Agli agricoltori siciliani in lotta per la loro sopravvivenza e la rinascita dell'economia tutta della Sicilia giunge la solidarietà del Fronte Nazinale Siciliano. La nostra economia - sottolinea FNS -- è fondata, per tradizione ultramillenaria , proprio sull'agricoltura, settore, ricco di risorse e di potenzialità, che però oggi è in crisi a causa della mancanza di una strategia per l'economia siciliana, dovuta alla disattenzione e alla disaffezione degli organi istituzionali competenti..
Ne consegue che, su oltre duecentotrentamila imprese siciliane attive, trentacinquemila sono a rischio di chiusura, mentre 30.000 posti di lavoro rischiano di scomparire.Soprattutto nel settore agricolo, gli addetti ai lavori ad ogni livello pagano oggi lo scotto di una politica economica agro-alimentare che ne ha tradito gli interessi , le prospettive ed i diritti .
A parere dell'FNS, anche in materia di politica agricola, è necessaria una "rivoluzione culturale" che riproponga come centrale il ruolo di una agricoltura e di una filiera agroalimentare fortemente caratterizzate e tipicizzate , in grado di proiettarsi sul mercato internazionale e di consolidarne la posizione in patria (cioè in Sicilia). Mirando ad una scelta "biologica" di fondo. Occorre inoltre opporre una politica di Import-Export alternativa, in forma moderna e dinamica, alla invadenza massacrante di alcuni monopolisti internazionali ( tipo quello cinese) per i quali in Sicilia si prevedono ulteriori allineamenti e posizioni di subordinazione ancora più "servili" di quelli in atto.
Per parlare di riscossa e di rinascita dell'agricoltura siciliana - secondo il FNS - è però necessario che tutte le aziende agricole siciliane sopravvivano e non siano travolte dall'attuale crisi.: a ciò contribuisca l'accoglimento da parte del Governo e delle altre Istituzioni delle richieste di interventi sollecitate a gran voce dagli agricoltori siciliani e meridionali in lotta.
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