lunedì 7 novembre 2011

NON SI DIMENTICHI CIò CHE NELL'OTTOBRE DI DUE ANNI FA AVVENNE NELLA FASCIA EST DELLA NOSTRA PROVINCIA



IL MONITO VIENE DAL COORDINATORE REGIONALE DEI CIRCOLI AMBIENTE E CULTURA TINDARO DI PASQUALE

Tindaro De Pasquale, coordinatore regionale dei Circoli dell’ Ambiente e della Cultura Rurale, in una nota emessa in occasione degli attuali dissesti idreogeologici che stanno affliggendo l'Italia, ricorda la gravità degli eventi occorsi in Sicilia due anni fa e come da allora ancora nulla si sia fatto per porre rimedio ai danni subiti dalla popolazione in quelle tristi occasioni.

"Il 1°ottobre 2009 - scrive Di Pasquale -un violento nubifragio colpisce la Sicilia orientale causando frane, esondazioni di fiumi e torrenti, allagamenti di case e fabbriche. La situazione più critica è nella provincia di Messina, in particolare nel Comune di Messina, nelle località di Giampilieri, Molino, Altolia Briga, Pezzolo, Santa Marina e nei Comuni di Scaletta Zanclea e Itala, dove colate di fango bloccano il sistema viario e isolano Scaletta Zanclea. L'alluvione provoca 37 vittime. Sono oltre duemila le persone evacuate.

Tutto il Servizio Nazionale si attiva con tempestività. Nella serata del 1° ottobre la Prefettura di Messina attiva l'Unità di Crisi per raccordare le prime operazioni di soccorso.
Il 2 ottobre viene dichiarato lo stato di emergenza nel territorio della Provincia di Messina; successivamente vengono emanate tre ordinanze che definiscono i primi interventi urgenti. L'Opcm n. 3815 del 10 ottobre nomina il Presidente della Regione Siciliana Commissario Delegato, con il compito di accertare i danni causati dall'alluvione e predisporre un piano di interventi per il ripristino degli edifici e dei beni distrutti o danneggiati. Il Commissario Delegato definisce inoltre i contributi finanziari per le abitazioni distrutte o dannegiate dall'alluvione e assegnare i contributi per l'autonoma sistemazione ai nuclei familiari rimasti senza casa. Con la successiva Opcm n. 3825 del 27 novembre vengono introdotte ulteriori misure per le attività produttive ed economiche della zona. Vengono previste anche disposizioni in materia previdenziale, assitenziale e tributaria. Ulteriori misure saranno contenute nelle Opcm n. 3865 del 15 aprile 2010 e n. 3886 del 9 luglio".
La nota conclude amaramente e con un augurio:
"In data 05/11/2011, questi cittadini, gli amministratori locali, sono SOLI, di fronte al disastro che li circonda, i fondi garantiti alle zone sopra citate, sono ad oggi inisistenti" .

"Mi auguro che il Governo Nazionale, possa porre presto rimedio a questa spiacevole ma allo stesso tempo vergognosa situazione , che sta causando malesseri generali, i quali giustificatamente potrebbero evolvere in proteste che i Circoli dell’ ambiente appoggeranno" .

"I cittadini del sud d’ Italia vanno tutelati , essendo loro eguali ad ogni altro abitante di una qualsivoglia cittadina del resto del Paese… CHE GLI ORGANI PREPOSTI INTERVENGANO AL PIU’ PRESTO !."

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