"A caval donato non s i guarda in bocca", è il consiglio di un saggio proverbio.
Tale saggezza finisce però se il cavallo è quello che il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha regalato all'ASP di Palermo affinchè venga utilizzato come "strumento terapedico". E ciò perchè la bocca di quel cavallo mangia senza che l'animale adempia al compito prescritto.
E allora guardiamola questa bocca, può darsi che abbia la dentiera d'oro.
da LA REPUBBLICA sezione: PALERMO, la stolta notizia:
"IL DONO di Raffaele Lombardo costa alle casse dell'Asp
ventottomila euro all'anno. È questa la cifra che il manager verserà
all'Istituto zootecnico regionale per accudire il cavallo donato dal
governatore a Villa delle Ginestre, la struttura per la riabilitazione e
la cura dei pazienti con lesioni spinali. Dare da mangiare e ripulire
"Zorro", che presto avrà anche la compagnia di un asinello, costerà
duemila e trecento euro al mese. Più del doppio del costo della
pensione completa di un cavallo da trotto all'Ippodromo. Dovrebbe
essere utilizzato per l'ippoterapia, ma da quando è arrivato, quattro
mesi fa, sulla sua groppa non è mai salito nessuno: il personale non è
formato e manca persino la sella speciale per i medullolesi. La firma
della convenzione tra il direttore generale dell'Asp Salvatore
Cirignotta e il presidente dell'istituto zootecnico Antonino Nascè è
del 27 marzo scorso, ma l'accordo risale al 22 dicembre, il giorno in
cui "Zorro" è arrivato nella struttura di via Castellana accompagnato
dal presidente Lombardo in persona.
La delibera 302, appena
pubblicata, prevede di destinare 28.020 euro all'anno all'istituto che
dipende dall'assessorato regionale delle Risorse agricole. Il servizio -
si legge - comprende la somministrazione di alimenti, la pulizia della
stalla, la rimozione e l'asportazione della lettiera. Sono escluse,
però, le cure veterinarie e i farmaci, che rimangono a carico dell'Asp.
Il personale sarà presente per 4 ore al giorno solo nei giorni
feriali: dalle 7 alle 9 e dalle 15 alle 17."...
Se questa non è una lampante contraddizione alla politica della lesina adottata dalla Regione nella sanità, ditemi che cos'è!
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