In relazione alle commesse del gruppo Aponte (170 milioni di euro) per la costruzione di due natanti container nei cantieri ex Smeb di Messina, perse perchè dirottate a favore d'altra azienda, Sinistra democratica esprime in una nota, firmata dai coordinatori Salvatore Chiofalo(provinciale) e Santino Morabito (cittadino), rammarico per la perdita di una buona occasione di lavoro per le maestranze della città dello Stretto, ed auspica che fatti del genere non accadano mai più.
"Viviamo - afferma Sinistra democratica - in una città allo sbando, relegata, purtroppo, ai margini dei processi di sviluppo che stanno interessando positivamente altre aree della penisola e della Sicilia, come Catania, Siracusa e Ragusa, dove importanti infrastrutture sono in corso di realizzazione ed altre previste nel breve periodo: aeroporto internazionale e interporto a Catania, grande porto commerciale ed industriale ad Augusta, aeroporto civile a Comiso e grande centro commerciale floricolo e ortofrutticolo a Ragusa.
Messina, invece, porta della Sicilia, rischia di non salire sull’ultima vettura del treno già in transito."
A giudizio dei dirigenti di Sinistra Democratica, c'è alla base di ciò "un inesorabile declino politico, favorito da carenza d'idee e di progetti, scarsa incisività nelle sedi decisionali delle Istituzioni, assenteismo, funzionale soltanto ad un ceto politico accomodato nei salotti bene, indisturbato dalle scarne e occasionali proteste di popolo. Una città che ora paga a caro prezzo, tra l’altro, l’essere rimasta senza guida amministrativa per due volte in pochissimi anni."
"Tra le attività produttive di Messina- prosegue la nota - la cantieristica navale è stata , fino a pochi anni fa, il fiore all’occhiello della città e, addirittura, per quanto riguarda la costruzione di natanti veloci (aliscafi) per decenni ha assunto il ruolo di leader internazionale. Poi si è perso tutto, in pochissimo tempo, e nella zona falcata è arrivato il grande degrado, anche ambientale".
"Dell’Ente porto e dell’autorità portuale in palese conflitto di competenze ci si accorge magari quando si perdono centinaia di posti di lavoro o non si riesce ad averli, in una città assetata di occupazione. Magari riusciamo ad indignarci, ma per poco tempo. E’ ora di dire basta!"
La nota conclude con altre amare considerazioni e con la promessa che Sinistra Democratica farà la sua parte intervenendo con determinazione presso le sedi istituzionali, cui spetta il compito di affrontare e risolvere i gravi problemi che attanagliano della città.
"Viviamo - afferma Sinistra democratica - in una città allo sbando, relegata, purtroppo, ai margini dei processi di sviluppo che stanno interessando positivamente altre aree della penisola e della Sicilia, come Catania, Siracusa e Ragusa, dove importanti infrastrutture sono in corso di realizzazione ed altre previste nel breve periodo: aeroporto internazionale e interporto a Catania, grande porto commerciale ed industriale ad Augusta, aeroporto civile a Comiso e grande centro commerciale floricolo e ortofrutticolo a Ragusa.
Messina, invece, porta della Sicilia, rischia di non salire sull’ultima vettura del treno già in transito."
A giudizio dei dirigenti di Sinistra Democratica, c'è alla base di ciò "un inesorabile declino politico, favorito da carenza d'idee e di progetti, scarsa incisività nelle sedi decisionali delle Istituzioni, assenteismo, funzionale soltanto ad un ceto politico accomodato nei salotti bene, indisturbato dalle scarne e occasionali proteste di popolo. Una città che ora paga a caro prezzo, tra l’altro, l’essere rimasta senza guida amministrativa per due volte in pochissimi anni."
"Tra le attività produttive di Messina- prosegue la nota - la cantieristica navale è stata , fino a pochi anni fa, il fiore all’occhiello della città e, addirittura, per quanto riguarda la costruzione di natanti veloci (aliscafi) per decenni ha assunto il ruolo di leader internazionale. Poi si è perso tutto, in pochissimo tempo, e nella zona falcata è arrivato il grande degrado, anche ambientale".
"Dell’Ente porto e dell’autorità portuale in palese conflitto di competenze ci si accorge magari quando si perdono centinaia di posti di lavoro o non si riesce ad averli, in una città assetata di occupazione. Magari riusciamo ad indignarci, ma per poco tempo. E’ ora di dire basta!"
La nota conclude con altre amare considerazioni e con la promessa che Sinistra Democratica farà la sua parte intervenendo con determinazione presso le sedi istituzionali, cui spetta il compito di affrontare e risolvere i gravi problemi che attanagliano della città.
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