I DUE PRESIDI OSPEDALIERI SARANNO "RIUNITI" E S'INTEGRERANNO A VICENDA, MENTRE SARANNO RESI PIENAMENTE OPERATIVI I PUNTI D'EMERGENZA TERRITORIALE
Credo di non essermi sbagliato quando, avendo appreso del ritorno di Francesco Poli - stavolta in qualità di commissario - presso l'Azienda Sanitaria di Messina, ho espresso compiacimento e fiducia nella sua capacità manageriale per il controllo e il riassetto della ingarbugliata situazione sanitaria della nostra provincia.
Conoscendo quanto di positivo il manager Poli aveva fatto per dare la giusta misura ad un ospedale importante quale dovrebbe essere il "Cutroni-Zodda" di Barcellona, non potevo non sperare in un suo sollecito intervento per bloccare la tendenza allo smantellamento del nosocomio barcellonese.
E mi pare d'avere visto giusto, nell'esprimere tanta fiducia, se ho potuto apprendere quali rassicurazioni, sul futuro degli ospedali di Barcellona e di Milazzo, ha egli dato al sindaco Candeloro Nania che, accompagnato da altri due amministratori, l'ha incontrato per sincerarsi su ciò che s'intenderebbe fare per il risanamento di una situazione divenuta allarmante, tanto da far temere la chiusura del presidio ospedaliero barcellonese.
Ciò che ha assicurato il dott. Poli - l'integrazione simbiotica dei due ospedali di cui sopra - costituirebbe la ripresa di un progetto già priviligiato da Poli e insipientemente spazzato via dallo tsunami Russo, tutto preso dalla "impellenza" di risanare la finanza nel settore sanitario, ancor più stoltamente bucata da tutti gli sperperi, in questo settore, della Regione Siciliana.
Il commissario Francesco Poli, nell'incontro con Nania, ha praticamente rinverdito le aspettative di Barcellona e di Milazzo, annunciando che tra i due nosocomi saranno riordinati i vari servizi in maniera da integrarne la capacità operativa.
Per questo saranno unificati i primariati e verrà rimpolpata la pianta organica, mediante l'assunzione del personale necessario.
Frattanto saranno potenziati i Punti d'Emergenza Territoriale (PET) in maniera da rendere efficiente il sistema di emergenza-urgenza, che per un funzionamento ottimale dei due nosocomi costituisce la migliore base.
FRANCESCO CILONA
Conoscendo quanto di positivo il manager Poli aveva fatto per dare la giusta misura ad un ospedale importante quale dovrebbe essere il "Cutroni-Zodda" di Barcellona, non potevo non sperare in un suo sollecito intervento per bloccare la tendenza allo smantellamento del nosocomio barcellonese.
E mi pare d'avere visto giusto, nell'esprimere tanta fiducia, se ho potuto apprendere quali rassicurazioni, sul futuro degli ospedali di Barcellona e di Milazzo, ha egli dato al sindaco Candeloro Nania che, accompagnato da altri due amministratori, l'ha incontrato per sincerarsi su ciò che s'intenderebbe fare per il risanamento di una situazione divenuta allarmante, tanto da far temere la chiusura del presidio ospedaliero barcellonese.
Ciò che ha assicurato il dott. Poli - l'integrazione simbiotica dei due ospedali di cui sopra - costituirebbe la ripresa di un progetto già priviligiato da Poli e insipientemente spazzato via dallo tsunami Russo, tutto preso dalla "impellenza" di risanare la finanza nel settore sanitario, ancor più stoltamente bucata da tutti gli sperperi, in questo settore, della Regione Siciliana.
Il commissario Francesco Poli, nell'incontro con Nania, ha praticamente rinverdito le aspettative di Barcellona e di Milazzo, annunciando che tra i due nosocomi saranno riordinati i vari servizi in maniera da integrarne la capacità operativa.
Per questo saranno unificati i primariati e verrà rimpolpata la pianta organica, mediante l'assunzione del personale necessario.
Frattanto saranno potenziati i Punti d'Emergenza Territoriale (PET) in maniera da rendere efficiente il sistema di emergenza-urgenza, che per un funzionamento ottimale dei due nosocomi costituisce la migliore base.
FRANCESCO CILONA
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