Barcellona P.G. 27 maggio 2008
"Ti spiattello in faccia
"come vanno le cose:
"vanno male.
Già lo diceva Bartolo Cattafi, nel suo "L'osso, l'anima", anticipando tutti nel presentire ciò che sarebbe avvenuto in questo mondo, dove l'egoismo e l'ignoranza sembrano avere avuto il sopravvento.
Probabilmente, se fosse ancora tra noi, il massimo poeta barcellonese avrebbe ripetuto questi suoi tre brevi versi, nell'apprendere che è stato "trafugato" un tangibile omaggio fatto alla sua poesia da alcuni artigiani - forse artisti nell'anima come lui - in occasione della premiazione al vincitore del Premio letterario a lui intitolato. Ispirati dal titolo della raccolta di versi cattafiana "La discesa al trono", dei 1975, i suoi concittadini Giovanni Fugazzotto, Vincenzo Italiano e Gioacchino Costa, in collaborazione, avevano creato un'originale composizione simbolica appendendo con una corda, ad una traversa in legno sostenuta da due montanti, un'artistica sedia in ferro battuto, capovolta, costruita per l'occasione. Finita la manifestazione, il significativo omaggio era stato lasciato nel posto in cui gli autori l'avevano installato, cioè nello spiazzale adiacente all'auditorio dell'ex stazione ferroviaria, dove s'era tenuto l'incontro per la premiazione.
Senonchè, ci deve essere sempre qualcuno, cui dispiacciano i bei gesti ma piacciono le cose belle nate da quei gesti. E questo qualcuno ha approfittato, probabilmente, della solitudine in cui l'opera era stata lasciata e, senza perder tempo, ha tagliato la corda e s'è impossessato della sedia. Di quel trono rovesciato che aveva voluto rappresentare la discesa dell'anima verso l'ombra vana dell'inconcludenza.
"Pigli il posto a terra
"senza alcuna umiltà
"perchè in fondo pensi di poggiare
"su quel trono d'ombra
"solo in parte tuo
"sugli oscuri poteri... ( Bartolo Cattafi)
1 commento:
speriamo che questo amante dell'arte... capovolga la sedia prima di sedersi.....
che paese di poveri barbari....
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