Recentemente, per ben due volte mani "sacrileghe" hanno strappato dalle tombe monumentali del cimitero "Sant'Anna" pezzi ornamentali di bronzo. Finora non s'è saputo se l'abbiano fatto per un atto di vandalismo o per lucrare con quei pezzi presso qualche ricettatore. Visto che le indagini della polizia sono ancora in corso, può darsi che, un giorno o l'altro, si scopra che quei decori siano andati a finire per "arredare " qualche villa o qualche giardino. Non si sa mai. Scoperte del genere potrebbero avvenire, anche se hanno tutto il crisma per apparire strane, come quella fatta, ieri, a Villar Dora, un paesino nei pressi di Torino. Dove, nel giardino retrostante l'abitazione di un operaio, , dipendente di un'impresa di necrofori che lavora nei camposantii torinesi, si è scoperto un cortiletto pavimentato con pezzi di lastre di marmo già usate per la copertura di tombe. Uguale materiale, l'operaio aveva provveduto a riciclare per lastricare un vano della cantina e per "abbellire" i davanzali di alcune piccole finestre.
Insomma un vero e proprio arredo originalissimo, che però qualcuno ha segnalato alla polizia urbana. Il cui intervento ha avuto per conseguenza una denuncia alla Magistratura del fantasioso arredatore, per appropriazione indebita.
Durante il sopralluogo nella casa, i vigili hanno posto sotto sequestro probatorio un quantitativo - definito «considerevole» - di pietre di Luserna e piccole lastre di marmo già impiegate ad uso cimiteriale. Materiale di risulta, insomma, non rivendicato dalle famiglie dei defunti dopo le esumazioni e quindi di proprietà del Comune. In pratica si tratta di macerie, che generalmente vengono depositate in apposita discarica, per essere frantumate e utilizzate come base nella costruzione di strade. Il denunciato sembra sbalordito per tanto rumore, e afferma d'avere preso quella roba da un deposito di materiale di scarto, ritenuto inutilizzabile.
estratto da:STAMPAWEB
Insomma un vero e proprio arredo originalissimo, che però qualcuno ha segnalato alla polizia urbana. Il cui intervento ha avuto per conseguenza una denuncia alla Magistratura del fantasioso arredatore, per appropriazione indebita.
Durante il sopralluogo nella casa, i vigili hanno posto sotto sequestro probatorio un quantitativo - definito «considerevole» - di pietre di Luserna e piccole lastre di marmo già impiegate ad uso cimiteriale. Materiale di risulta, insomma, non rivendicato dalle famiglie dei defunti dopo le esumazioni e quindi di proprietà del Comune. In pratica si tratta di macerie, che generalmente vengono depositate in apposita discarica, per essere frantumate e utilizzate come base nella costruzione di strade. Il denunciato sembra sbalordito per tanto rumore, e afferma d'avere preso quella roba da un deposito di materiale di scarto, ritenuto inutilizzabile.
estratto da:STAMPAWEB
Nessun commento:
Posta un commento