Altro che latte per gli operatori ecologici. Se i sindaci e l'Ato Me2 non si metteranno in regola per sanare il debito con l'Azienda Gesenu, che gestisce la nettezza urbana, ci sarà per i cittadini, che hanno finora pagato regolarmente il servizio, oltre al danno la beffa.
L'azienda, nel recente incontro coi sindacati, ha infatti reso noto che, perdurando tale situazione, non sarà più in condizione di garantire servizi e salario.
E le stesse organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) hanno dovuto condividere le preoccupazioni manifestate dalla Gesenu, che in assenza di elementi di novità si tramuteranno in blocco delle attività e contemporaneamente nella mancata erogazione del salario maturato dai lavoratori per il mese di febbraio. Da qui, eventuale sciopero e ritorno dell'accumulo dei rifiuti su tuti i marciapiedi dei Comuni facenti parte dell'Ato Me2.
Intanto i Comuni e l'Ato, per effetto dei vasi comunicanti, sostengono di non essere in grado di affrontare il saldo del credito che l'azienda rivendica, e che supera ormai i 26 milioni di euro, a causa degli interessi arretrati.
Una soluzione per un provvisorio tamponamento della situazione sarebbe l'accesso al fondo di rotazione regionale, che favorisce la concessione di mutui agevolati da parte degli Istituti di credito per la svolgimento delle attività specifiche.
Le OO.SS. ritengono fondamentale accedere al fondo di rotazione da parte dell’Ato ME 2 al fine di consentire il proseguo del proprio compito. Pertanto hanno promesso che si attiveranno nei confronti dell’Ato ME 2 e, per suo tramite, nei confronti dei Sindaci i cui territori ricadono nell’ambito, al fine di accelerare le procedure per l’accesso alle risorse del fondo regionale di rotazione.
Contestualmente le OO.SS. informeranno il Prefetto del precipitare della situazione per un suo autorevole intervento nei confronti dei Sindaci dell’Ato ME 2 .
Per valutare gli sviluppi della situazione le parti hanno deciso di incontrarsi nuovamente il 10 marzo.
Intervenendo su tale argomento, il segretario della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, ha aggiunto alcune sue considerazioni.
"-Ai 26 milioni di € vantati dalla Gesenu - ha spiegato - vanno aggiunti tutti gli interessi e le rivalutazioni monetarie riconducibili al debito e vanno aggiunti i debiti, per circa 20 milioni di €, vantati dalle discariche a partire da quella di Mazzarrà S.A. . A fronte di simile disastro economico finanziario il Governo della nostra regione continua a cincischiare. Si tengono in piede dei giocattolini “ATO” costruiti su misura dal piano regionale di smaltimento dei rifiuti, voluto dal precedente governo regionale, per fini puramente clientelari e con le mani nelle tasche dei cittadini siciliani utenti. Ora si invoca il ricorso al fondo di rotazione per tamponare e tuttavia giova ricordare che - fondo o non fondo di rotazione, con oneri a carico dei rispettivi comuni - saranno sempre i cittadini e la collettività a dover pagare le conseguenze del danno economico. Con l’aggravante che ci saranno famiglie che pagheranno due volte: prima con le bollette Ato e dopo attraverso le casse dei rispettivi comuni".
L'azienda, nel recente incontro coi sindacati, ha infatti reso noto che, perdurando tale situazione, non sarà più in condizione di garantire servizi e salario.
E le stesse organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) hanno dovuto condividere le preoccupazioni manifestate dalla Gesenu, che in assenza di elementi di novità si tramuteranno in blocco delle attività e contemporaneamente nella mancata erogazione del salario maturato dai lavoratori per il mese di febbraio. Da qui, eventuale sciopero e ritorno dell'accumulo dei rifiuti su tuti i marciapiedi dei Comuni facenti parte dell'Ato Me2.
Intanto i Comuni e l'Ato, per effetto dei vasi comunicanti, sostengono di non essere in grado di affrontare il saldo del credito che l'azienda rivendica, e che supera ormai i 26 milioni di euro, a causa degli interessi arretrati.
Una soluzione per un provvisorio tamponamento della situazione sarebbe l'accesso al fondo di rotazione regionale, che favorisce la concessione di mutui agevolati da parte degli Istituti di credito per la svolgimento delle attività specifiche.
