"Il problema della sanità barcellonese è lo stesso che si presenta in gran parte delle strutture pubbliche della Sicilia. La sanità siciliana oggi si trova in uno stato di pessima salute, a causa dell'enorme deficit riportato da gran parte delle aziende sanitarie per scelte politiche che hanno portato a riorganizzare la sanità attraverso tagli di servizi, blocchi di assunzioni o accorpamenti di reparti. E a causa di tutto ciò è derivato il penalizzante piano di contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario che oltre ad avere ripercussioni economiche per le tasche dei siciliani con aumenti dei ticket sanitari e Irpef regionale, ha una forte ricaduta in termini di qualità e quantità dei servizi assistenziali che le strutture sanitarie non riescono ad erogare. Piano che di fatto ha comportato blocchi e tagli di assunzione del personale, soprattutto infermieristico e ausiliario, soppressione di servizi, reparti e posti letto che priva soprattutto i cittadini dell'area tirrenica di usufruire dei servizi essenziali".
E' il testo di un allarmato documento emesso, ieri dalla Fials (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità), in concomitanza con un'azione di protesta inscenata davanti all'Ospedale di Barcellona, da rappresentanti politici e sanitari della Città del Longano. Un sit-in tenuto nel cortile del nosocomio, per reagire pacificamente al programma di ristrutturazione progettato dalla Regione, che nello specifico risulta inadeguato alle esigenze sanitarie e ospedaliere della nostra zona, a causa d'inopinate riduzioni e modificazioni dell'attuale assetto locale.
Al sit-in hanno partecipato medici, paramedici, ausiliari dell'ospedale , assieme al direttore sanitario Domenico Sindoni, al sindaco Candeloro Nania e ad alcuni componenti dell'amministrazione e del consiglio comunale di Palazzo Longano.
L'azione di protesta, per quanto pacifica, ha costituito la dimostrazione lampante del fallimento di tutte le precedenti iniziative formali (riunioni congiunte, proclami, lettere, promesse) compiute a livello municipale, che ovviamente, quando manca il giusto aggancio con chi decide dall'alto, lasciano sempre il tempo che trovano.
Francesco Cilona
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