Già si delinea la condotta da seguire per indurre il governo regionale a rimuovere l'ingiusta penalizzazione che il programma di riassetto sanitario intende infliggere all'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona.
Come già detto, il metro usato dall'assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, se consentirà agli altri ospedali della provincia di Messina di ottenere quanto finora si sono attesi , se non addirrittura qualcosa di più, per l'ospedale Cutroni-Zodda sarebbe invece inesorabilmente corto.
Paticamente, per Barcellona e dintorni si procederebbe a tagli indiscriminati che renderebbero monchi i residui presidi consentiti, con notevole danno per l'operatività del nosocomio. E ciò a dispetto di quanto è stato preventivato in sede di protocollo, d'accordo con il direttore generale dell'ASP Messina.
Intanto il sindaco di Barcellona, facendo appello ai sindaci del territorio servito dal Cutroni Zodda, ha dato l'input per un incontro dal quale è scaturita la decisione dei primi cittadini di presentarsi compatti presso la direzione generale dell'ASP per fare valere le ragioni della popolazione da loro amministrata, senza con questo escludere un ulteriore incontro a livello regionale, direttamente coll'assessore alla sanità e col governatore.
Per discutere sulle iniziative da affrontare, il consiglio comunale di Barcellona s'è riunito in seduta informale nella sede del Cutroni-Zodda, alla presenza di cittadini e di una parte del personale sanitario, e tutti - senza colore alcuno politico - si sono detti disgustati dal comportamento usato nei confronti di Barcellona e dintorni, ritenendolo disdicevole e lesivo del diritto alla salute di oltre centomila cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento