Le colline che sovrastano la piana di Barcellona , come tutti i rilievi della provincia facenti parte della catena peloritana, sono soggette a rischio idrogeologico, e non ci sarebbe stato neppure bisogno che tali prospettive venissero confermate dagli effetti spesso gravi delle piogge che, negli ultimi due anni, sono state abnormente abbondanti.
Molte sono le frazioni che, appunto sulle colline, coronano Barcellona, e tutte - chi più, chi meno – in questi ultimi anni hanno subito gli effetti negativi dell’erosione del territorio su cui insistono.
Frane e smottamenti si sono verificati , altri fenomeni del genere rischiano di aggiungere a tali danni il loro deleterio effetto.
E non sono mancate le denunce a tale riguardo, alle competenti autorità, ma finora sembra che si sia parlato al mercante sordo.
Per cui scarsissimi sono stati gli interventi riparatori e addirittura nulli quelli preventivi. Ne sappiamo qualcosa persino al centro, dove il cimitero monumentale Sant’Anna è andato perdendo la fiancata che costeggia la via provinciale per San Paolo e Cannistrà.
Di questo triste reiterato evento, non si capisce perché la stampa s’è quasi completamente disinteressata, nonostante ci siano state da parte nostra vivacissime, severe, documentate sollecitazioni.
Meno male però che finalmente si sia messa - parlo sempre della stampa cartacea – a denunciare il rischio che purtroppo incombe su molte frazioni. E dobbiamo per questo riconoscere che s’è cominciato a farlo con una certa insistenza.
Comunque, bisognerebbe insistere, fino ad essere anche petulanti, se si vuole che le autorità competenti si rendano conto che è inumano trascurare una problematica così vitale.
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