Ieri sera - essendo di domenica - abbiamo fatto una passeggiata in macchina fino a Calderà:
il tepore primaverile, nonostante cominciasse a calare un po' d'umidità, invitava a fare una passeggiata a piedi. E ci siamo indirizzati verso la grande piazza, denominata delle Ancore, dove lo spazio è tantissimo, da rendere difficile l'affollamento.
Affollate trovammo, tuttavia, la strada di Calderà e la ingombratissima piazzetta antistante la Chiesa di San Rocco.
Troppe erano le auto nella strada a senso unico, e molte erano quelle mal posteggiate in entrambi i lati della stretta carreggiata, mentre nessuno sembrava curarsi di controllare tale disordine.
Anche se poi, a distanza, abbiamo potuto notare la presenza di due vigili ( esattamente un vigile accanto ad una vigilessa) che impettiti procedevano sulla strada, impreziosita da una pavimentazione di recente fattura.
Bello di sera, vedere la gente passeggiare nella grandissima piazza, qualche bimbo calciare un pallone, qualche altro sfuggito all'attenzione dei genitori scorazzare nelle aiole, non ancora inverdite.
La gente, nella grande piazza, non era molta, ieri sera, ma sicuramente lo sarà d'estate: ovviamente anche allora di sera, dopo il tramonto del sole; dovendosi supporre che non sarà certamente piacevole passeggiare o sostare in quella piazza lattea, di giorno, quando assolata subirà l'infocata canicola estiva.
A proposito di canicola, mi sta tornando in mente una riflessione che facevo ieri sera, osservando quella moltitudine di palme che, dritte e allampanate come tanti don Chisciotte, si ergono in duplici filari nella piazza delle Ancore.
Così rinsecchite non m'è sembrato che possano avere carattere decorativo, nè tanto meno funzione ...di refrigerio. Eccetto che l'avvento della primavera faccia il miracolo di risvegliare la loro vitalità, rinverdendole ed aprendole perchè forniscano ombra e decoro.
Io, sinceramente, di palme non me ne intendo, anche se ho la fortuna di godere della loro presenza, nel giardino di casa mia, tuttavia mi par di capire che se una palma è vitale difficilmente somiglia a don Chisciotte.
Ma posso sbagliarmi, e mi auguro che il verde colori quella grande piazza.
il tepore primaverile, nonostante cominciasse a calare un po' d'umidità, invitava a fare una passeggiata a piedi. E ci siamo indirizzati verso la grande piazza, denominata delle Ancore, dove lo spazio è tantissimo, da rendere difficile l'affollamento.
Affollate trovammo, tuttavia, la strada di Calderà e la ingombratissima piazzetta antistante la Chiesa di San Rocco.
Troppe erano le auto nella strada a senso unico, e molte erano quelle mal posteggiate in entrambi i lati della stretta carreggiata, mentre nessuno sembrava curarsi di controllare tale disordine.
Anche se poi, a distanza, abbiamo potuto notare la presenza di due vigili ( esattamente un vigile accanto ad una vigilessa) che impettiti procedevano sulla strada, impreziosita da una pavimentazione di recente fattura.
Bello di sera, vedere la gente passeggiare nella grandissima piazza, qualche bimbo calciare un pallone, qualche altro sfuggito all'attenzione dei genitori scorazzare nelle aiole, non ancora inverdite.
La gente, nella grande piazza, non era molta, ieri sera, ma sicuramente lo sarà d'estate: ovviamente anche allora di sera, dopo il tramonto del sole; dovendosi supporre che non sarà certamente piacevole passeggiare o sostare in quella piazza lattea, di giorno, quando assolata subirà l'infocata canicola estiva.
A proposito di canicola, mi sta tornando in mente una riflessione che facevo ieri sera, osservando quella moltitudine di palme che, dritte e allampanate come tanti don Chisciotte, si ergono in duplici filari nella piazza delle Ancore.
Così rinsecchite non m'è sembrato che possano avere carattere decorativo, nè tanto meno funzione ...di refrigerio. Eccetto che l'avvento della primavera faccia il miracolo di risvegliare la loro vitalità, rinverdendole ed aprendole perchè forniscano ombra e decoro.
Io, sinceramente, di palme non me ne intendo, anche se ho la fortuna di godere della loro presenza, nel giardino di casa mia, tuttavia mi par di capire che se una palma è vitale difficilmente somiglia a don Chisciotte.
Ma posso sbagliarmi, e mi auguro che il verde colori quella grande piazza.
5 commenti:
Anch'io ieri pomeriggio mi trovavo in quella piazza e mi chiedo, come se lo sono chiesti in tanti ieri, ma i cestini dei rifiuti? Pochissimi già ieri figuriamoci in estate...forza Sindaco un piccolo sforzo e poi la piazza sarà quasi perfetta, a parte le palme che sembravano, ahimè, sofferenti.
I cestini dei rifiuti, come hai potuto notare, sono diventati cassonetti ato...
chiediamo ai barcellonesi, al fine di far durare la piazza di Caldera' per almeno un anno e mezzo, di non venirci o di venirci il meno possibile. Grazie.
"comitato rivoluzionario Calderà Regno"
la prima arena che da' le spalle al mare....
eccelso esempio di architettura avanguardista, o errata lettura del progetto?
....
e meno male che l'arena da le spalle al mare... altrimenti in inverno ci si potrebbe fare la battaglia navale al suo interno!!!
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