Oggi, se me lo consentite, voglio scrivere qualcosa sulla scuola pubblica, che il cavaliere senza pudore ha spudoratamente dipinto come uno dei mali maggiori da fare aborrire alla famiglia, con un intervento pubblico senza attenuanti ( per farsi bello di fronte a coloro, che nella Chiesa, reclamano benefici per la scuola privata) dallo lui stesso poi smentito, con la scusa d'essere stato frainteso...
La solita tattica: del " qui lo dico e qui lo nego", che tanta fortuna finora gli ha portato in mezza popolazione italiana.
Ma proprio da lui - che del rispetto per l'etica familiare ha fatto scempio con il suo esempio - doveva venire questa specie di discorso sul rapporto scuola-famiglia?
Che tra la scuola pubblica e la famiglia si debba accentuare il già esistente rapporto di reciproca diffidenza, non c'era bisogno che venisse a suggerirlo lui, dopo il misfatto operato dalle due sue ministre dell'Istruzione (LEGGI: MORATTI & GELMINI), che non hanno lesinato interventi deleteri a danno della scuola italiana, riuscendo persino a sgretolare quella elementare, vero baluardo dell'istruzione di base e prima fonte educativa in simbiosi con le famiglie.
Si diceva anni fa: "Scuola elementare fiore all'occhiello dell'istruzione in Italia"; e ora non si dice più.
S'intuisce subito il perché di tanto travaglio arrecato volutamente all'istituzione scolastica pubblica: e' un motivo fin troppo caro a chi non ama la democrazia e - sotto le apparenze populistiche - predilige il popolo bue al popolo non stupido, non bigotto, non ignorante.
La solita tattica: del " qui lo dico e qui lo nego", che tanta fortuna finora gli ha portato in mezza popolazione italiana.
Ma proprio da lui - che del rispetto per l'etica familiare ha fatto scempio con il suo esempio - doveva venire questa specie di discorso sul rapporto scuola-famiglia?
Che tra la scuola pubblica e la famiglia si debba accentuare il già esistente rapporto di reciproca diffidenza, non c'era bisogno che venisse a suggerirlo lui, dopo il misfatto operato dalle due sue ministre dell'Istruzione (LEGGI: MORATTI & GELMINI), che non hanno lesinato interventi deleteri a danno della scuola italiana, riuscendo persino a sgretolare quella elementare, vero baluardo dell'istruzione di base e prima fonte educativa in simbiosi con le famiglie.
Si diceva anni fa: "Scuola elementare fiore all'occhiello dell'istruzione in Italia"; e ora non si dice più.
S'intuisce subito il perché di tanto travaglio arrecato volutamente all'istituzione scolastica pubblica: e' un motivo fin troppo caro a chi non ama la democrazia e - sotto le apparenze populistiche - predilige il popolo bue al popolo non stupido, non bigotto, non ignorante.
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