrato per quanto riguarda l’opportunità di ridurre la portata del Consiglio d’Amministrazione.
Per conseguire questi risultati ATO ME2 ha dato in appalto alla GESENU Spa i servizi di igiene e trattamento dei rifiuti.)
Gli "Ambiti Territoriali Ottimali", brevemente detti ATO, non in tutte le latitudini della nostra bella Italia funzionano efficientemente. Anzi, specialmente nella nostra pur bella Sicilia, ci sono posti in cui funzionano male. E non soltanto perché sono diventati dei carrozzoni appesantiti dalla politica, ma anche e soprattutto perché non sono mai riusciti a garantire, in maniera ottimale e senza eccesso di costo, l’igiene e la pulizia nelle aree di loro competenza. Intanto, diciamolo ancora una volta, il carrozzone politico nato dalla creazione di un condominio tra comuni disparati continua a pesare odiosamente per il permanere di un’ipertrofia numerica tra i componenti dei consigli d’amministrazione e per l’esagerato numero degli stessi ambiti territoriali. Tanto che ormai da troppo tempo si parla dell’opportunità d’intervenire per sfrondare sia gli uni che gli altri. Per l’ATO Messina 2, più di una volta è stato posto all’ordine del giorno dell’assemblea dei sindaci il punto riguardante la riduzione a tre elementi del CdA, e tutte le volte l’argomento è stato schivato e rimandato ad altra seduta. Lo stesso avviene alla Regione Siciliana per quanto concerne la decisione di ridurre a nove il numero degli ambiti territoriali dell’Isola, uno cioè per ogni provincia. La riforma sembra sempre imminente e tuttavia il numero esorbitante originale resta immanente. Tutto cioè sembra dovere cambiare e tutto invece rimane come prima. E così ogni Ato continua a sopportare oneri insostenibili, che purtroppo ricadono sulla testa degli utenti, i quali continuano a pagare bollette esose, malgrado le proteste e i ricorsi. Solo recentemente taluni interventi sembra che abbiano avuto effetti positivi: e ciò per l’illuminata decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Messina, che in seguito ad appelli e ricorsi di comitati e movimenti cittadini, si è pronunciata contro il comportamento dell’ATO ME 2 nella regolazione e determinazione delle tariffe sul servizio d’igiene ambientale, considerate illegittime, in quanto stabilite senza il preventivo monitoraggio, attraverso la consultazione dei Comuni, delle esigenze e delle vocazioni del territorio e delle diversità economiche dei nuclei familiari ivi residenti. Secondo la sentenza dell’ottava sezione della Commissione Tributaria è compito dei Consigli Comunali (sino ad oggi rimasti semplici spettatori di una vicenda che li riguarda direttamente) rivendicare ed esercitare le proprie competenze di regolazione e di determinazione delle tariffe, essendo essi organismi politici in grado di rendersi conto della vocazione del territorio e della composizione socio-economica della popolazione che rappresentano. Ciononostante, i sindaci dei Comuni facenti parte dell’ATO ME 2, riunitisi recentemente in assemblea a Palazzo Longano, per mettere ordine in un Ambito territoriale per nulla ottimale, hanno continuato a cincischiare, così come si fa in quei condomini dove si parla, a proposito e a sproposito, e alla fine non si conclude nulla. E nulla di fatto, s’è appunto registrato per quanto riguarda l’opportunità di ridurre la portata del Consiglio d’Amministrazione.
5 commenti:
Non è facile per un cittadino comprendere per quale motivo si trova destinatario di una "salata" bolletta dei rifiuti per servizi forniti dall'Ato che sono insufficienti e inadeguati. Il servizio di spazzamento "dove viene fatto", considerato insufficiente e inadeguato, i marciapiedi non vengono spazzati il lavaggio dei cassonetti continua a essere un'utopia.
Condivido quanto scritto da Francesco. Alla luce di tutti i disservizi forniti dall'ATO, questa città di Barcellona offre uno spettacolo DESOLANTE con rifiuti di ogni genere e natura. Quel poco che si fà viene eseguito in modo marginale e sommario (Tutto questo si verifica anche davanti l'abitazione del Sig. SINDACO)
Se il sindaco non se ne accorge, può darsi che ciò avvenga perchè va a Palazzo Longano all'alba e ritorna a casa la sera tardi, e in quelle ore la luce è così poca...
Se è così bisogna davvero ringraziarlo per la sua immensa abnegazione.
Al sig.gestore del servizio "ATO" competano OBBLIGATORIAMENTE la pulizia e lo spazzamento delle aree pubbliche o ad uso pubblico, intendendosi queste ultime le are private PERMANENTEMENTE aperte al pubblico senza limitazione di sorta. Credo che sia utile un severo CONTROLLO del corretto svolgimento del servizio per assicurare la tutela igienico-sanitaria.
Ragazzi idem per Castroreale..e penso per molti comuni satelliti di barcellona, noi cittadini non sappiamo più cosa fare per fronteggiare questa vergogna!!!
Posta un commento