martedì 3 marzo 2009

E LE RONDE VACILLANO, NONOSTANTE LA FALSA PROPAGANDA DEI SOSTENITORI



Anche a "Dom
enica in" si parla di ronde e un politico di destra viene presentato come un esponente di un comitato di quartiere. Accade nell'"Arena" di Massimo Giletti, che discute del tema con due associazioni di cittadini romani, una favorevole l'altra contraria. E subito esplode la polemica. Perché Augusto Carratelli, che si presenta come presidente della "Caput mundi", promotrice dei pattuglioni anti-immigrati in piazza Vittorio, non è un semplice cittadino: è anche un esponente politico del centrodestra. Particolare però taciuto in trasmissione e sconosciuto alla stessa Rai.
Ad accorgersene, montando su tutte le furie, sono stati gli abitanti dell'Esquilino. "Siamo esterrefatti e intendiamo specificare che uno dei due presunti rappresentanti del nostro rione invitati in tv è un consigliere eletto nel I Municipio per La Destra, in procinto di passare nel Pdl"
Cade dalle nuvole Massimo Giletti. "Io ho solo invitato in trasmissione un'associazione di destra e una di sinistra, non lo sapevo che quello era un politico".
"Le ronde? Impraticabili". A bocciare il decreto che istituisce i volontari per la sicurezza - che nel Napoletano gruppi di genitori vorrebbero in funzione antipedofili - sono i carabinieri. Il Cocer dell'Arma, l'organismo sindacale, sostiene che "un'azione di questo tipo sia impraticabile sull'impianto sicurezza che opera nel nostro Paese".
Il "sindacato" dei carabinieri, come già hanno fatto gli organismi sindacali della Polizia, censura quanto avvenuto a Padova, "dove gli scontri fra no-global e i volontari delle ronde hanno creato preoccupazione fra i cittadini. E hanno imposto un dispendioso lavoro - distogliendole dai loro compiti di sicurezza giuornalieri - alle forze dell'ordine, intervenute per sedare i tafferugli".
I carabinieri, che da soli, secondo il Cocer, "producono il 55% dell'attività operativa rispetto a tutte le altre forze di polizia", si oppongono con fermezza all'istituzione di ronde di vigilanza composte da cittadini quando "mancano quasi 10 mila uomini alla polizia e ai carabinieri".
La sicurezza, denuncia ancora l'organismo di rappresentanza dell'Arma, non si fa con le ronde, ma si basa su due pilastri fondamentali: "L'incremento delle risorse economiche per le forze dell'ordine, che invece sono tagliate da anni. E la costruzione di nuove prigioni al fine di scongiurare il rischio di un nuovo indulto".
Estratto da "La Repubblica"

4 commenti:

Anonimo ha detto...

sbaglio o sono spariti i commenti????

Anonimo ha detto...

A CAUSA DI UN DISGUIDO TECNICO HO DOVUTO RICOPIARE IL POST E PURTROPPO I COMMENTI SONO SCOMPARSI. PERTANTO CHIEDO SCUSA AGLI INTERESSATI, I QUALI - SE LO CREDONO OPPORTUNO - POSSONO INTERVENIRE DI NUOVO.

Anonimo ha detto...

Il Viminale ancora una volta non è nella mani giuste

Anonimo ha detto...

certo che non è nelle mani giuste, dovrebbe essere in quelle di un'altra persona più rigorosa in modo da promulgare leggi severe nei confronti di chi commette crimini orrendi!

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