Le OO.SS. ritengono fondamentale accedere al fondo di rotazione da parte dell’Ato ME 2 al fine di consentire il proseguo del proprio compito. Pertanto hanno promesso che si attiveranno nei confronti dell’Ato ME 2 e, per suo tramite, nei confronti dei Sindaci i cui territori ricadono nell’ambito, al fine di accelerare le procedure per l’accesso alle risorse del fondo regionale di rotazione.
Contestualmente le OO.SS. informeranno il Prefetto del precipitare della situazione per un suo autorevole intervento nei confronti dei Sindaci dell’Ato ME 2 .
Per valutare gli sviluppi della situazione le parti hanno deciso di incontrarsi nuovamente il 10 marzo.
Intervenendo su tale argomento, il segretario della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, ha aggiunto alcune sue considerazioni.
"-Ai 26 milioni di € vantati dalla Gesenu - ha spiegato - vanno aggiunti tutti gli interessi e le rivalutazioni monetarie riconducibili al debito e vanno aggiunti i debiti, per circa 20 milioni di €, vantati dalle discariche a partire da quella di Mazzarrà S.A. . A fronte di simile disastro economico finanziario il Governo della nostra regione continua a cincischiare. Si tengono in piede dei giocattolini “ATO” costruiti su misura dal piano regionale di smaltimento dei rifiuti, voluto dal precedente governo regionale, per fini puramente clientelari e con le mani nelle tasche dei cittadini siciliani utenti. Ora si invoca il ricorso al fondo di rotazione per tamponare e tuttavia giova ricordare che - fondo o non fondo di rotazione, con oneri a carico dei rispettivi comuni - saranno sempre i cittadini e la collettività a dover pagare le conseguenze del danno economico. Con l’aggravante che ci saranno famiglie che pagheranno due volte: prima con le bollette Ato e dopo attraverso le casse dei rispettivi comuni".
7 commenti:
Voi dite il danno e la beffa ed io dico curnuti e bastuniati. Stiamo facendo questa brutta fine con questi sindaci e quest'Ato. Carrozzone senza nessun riguardo er i cittadini.
Voi dite il danno e la beffa ed io dico curnuti e bastuniati. Stiamo facendo questa brutta fine con questi sindaci e quest'Ato. Carrozzone senza nessun riguardo er i cittadini.
Ricorso ai fondi di rotazione ? Non mi sembra una soluzione.Si accomuleranno altri debiti sulle spalle dei cittadini.Chi sono i responsabili di questo fallimento? Chi doveva controllare e non l'ha fatto? Dove sono andati a finire tutti quei soldi trasormati in debiti?Chi doveva fare la pianificazione tecnico operativa finanziaria,e non l'ha fatta?L'ato me 2 ? La Gesenu? Chi deve risolvere il problema? I sindacati ?Temo che la prevista riunione del 10 marzo non servirà a niente.I sindacati difenderanno i lavoratori.Ma chi difenderà i cittadini?I sindaci sono parte in causa e non possono farlo.Esiste un comitato intercomunale ato.Perchè non lo si invita a quella riunione? C'è pericolo per i posti di lavoro e per l'ordine pubblico.Il prefetto non può fare nulla per prevenire?
Tutte domande sacrosante, signor Franz. Ma con le domande non si risolve nulla. C'è un comitato spontaneo si faccia sentire, si metta di nuovo in azione, ma in maniera energica,perchè qui non ce la facciamo più con questi ATO che dissipano i nostri soldi.
I cittadini hanno diritto di sapere la verità su questioni così importanti e delicate.Solo il nostro consiglio comunale che ha poteri d'inchiesta può farcela conoscere. Ma anche il sindaco può sollecitare la magistratura,con una querela contro i vertici dell'ato me 2,peraltro già indagati.Sidaco i cittadini hanno diritto hanno diritto hanno diritto.Il Pan-governo barcellonese,come si dice adesso in Sicilia,dove s'inventa il futuro della politica ,della democrazia autosufficiente che prevede l'opposizione interna al Pan-governo ,visto che se vuole può tutto,ci dia almeno la verità,che ci permetta di ricostruire il feeling perduto fra cittadini e amministrazione.Paghiamo ma soddisfatti e abbagliati dalla luce della verità,che è vita.
necessita di verificare:)
good start
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